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Voci che sussurrano

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Voci che sussurrano

Salve a tutti amici di Kult, ben ritrovati in quest’accenno di primavera, mentre dal mondo purtroppo continuano a provenire tristi notizie di guerra.
Rimaniamo nel nostro angolo di tranquillità, immergendoci nel mondo fantastico immaginato dagli autori di Sussurri: questo mese abbiamo il piacere di ritrovare firme care e ormai quasi storiche, come quella di Roberto Boni (meglio conosciuto con lo pseudonimo di Myskin), di Mariacarla Tarantola, di Alessandro Zanardi, nomi che abbiamo imparato da poco a conoscere, come quello di Leonardo Maffi con le sue visioni fantascientifiche, di Marco Saya con le sue liriche sensuali, e voci fresche come quella di Arthur Carponi.
Vorrei rinnovare a tutti i lettori l’invito a comunicare con gli scrittori: inviate le vostre impressioni, critiche, consigli agli indirizzi mail che appaiono…approfittate dei vantaggi offerti dalla multimedialità! In particolare, segnalo anche qui l’indirizzo e il sito di Leonardo Maffi, che per errore non erano stati indicati:
leonardo <leonmaf@yahoo.com> e http://digilander.iol.it/maffia/leonardo/le/rinnovarsi.html.
Altra comunicazione importante…è uscito il nuovo libro di poesie di Marco Saya, Raccontarsi: vi rimando al sito
http://utenti.lycos.it/braldobr35/index-118.html

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So che siete impazienti, ed ecco subito il seguito di Le avventure di Banedon, giunto questo mese al quinto capitolo. Molti i richiami al mondo affascinante di Harry Potter in questa "saga" scritta con tecnica efficace da Alessandro Zanardi: assistiamo qui alle prime magie del giovane entusiasta Banedon, dopo una bellissima e cinematografica descrizione iniziale.

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Una voce fresca e nuova è quella di Arthur Carponi, che ci offre una sua personale rivisitazione della fiaba di Cappuccetto Rosso. Lo stile è "giovane", vivace e scorrevole, ma è forse poco comprensibile l’ironia che pervade la storia: il finale resta quasi sospeso…

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Una sicurezza per Kult è la poesia ottocentesca e aulica di Mariacarla Tarantola, di cui proponiamo questo mese Dedicata a Mulazzo, commovente lirica intitolata ad un paesino in provincia di Massa Carrara. I versi modellati sulle liriche classiche sono armoniosi, grazie anche all’uso sapiente dell’anafora; bella l’immagine degli spari che interrompono una vita.

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Leggere Il ladro di bicchieri è un’avventura della mente, complicata, stimolante, affascinante: anche questo secondo capitolo, L’immaturo Michel, è un incastro di racconti nel racconto principale, personaggi che rimandano ad altri personaggi, come il malinconico giornalista seduto al bar che racconta del suo incontro con un originale angelo custode… L’autore di questa "matrioska" letteraria è l’istrionico Giancarlo Gandini.

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Ritroviamo anche questo mese le folgoranti immagini di Roberto Boni (conosciuto come Myskin, pseudonimo con cui è stato anche premiato come miglior autore di Kult), brevi tasselli che compongono l’armoniosa raccolta Minimi equivoci. L’uso della parola evocativa, manipolata ("ma-donna") ricorda l’Ermetismo.

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Ancora un altro brevissimo racconto tratto da La vigna-filari di storie, di Silvia Ceriati.
Fiori
è uno schizzo dall’ironia lapidaria e corrosiva: l’autrice gioca con leggerezza di stile con cliché di creature bellissime e bionde, fino ad arrivare allo "scioglimento" della battuta finale.

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Con Sono contento Marco Saya affronta con tocco leggero e penetrante acume il tema, così complesso e controverso, della fine dell’amore e del rimpianto, quel momento bellissimo in cui "il risentimento cede il passo all’indifferenza ". Inutile ripetere quanto siano coinvolgenti le liriche di questo autore, dall’originale e soffusa sensualità: adesso potete trovarle nella nuova raccolta Raccontarsi, al sito
http://utenti.lycos.it/braldobr35/index-118.html .

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Concludiamo in bellezza con il bellissimo e allegorico Rinnovarsi, di Leonardo Maffi, che riprende il tema del lupo mannaro, un elemento topico nell’immaginario fantascientifico di questo autore complesso, a tratti cupo e macabro, come nella descrizione dello "scuoiamento" con cui il vecchio lupo ringiovanisce e riprende vigore; una metafora della sofferenza necessaria per non fossilizzarsi nel passato.

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Ma ora basta con le parole e i commenti, meglio immergerci nella lettura; mi raccomando, se un racconto vi colpisce, fate un clic di commento all’autore…è l’unico "stipendio" che può offrire Sussurri!
Buona lettura e a presto

Lorenza Ceriati

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