(terzo classificato)
Marina Militare Argentina
Servizio Informazioni
Oggetto: rapporto riservato
Signor Presidente,
Allego alla presente i resoconti redatti dal Capitano di Fregata Diego Pedroso, riguardante le caratteristiche costruttive dell’imbarcazione, dal medico Tenente di Vascello Alfonso Moliterno, sulle condizioni dell’equipaggio, ed alcuni estratti della documentazione rinvenuta a bordo.
Contrammiraglio Armando Fuentes
Genio Navale
Oggetto: relazione tecnica sul sottomarino incagliato al largo di Magdalena
Su un fondale di circa 9 metri, 2 miglia al largo di Magdalena, emerge la torre di un sottomarino di modello sconosciuto appartenente, a giudicare dai contrassegni, alla Kriegsmarine tedesca. Il portello principale emerso ha consentito, ad una squadra di ricognizione, l’ingresso all’interno dello scafo. La leggera inclinazione del pavimento indica che la sezione prodiera, comprendente la sala siluri, è allagata. Il resto dello scafo è perfettamente agibile. I locali sono ingombri dei cadaveri dei membri dell’equipaggio, sulle cui condizioni è stato stilato un rapporto medico.
Il sottomarino è lungo circa 80 metri e largo 8. Particolarmente impressionante è l’apparato propulsivo comprendente due motori elettrici che, a giudicare dalle scritte impresse sulle paratie, dovrebbero erogare circa 2500 cavalli ciascuno. La tensione necessaria è fornita da accumulatori di concezione avveniristica. Si tratta di batterie al piombo, sorprendentemente leggere, in grado di erogare, secondo le indicazioni riportate sui pannelli di controllo, 360 volt a 10.000 Ampére.
E’ inutile sottolineare che nessun sommergibile al mondo possiede nulla di simile.
Gli strumenti in plancia sono tarati per valori d’esercizio che, se corrispondessero a verità, farebbero del battello la più potente unità subacquea mai realizzata: la massima profondità raggiungibile sembra superare i 200 metri; la velocità in immersione si aggirerebbe sui 20 nodi!
In considerazione di quanto esposto, suggerisco l’immediato recupero dell’imbarcazione ed il suo traino ai cantieri navali di Buenos Aires allo scopo di studiarne con maggiore cura le non comuni caratteristiche tecniche.
Capitano di Fregata Diego Pedroso
Servizio di Sanità
Oggetto: relazione medica sulle condizioni dei corpi rinvenuti all’interno del sommergibile
L’interno del battello è ingombro di cadaveri. Ne sono stati contati 23, il che fa pensare, non essendo stato segnalato alcun superstite, ad un viaggio intrapreso con equipaggio ridotto. Tutte le salme, senza eccezioni, presentano gravissime ferite ed in alcuni casi vere e proprie mutilazioni. Molti dei marinai deceduti stringono in mano oggetti atti ad offendere: coltelli, chiavi inglesi, bottiglie rotte. Un giovane ufficiale impugna una pistola Walther cal. 9 parabellum scarica. A prima vista, ciò sembrerebbe dovuto ad una rissa violentissima scoppiata tra i membri dell’equipaggio. Il rinvenimento di altri due corpi, nella sezione prodiera, sembra invece indicare uno scenario più inquietante.
La riserva dei siluri è parzialmente allagata. Addossato ad una scaletta è riverso il cadavere di un marinaio. E’ privo del braccio sinistro (la causa del decesso va ascritta all’imponente emorragia), ma con la mano destra impugna una Maschinenpistole cal. 9 parabellum. L’arma ha esploso numerosi colpi.
Nello stesso compartimento, sull’acqua stagnante, galleggia un corpo di forma vagamente umana. Lungo quasi tre metri e massiccio in proporzione, ha una spessa pelle nera resistente come il cuoio. L’addome, il torace, il collo e la faccia sono bianchi. Gli occhi appaiono simili a quelli dei cetacei. La bocca, di dimensioni spropositate, è munita di impressionanti denti conici. Le estremità, palmate, presentano possenti artigli. Il torace della creatura mostra 14 fori d’entrata dovuti a pallottole sparate, con ogni evidenza, dal mitra imbracciato dal marinaio morente.
Una ricostruzione di quanto accaduto all’interno del sottomarino non è facile, ma si può ipotizzare quanto segue: una o più creature non umane, dotate di forza e vitalità straordinarie, si sarebbero scagliate contro i marinai. Questi, pur difendendosi disperatamente, avrebbero finito per soccombere. Il battello, ormai privo di guida, si sarebbe quindi arenato sul basso fondale presso il quale è stato rinvenuto.
Tenente di Vascello Medico Alfonso Moliterno
…era ossessionato dall’idea di creare dei super soldati.
Nel 1941, profondamente colpito dalle imprese degli assaltatori di marina italiani, Hitler diede ordine di iniziare le ricerche per la creazione di un ibrido umano – cetaceo da impiegare in missioni contro il naviglio alleato. Venni convocato a Berlino e, benché fortemente scettico sulle possibilità di riuscita, fui costretto a coordinare il progetto "Maelstrom"…
Estratto n° 11
…a Ravensbrück avevamo carta bianca.
Ci accordarono la massima libertà di sperimentazione su donne incinte ebree, zingare, russe…
…soltanto nel Gennaio del 1942 ne morirono 14…
Estratto n° 18
…il mio assistente, il Dottor Braun, trovò la soluzione.
Somministrammo ad alcuni feti, al quarto mese di sviluppo, un cocktail di enzimi prodotti dalla placenta delle orche marine…
Estratto n° 23
…nacquero due ibridi, un maschio ed una femmina.
Si svilupparono molto velocemente…
Nel Novembre del 1944, a meno di tre anni di età, erano alti oltre due metri e mezzo e pesavano
circa 170 Kg.
Estratto n° 31
…si tratta di creature sanguinarie e crudeli…
Nel Dicembre del 1944 riuscirono a trascinare nella loro vasca uno dei prigionieri adibiti ad alimentarli. Lo dilaniarono in pochi istanti…
…non possiedono un briciolo d’umanità…
…sono come bambini cattivi dotati di una forza sovrumana…
IMPORTANTE: Si raccomanda una ferrea sorveglianza…
Estratto n° 38
…non devono cadere nelle mani dei Russi…
Braun si incaricherà del loro invio in un paese sudamericano…
…Argentina o Brasile…
Li precederà in aereo insieme ad altri patrioti in fuga…
Estratto n° 41
I due ibridi devono essere sorvegliati a vista da uomini armati…
…è indispensabile una vasca contenente almeno 60 metri cubi d’acqua marina…
…vanno alimentati regolarmente…
IMPORTANTE: non devono essere esposti a lungo ad intensi campi elettromagnetici…
Braun la considera una sciocchezza, ma si sbaglia! La vicinanza a macchine elettriche li rende furiosi…
Marina Militare Argentina
Servizio Informazioni
Oggetto: nota supplementare al rapporto
Signor Presidente,
E’ possibile che la creatura, che dev’essere considerata pericolosissima, si stia aggirando a poca distanza dalle spiagge ad est della capitale, distanti poche decine di miglia dalle secche di Magdalena.
U Boot 3157
Buenos Aires, 11 Maggio 1945
Marina Militare Argentina
Buenos Aires, 11 Maggio 1945
Marina Militare Argentina
Buenos Aires, 11 Maggio 1945
Estratto n° 5 dagli appunti del Prof. Bittnerl’esplorazione completa del sottomarino, risultato essere l’U Boot 3157 appartenente al tipo XXI, ha messo in luce la presenza di uno solo degli ibridi, quello ucciso dal marinaio nel vano siluri. L’altro deve essere sfuggito attraverso uno dei tubi di lancio, i cui portelli sono stati divelti con forza prodigiosa.
Buenos Aires, 13 Maggio 1945
Contrammiraglio Armando Fuentes
Enrico Di Stefano