Chissà chi di anonime sembianze
Un vecchio grammofono riga il solito solco
Crepe di un soffitto che ci piove addosso
Perchè mai dovrei amare?
Immagine speculare di me storpio
Candida illusione di un bicchiere pieno a metà
Sete interiore di vuoti da colmare
Perchè mai dovrei vivere?
Gli altri hanno di nuovo deciso
Vecchia fiaba, un cucciolo senza Biancaneve
Sette vite sprecate per un gatto randagio
Perchè mai è tutto così?
Succede il tempo che abbraccia la morte
L’infinito dell’orizzonte terra di nessuno
L’occhio non arriva ad afferrarne il confine
Perché mai?
Perchè mai dovrei essere?
Marco Saya