Strade che corrono;
scorrono
come lenti
fiumi di lava
verso un fondo,
profondo buio:
linea rossa
intorno al mondo.
E lentamente
si disfano…
Lenti cori
s’alzano
da questo
mondo matto
nella speranza
di una esistenza;
della Tua esistenza:
provo a parlarti
anch’io
nel dubbio.
Perdona
coloro che passeggiano;
affogano lungo
una linea nera;
coloro che seguono
la fede del dio Denaro
e la parola
del messia Potere
e che calpestano
le speranze,
le gioie di
piccoli gigli bianchi
e dolci ninfee.
Perdona
coloro
che non hanno
più trovato
un raggio luminoso;
che non hanno
più creduto
nella vita
di un dio
senza fiato.
Coloro
che si sono
lasciati
avvolgere dal buio
togliendosi
la luce.
Perdona
coloro
che sono morti
tirando
calci al vento
per gli errori
fatti
e l’orrendo
crimine
non commesso.
E perdona
le lingue ben pensanti
ed il potere
d’umana sembianza
che hanno giudicato
e condannato
al di sopra
di Te
ad un felice
inferno.
Perdonaci, Signore,
se alle Sue parole
abbiamo preferito
la confusione
delle onde
del mare;
se Lo abbiamo
costretto a consegnare
la sua pelle
al mondo
inchiodandolo
alle nostre
responsabilità,
ai nostri errori.
Perdonaci
Tu che vuoi
e puoi salvarci.
E passiamo
le notti
a cercare
di ascoltare
le parole
di un dio
muto.
Preghiera per noi
Infinite strade.
Luca Cascetti