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Addio Queen Mum

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ADDIO QUEEN MUM
"Una vita che valeva la pena di vivere"

Sono parole sue, di Elizabeth Angela Margareth Bowes- Lyon, moglie di Re, madre di Regina, ma per tutti Queen Mum. Qualche anno prima della sua morte, avvenuta il 30 Marzo 2002 alla venerabile età di 101 anni (102 ad Agosto),la regina madre aveva tenuto un pubblico resoconto della sua lunga vita dicendo: " Ho avuto la fortuna di vivere i 90 anni più importanti della storia dell’Umanità. Ho visto 2 volte il mio paese in guerra, ho visto la morte, la disperazione, la miseria. Ho visto alzarsi in volo il primo aereo dei fratelli Wright, ho visto le donne ottenere il diritto di voto e i lavoratori la prima pensione. Sono stati anni che valeva la pena di vivere."
Lei spiritosa e con un sorriso diventato un biglietto da visita, da sempre appassionata di cavalli e gin che aveva eletto ad elisir di lunga vita, non sarebbe mai dovuta diventare regina. Ora quel sorriso si è spento, e l’effetto sugli inglesi è come quello del crollo di un monumento che rappresentava un pezzo di storia di ognuno e che apparteneva a tutti.
Suo padre, Lord Glamis, erede al titolo di Conte di Strathmore, apparteneva a una delle famiglie più nobili e antiche di Scozia. Tra i suoi discendenti lo shakespeariano Re Macbeth.
La vita di Elizabeth da bambina era costellata dalle storie di fantasmi e apparizioni che si divertiva a raccontare, tra immaginazione e realtà, ai compagni di scuola, ma la sua adolescenza cambiò completamente scenario.
Durante la prima guerra mondiale i genitori patrioti avevano offerto il castello come ricovero per vittime, feriti e poveri di guerra, e alla figlia quattordicenne avevano assegnato il ruolo di infermiera animatrice. Un ruolo che non si stancò mai di affrontare.
L’incontro magico, la svolta della vita per la giovane e carina ( certo non bella) Elizabeth avvenne ad un ballo della Royal Air Force dove sorrise un po’ troppo ad un timido e patologicamente balbuziente giovane di nome Albert.
Bertie per gli amici altri non era che il secondogenito di Re Giorgio V.
Dopo una lunga serie di occhiate e proposte, di incontri e rifiuti il Re e la Regina Mary decisero che Elizabeth sarebbe stata una perfetta Duchessa di York , titolo che spettava di diritto e tuttora spetta al secondogenito del Re.
Alla fine il 26 Aprile del 1923 decise di sposare il giovane Albert, ma non nascose mai di preferire il fascino del più attraente e sofisticato cognato David, erede al trono e futuro Edoardo VIII, all’amore sincero del marito.
L’unione presto diede i suoi frutti ed Elizabeth divenne madre di due bambine. Ma la tranquilla vita di campagna dei duchi di York era destinata a durare poco. Con la morte del Re le cose cambiarono.
David ,il cognato, divenne sovrano d’Inghilterra, ma contemporaneamente incontrò e subito si innamorò di una pluri-divorziata americana di nome Wallis Simpson. Il cognato resistette quasi un anno contro il Parlamento e l’Arcivescovo di Canterbury, ma alla fine rinunciò al trono e abdicò in favore del fratello minore ed Elizabeth da duchessa divenne regina consorte di Re Giorgio VI.
Per tutta la vita non perdonò mai al cognato di aver rinunciato al trono per una donna che la chiamava "il Biscottino".
Gli anni di regno coincisero con lo scoppio della seconda guerra mondiale e la coppia reale godette di una popolarità straordinaria grazie soprattutto agli interventi pubblici della regina che, neanche sotto le granate e le epidemie abbandonò Londra e Buckingham Palace . Curava feriti come da bambina, sfamava poveri, visitava ospedali, tutto sempre in compagnia delle due figlie da cui non si separava mai, una di loro futura regina. Imparò persino a sparare per autodifesa.
Il marito Giorgio VI nonostante gli attacchi di panico si rivelò un buon re, un marito devoto e un padre amorevole. I due erano complici in tutto. Durante i discorsi ufficiali lei copriva con falsi e improvvisi attacchi di tosse asmatica le balbuzie di lui, e gli rimase vicino fino al giorno della sua morte avvenuta per cancro ai polmoni il 6 Febbraio del 1952. Bertie fumava più di 30 sigarette al giorno ,ma Elizabeth attribuì la sua prematura scomparsa all’abdicazione del fratello David, diventato il duca di Windsor, che aveva costretto il fratello ad un ruolo troppo faticoso per lui.
Da quel momento entrò nell’ombra per lasciare il trono alla figlia Elisabetta II e diventò per tutti la Regina Madre, o semplicemente Queen Mum.
La vita da anziana signora con qualche vizio di troppo scorreva tranquilla a Clarence House. Gli scandali che riempivano l’esistenza dei figli e dei nipoti , i pettegolezzi dei giornali scandalistici non la coinvolsero mai perché era ancora lei la più amata.
Non smise mai di sussurrare consigli alle orecchie più o meno grandi delle figlie e dei nipoti, come quello di addestrare personalmente al ruolo di futura regina una giovane traballante Lady D. Questo era l’unico neo che gli inglesi non le perdonarono, la poca stima verso Diana.
Molti episodi rischiarono di compromettere la sua salute di ferro come quando a 98 anni subì la sostituzione della testa del femore rottosi durante una visita alle stalle del castello di Windsor, ma a tradirla è bastata una bronchite che da tempo la opprimeva. Anche se i medici sostengono che le sue condizioni si aggravarono dopo la morte della secondogenita Margaret.


Samantha Boni

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