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G.R.U.M.

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G.R.U.M.

Questo mese vorrei segnalarvi un gioco di ruolo piuttosto singolare, che mi ha colpito per la sua originalità. Sapete, dopo tanti anni passati tra fantasy e hi-tech, a volte viene voglia di qualcosa di diverso…
Il Gioco Di Ruolo Ufficiale dei Manga, d’ora in poi abbreviato in G.R.U.M., è un sistema di regole completo, in un agile manuale di circa 80 pagine, che permette di ricreare un po’ tutte quelle situazioni ed atmosfere che si incontrano leggendo un
manga1 o guardando un anime2.
Gli autori, Andrea Baricordi e Mirko Pellicioni sono esperti nei rispettivi settori, quello dei manga e quello dei giochi di ruolo.
Non è certo questo il primo
tentativo3 di far entrare nei GDR le atmosfere e le situazioni tipiche dei manga, ma a mio avviso GRUM pare essere uno tra i più riusciti.
A dispetto dell’esiguo numero di pagine il sistema di regole è ben congegnato e assai completo, e comprende un metodo di generazione del personaggio comprensivo di sistema a capacità e
handicap4 nonchè di particolari background coi quali arricchire il suo passato, un nutrito elenco di abilità suddivise per categoria, regole avanzate opzionali per la gestione degli ingombri e della fatica, statistiche per armi ed armature, un agile sistema di combattimento, regole per l’uso delle arti magiche, tabelle per gli equipaggiamenti più disparati (dalla motocicletta al robot gigante trasformabile!) e dulcis in fundo, una avventura già pronta da giocare. Non male per un manuale di sole 80 pagine…
Ma la caratteristica che rende GRUM unico nel suo genere è un’altra… Gli autori hanno profuso enormi sforzi per riuscire a catturare appieno l’atmosfera "manga" e lo hanno fatto non solo con atmosfere, personaggi ed equipaggiamento tipici del genere, ma soprattutto con le regole vere e proprie. Ed è qui il vero "cuore" di GRUM: regole ad hoc che permettono al giocatore di ricreare quelle situazioni tipicamente manga, anche le più assurde.
Il sistema adottato è quello dei "colpi di scena", sorta di "interruzioni" al normale tessuto narrativo dell’avventura. Molte sono talmente "manga-style" da risultare surreali: ad esempio col colpo di scena "fuoco nelle pupille" il vostro personaggio sarà pervaso dal sacro furore della propria missione, e la difficoltà di una azione a prima vista impossibile si ridurra effettivamente. Oppure col colpo di scena "resa dei conti", giocato quando vi troverete finalmente al cospetto del vostro nemico giurato, potrete avanzare verso di lui passando tranquillamente attraverso schiere di sgherri, abbattendoli col minimo della difficoltà… Questo perchè l’importante è il duello epico tra i due "protagonisti"! O ancora, con "occhi dolci" nessun personaggio avrà il coraggio di farvi del male, tanto risulterete carini e teneri! Tutti i canoni più tipici dei manga e anime sono stati rappresentati, e una avventura può facilmente risultare esilarante.
Menzione speciale per la veste grafica del volume, che si avvale dei disegni del mangaka
Shinichi Hiromoto5 e di molti valenti artisti italiani6; singolare ma divertente il metodo utilizzato dagli autori per affrancarsi dagli insormontabili problemi legati ai diritti d’autore (nel manuale si fa riferimento per forza di cose ad un enorme numero di serie giapponesi…). In pratica nel testo e nelle immagini si fa riferimento a nomi inventati, che però richiamano subito le serie a cui fanno indirettamente riferimento… Qualche esempio? Il Corsaro Hardrock7… Cassandra del Golfo delle Maree… Lamour…
Ultimo ma non ultimo il prezzo di copertina: gli amanti dei GDR, da tempo avvezzi a veri e propri salassi monetari per l’acquisto del manuale di turno, non potranno non restare piacevolmente sorpresi dal prezzo veramente ridicolo di questo piccolo gioiellino: solo ventimila lire!!
Che altro dire? Se amate i fumetti e i cartoni animati giapponesi (e i giochi di ruolo) non dovete assolutamente lasciarvi sfuggire GRUM! Se invece siete di quelli che preferiscono giocare di ruolo in maniera "seria"… provatelo lo stesso! Potrebbe piacervi… E accendere in voi il sacro fuoco dei manga!

Massimo Borri

1
Manga: parola usata dai giapponesi per indicare i fumetti. Per associazione, in italiano rappresenta i fumetti giapponesi.

2
Anime: termine usato dai giapponesi per indicare i cartoni animati (è una contrazione di animeshon, che deriva a sua volta dall’inglese animation). Per associazione, in italiano si usa per riferirsi ai cartoni animati giapponesi.

3
vorrei ricordare ad esempio un gioco di ruolo uscito già da qualche anno nelle librerie chiamato "AMMO", anche questo tutto italiano e fortemente ispirato alle atmosfere dei manga e anime, che potrebbe essere oggetto di una futura recensione.

4
Molti GDR con sistemi di regole maturi adottano il sistema a "vantaggi e svantaggi" nella creazione dei personaggi. Solitamente si hanno a disposizione un certo numero di "punti personaggio" da spendere per acquistare caratteristiche e capacità positive, ma si possono anche appositamente includere svantaggi, che saranno ricompensati con un numero di punti personaggio proporzionale alla loro gravità.

5
Noto al pubblico italiano per il suo "Fortified School"

6
tra cui Jacopo Olivieri e Vanna Vinci

7
ogni riferimento a Capitan Harlock è puramente casuale…

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