KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Half Life

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Half Life

(…voce ansimante…) Mio Dio no…..
(…voce maschile preoccupata…) Maledetto. (colpi di mitra).
(…voce radio…) Squadra avanti!
Un anfratto… finalmente. Grazie. Ricarico. Imposto la frequenza (…disturbi radio…) – Mi sentite… Bravo Alfa 13 … Bravo Alpha 13… Damn’ … come diceva il militare … Bravo Alpha 13. Vi prego se mi sentite … Sì ti sento. Chi sei?
Non ho tempo per i convenevoli… loro sono qui…
Loro? Loro chi?
Chiunque tu sia ti prego ascoltami, risponderò alle tue stupide domande dopo!
Se ritieni che io sia stupido perché mi parli… ci vediamo…
NOOO!!! Aspetta lasciami parlare!!
OK, parla.
Ecco dove posso cominciare. Ah sì. Stamani doveva esserci l’esperimento. Giunsi qui a Black Mesa puntale, mi aspettavano tutti e non volevo fare una brutta figura come il solito. Lentamente, la funivia mi portò fino all’entrata: sono passato sopra e sotto la montagna, fra macchine giganti che montavano altre macchine mentre una voce guidava il mio viaggio. Un’esperienza indimenticabile.
Giunto al complesso, la porta meccanica si aprì e fui salutato da un ambaradan di scienziati tutti in attività per l’imminenza dell’esperimento. Mi avvicinai al bancone e la guardia, dopo avermi frettolosamente salutato con un cenno della testa, imprecò: il computer si era piantato. Sorrisi: la schermata blu del dump della memoria era stata l’incubo del mio PC oculare fino a che non avevo aggiornato l’OS. Dovendo resettare l’uomo si affretto a dirmi di dirigermi al settore 1X dove appunto si sarebbe svolto il test. M’infilai in un corridoio e notai che proporzionalmente al numero di miei colleghi aumentava la sensazione d’ansia che permeava l’aria. Ad un certo punto notai, di là dello spesso vetro di quella che credo fosse una sala riunioni riservata, un tipo in giacca e cravatta. Sguardo altezzoso, come di chi ha il potere in mano e sa di averne tanto, discuteva animatamente con un anziano scienziato. Mi avvicinai di soppiatto. Feci appena in tempo a sentire le parole del vecchio: "Non credo che si possa superare quota cento – l’impianto non è testato… qui siamo in troppi a rischiare." che il colletto bianco lo ammutolì, avendo notato la mia presenza. Gestualmente, mi fece capire che la mia presenza non era gradita perciò mi allontanai. Decisi che mi ero soffermato fin troppo, perciò mi affrettai a raggiungere la sala del test. Là due compagni di lavoro mi stavano aspettando. – Non ha ancora la tuta di protezione ? – In effetti, il mio corpo era protetto solo da un modesto camice bianco, stirato a puntino ma era in ogni modo poco se volevo affrontare le infime radiazione della "sala".
Tornai indietro, raggiunsi la stanza delle tute, ne scelsi un’arancione e ritornai da dove ero venuto. Durante il tragitto, notai com’essa fosse una sorta di seconda pelle: si era autoadattata alla mole del mio corpo e ora ero in grado di vedere il mio stato di salute, l’energia della tuta e le armi che avevo a disposizione. Mentre correvo inciampai e sbattei una gamba. Subito dopo essermi rialzato, la blusa avvisò, con una voce del tutto simile a quella della funivia, che avevo riportato una "ferita di minore entità" e che non provavo dolore in quanto una lievissima dose di morfina mi era già stata iniettata. Non mi sarei mai immaginato che quella voce e quelle funzionalità sarebbero state le mie uniche compagne nei giorni a venire.
Ancora una volta accelerai la mia andatura per raggiungere più in fretta la mia meta. Ora potevo entrare. I due di prima utilizzarono una scansione retinale come password per consentirmi l’accesso alla parte riservata agli addetti al lavoro.
Entrai. La dimensione di quel luogo era comparabile solo a quella di un palazzo di dieci piani … un motore nucleare roteava velocemente sopra la mia testa. Seguendo le istruzioni di un altoparlante, accesi le turbine e mi posizionai con la massima rapidità nella zona sicura. Questo era il momento che attendevamo da mesi, esperimenti in scala provati per anni ora erano secondi. PERICOLO! PERICOLO! PERICOLO!



Ehi amico, cosa c’è?

Non so descriverti esattamente quello che vidi in quei pochi attimi. Il motore che si distruggeva, lampi luci di colori sconosciuti all’uomo… quelle cose … quelle cose dalle mille braccia informi … quel pianeta!


Vai avanti ….


Dopo quell’incubo tornai alla realtà e capii che la mia non era stata solo un’esperienza onirica. Qualcosa non aveva funzionato. Rimembrai le parole del vecchio ("…non superare quota cento…").
L’esperimento era fallito. O forse no.
Le macerie del motore giacevano innanzi a me. Recuperai le forze e raggiunsi la scala. M’inerpicai e la prima cosa che vidi fuori della stanza del check-in, fu un essere che per sempre perseguiterà la mia vita. Non ebbi un attimo d’esitazione: presi la pistola di una guardia morta e terminai la sua esistenza. Capii che l’uscita dal complesso non sarebbe stata semplice.
Percorsi i corridoi in preda ad una fobia crescente: mi circondavano decine di cadaveri del personale della stazione e i colpi della mia unica arma decrescevano rapidamente. L’unica cosa che potevo fare era correre e correre… (tosse…) Trovai qua e la persone ancora vive, troppo terrorizzate per seguirmi. Quei pochi che l’hanno fatto sono periti in modo orribile. Quelle cose non lasciano scampo: le ho viste nutrirsi dei morti. Da dove vengono? Perché sono qui. Lo so sono domande senza risposta ma credo che essere saranno scolpite nella mia mente fino a che non troverò la soluzione. In ogni caso fossero loro l’unico problema. L’esplosione iniziale ha causato così tante ripercussioni sull’infrastruttura di Black Mesa che alcuni luoghi sono inaccessibili se non per vie impervie e le fuoriuscite di gas e d’elettricità sono troppe perché si possa anche solo concepire una riparazione in un tempo limitato.
Inoltre ci sono tutti quei maledetti militari. Il governo ci osservava da tempo. Le guardie sono pivelli se confrontati a questi professionisti: sono armati di tutto punto e sparano divinamente. Sono riuscito a procurarmi molte armi "grazie" alla mia abilità ma la mia sopravvivenza è tutt’altro che scontata. (scarica di mitra…) Dannazione!


Mi hanno colpito … DEVO MUOVERMI… ti prego se mi ascolti avvisa l’esterno. Non permettere che ci massacrino impunemente. Ma dal tempo stesso dì loro di fermare queste cose. Se la gente avesse visto quello che io ho visto… il mondo salterebbe in aria. Addio….

Ha sentito generale?
Abbiamo Freeman in pugno…."

Half Life è così. Un’esperienza. Una vita. Entrate in questo gioco e ne rimarrete permanente condizionati. L’installazione I produttori di HD ridono … ) è di 380MB opzione unica, li vale e vi assicuro che rende i caricamenti fluidi. Ma il 40X che lo usiamo a fare? (ND Sig. Utente) Ma a leggere le tracce audio (consigliato un access time basso per non perdere il feeling con il gioco ND Sig. Sottoscritto)?

Ogni volta che sono costretto dalla vita esterna (si potrebbe dire dall’altra metà della mia vita, visto il titolo in questione, ma lasciamo stare…) ad abbandonare il PC, ricordo per tutti il tempo il pezzo del livello in cui mi trovo, pianificando, da attento stratega, i miei movimenti successivi. Come un maniaco, rimugino fra me stesso il nome del livello per ore e ore (come si fa ad impazzire di gioia, quando un livello si chiama "Abbiamo Incontrato Resistenza" oppure "Conseguenze Impreviste" ? Un applauso, prego). Magnifico. Le chicche che la vostra 3dfx vi permetterà di godere andranno comunque oltre i semplici titoli dei livelli. Il mondo di Half Life è, infatti, pieno di piccoli capolavori che rendono l’utente (Sii? Che c’è ? ND Sig. Utente. STOMB! Premio per uso improprio di piede di porco al Sig. Sottoscritto) incredibilmente coinvolto. Un paio di veloci esempi che spero non vi rovineranno la sorpresa (se non volete rovinarvela seguite il saltahint *sh (il puntatore per saltare gli hint per i non C/C++ isti): durante la percorrenza di un condotto d’aerazione avanzate di un passo (luci della stanza spente e casse a buco sono un requisito minimo che manca sulla scatola ma che v’impongo io, se no cosa leggete le recensioni di KU a fare?). Le voci delle guardie avvisano "Movimento!!". Mezzo milionesimo dopo il tratto immediatamente dopo il tratto avanti a te è perforato da un centinaio di colpi per poi crollare inevitabilmente e rivelare un paio di berretti verdi pronti a farvi la festa (fa molto Trappola di Cristallo). Vi sfido a non saltare sulla sedia dopo di questa! In un altro punto vi verranno incontro dieci esseri che hanno la capacità di sparare colpi d’elettricità altamente letali. Una posizione senza uscita. Ovviamente i Valve, da programmatori geniali quali sono, non hanno permesso una situazione del genere che, come tutti i giocatori di shoot’em up sanno, è altamente frustrante.
Infatti, al centro del corridoio che state percorrendo si trova una piazzola con una mitragliatrice. Come avrete intuito la situazione chiusa precedentemente esposta si rivela un tiro a segno in 1024×768. 😉 Se non è fantastico questo.
*sh HL è anche molto dinamico. Come vi spiegava prima Gordon (Freeman la scelta del nome è più che allusiva), per la maggior parte del tempo correte (run mode è default) sparare, correre e sparare. Ma non mancheranno momenti nei quali la calma e la strategia saranno i vostri punti di forza. Mi spiego meglio: perché affrontare una serie di piccoli mostriciattoli da soli, con il rischio di essere divorati in stile Critters, se avete una simpatica guardia amica a portata di pulsante. Oppure se avete fegato da vendere e/o siete senza scrupoli, potete utilizzare un dottore incontrato pochi metri prima (che fra parentesi vi ha anche fatto un healing dopo avervi affabilmente fatto notare che siete feriti (lo so che sono ferito li vedo i counter nell’interfaccia ND Sig. Utente RISTOM! ND quello di prima). Lo chiamate, correte avanti fino all’occhio del ciclone e poi tornate indietro: se siete abbastanza veloci (il calcolo dei paths dei followers è fatto veramente a regola d’arte) al povero laureto non rimarrà che urlare al posto vostro.

Com’è naturale immaginare il parametro strategico è altamente condizionato dal vostro armamentario. Si parte con un piede di porco (che negli studi degli autori è riprodotto fedelmente attraverso piedistallo + modello dorato scala 1:1) utile in svariate situazioni (tipo sott’acqua o contro determinati mostri) nelle quali risulta impossibile utilizzare armi da fuoco. Si passa poi alla comodissima pistola che troverete su ogni guardia della stazione: piccola,automatica, veloce ma maledettamente poco potente. Sempre nello stesso slot troviamo la magnum che pare un not all’arma precedente: potenza a costo di basse prestazioni e irreperibilità totale delle munizioni. NB Se avete un mouse con la rotella potrete scorrere le armi rapidamente senza staccare le mani dal mouse (questo sì è usare l’hardware!).
Associato al numero seguente abbiamo una mitragliatore/lancia granate (che troverete comodamente "linkata" ai soldati), il fucile a pompa/doppietta (scusate con un 2 tasto, io uso il dx del mouse potrete utilizzare la seconda opzione di fuoco) e la balestra. Non mi pare che servano commenti. Avanti: un bazooka a puntamento laser, un fucile atomica dall’incontrastata potenza e uno strano braccio alieno che spara fino ad otto zanzare e che s’auto rigenera. Slot 5 reparto bombe: qui troviamo le più semplici granate, le bombe ad attivazione remota, bombe a raggi infrarossi che permettono di creare ragnatele mortali e una sorta d’alieno da lanciare contro il tuo nemico (attento però se lo lanci quando se da solo si rivolterà contro te stesso). Uff! Come vedete le armi sono tantissime e io non ho ancora finito il gioco e mi pare che ci sia ancora posto per un paio di altre!!!

Passiamo agli aspetti più tangibili: come il solito quello che vedete e sentite. Dal punto di vista grafico oltre che al cappello bisognerebbe anche comprare un anti-sganasciatore: il foto realismo è veramente vicino. Qualsiasi azioni voi compiate vi accorgerete di come la ricerca di una rappresentazione definitiva del mondo sia l’obiettivo ultimo dei progettisti. Soprattutto a risoluzioni molto alte (e con le schede moderne spararsi 1024x768x16b non è più un gran problema) si tenderà a confondere i lati del monitor con parti integranti del corridoio che state percorrendo…

Il sonoro che supporta le più diffuse accelerazioni 3D del mercato (A3D ed EAX) e questo si sente. Io possiedo una SB Live! Basic e questo mi ha reso godere delle chicche che Valve mi ha preparato; provate ad entrare in un condotto d’areazione e sparare un colpo: l’eco caratteristico si diffonderà dalle casse, avvolgendovi completamente. Se in da una stanza immensa tirate una bazookata, il suono rimbalzerà sulle pareti con un certo delay che riprodurrà esattamente la sensazione di essere dentro un complesso infinito. Nulla che non si sentirà nei giochi del futuro ma avere un supporto sonoro integrato che fa cambiare il suono del tuo respiro secondo la posizione in cui ti trovi non è male, soprattutto a livello di coinvolgimento (quello sott’acqua è indescrivibile…).

Dopo voto 10 per tutti i precedenti aspetti, non mi resta che confermare la valutazione anche per quello che riguarda la longevità e la storia. La prima è assicurata da due fattori: l’intelligenza artificiale e la struttura dei livelli. I soldati e i gli alieni che incontrerete strada facendo, hanno una sorta di personalità caratteristica derivata dal kind di appartenenza. Vi saranno soldati capo che rimarranno nelle retrovie mandando avanti quelli di grado più basso oppure mentre un gruppo con il mitra avanza verso di voi cercando di farvi la pelle, gli altri si piazzeranno dietro garantendovi un simpatico diluvio di granate (crepando sotto la pioggia). Gli ET non saranno di meno e, fra una telefonata e l’altra, si organizzeranno per tendervi attacchi sfruttando la loro capacità numerica. Non siamo ai livelli di Unreal (il motore che pompa sotto è sempre il Quake2 engine migliorato … scusate … enormemente migliorato!) ma il gioco riesce comunque a farvi urlare di paura, mentre fuggite da uno battaglione di marines, e di gioia, quando dopo la decima volta che ricaricate riuscite ad ammazzare il supermostro alto venti metri largo dieci.
Altro fattore importante per determinare quanto tempo dedicherete a giocare ad HL dicevo, è l’architettura dei muri (per l’explain del termine vedi KU Marzo, review di Shogo). Anche per questo aspetto non posso che inchinarmi ai Valve che sono riusciti a creare un mondo come quello di Black Mesa dando pienamente la sensazione di base segreta incastonata nella montagna. Una delle cose più gradevoli dal punto di vista strutturale è senz’altro l’emozione che si prova vedendo il primo livello, che poco prima era lindo e asettico, distrutto a causa dell’esperimento. Muri che cadono e ci permettono di accedere a sezioni riservate, acqua elettrificata che scorre in mezzo ai corridoi superabile solamente attraversi l’uso di un gruppo di casse ecc. In uno dei livelli avanzati, dovrete percorrere svariate decine di metri in condotto per l’areazione (diverranno il vostro peggiore incubo) solo per raggiungere una stanza altrimenti chiusa a chiave ma con un vetro antiproiettile che vi permette di vedere dentro… notate che il fatto di recarvi o meno in quella stanza è dettato dalla vostra esigenza di munizioni e/o energia, in quanto la stessa ne è ricolma. A voi la scelta.

Ultimo capitolo: il link alla grande rete. Il gioco permette di intraprendere l’avventura attraverso Internet LAN e tutto il sperabile (ormai con DirectX non ci sono più grandi problemi per i programmers nel vano tentativo di interfacciarsi con il mondo) mentre se desiderate scaricare un patch o quant’altro relativo al gioco non dovrete recarvi al sito della Sierra e districarvi fra menu frames ecc. Un tasto e il gioco accederà al Web ricercherà l’aggiornamento del programma d’update e poi quello del gioco, vi chiederà conferma, scaricherà il file necessario, lo decomprimerà ed installerà e poi vi fornira un readme contenente gli aggiornamenti rispetto alla versione precedente. LiveUpdate by Norton Docet!

Concludendo, trovo che Half Life sia strepitoso forse qualche punto sotto ad Unreal, per quello che riguarda la grafica, ma un tot avanti (scusate l’espressione dialettale ma rende bene il concetto) per tutto il resto. Insomma HL è una droga: crea dipendenza (non riuscirete a smettere quando volete ma solo dopo che vostra madre vi ha strappato dalla sedia e trapanato un timpano, avvisandovi che la cena era pronta), dà crisi di astinenza ( provate a stare staccati due giorni … Tensione di Superfice…) ma non alimenta la criminalità e dopo la spesa iniziale non costa molto prolungare l’assuefazione.

Ora scusate ma è tardi. Mezzanotte e passata domattina mi devo alzare prima per fare il Controllo Grammaticale ed Ortografico e dare un’occhio al testo. Sono in ritardo di un giorno e il caporedattore mi aspetta con la mazza chiodata per farmi la festa…

Ora direte voi cos’è quella tuta arancio che indossi… no niente … e quel ridicolo piede di porco attaccato alla schiena… niente. 12124-412313 ….
Salve compagnia aerea Fly.
Dica pure.
Desideravo sapere …. quand’è che parte il primo aereo per Black Mesa ?


Half Life – Valve – Sierra
www.sierrastudios.com/games/half-life/
www.halflife.net


Simone Rebucci
simone.r@pianeta.it

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