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Baby Red

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BABY RED

PREMESSA – Per i bambini il primo anno di vita ha un’importanza enorme per fondar le basi della personalità futura. Non possono parlare ma iniziano a ragionare, e quando le mamme li portano a passeggio nel parco in carrozzina, fermandosi poi irrimediabilmente a chiacchierare tra di loro lasciando i piccoli fianco a fianco, pare che questi ultimi si scambino messaggi muti solo guardandosi negli occhi ed esprimendosi con gesti simili a parole.
NON E’ VERO. Anche se non possono parlare si scambiano saluti, commenti, esprimono le loro opinioni, socializzano, si confrontano, ad insaputa degli adulti e come gli adulti.
Quello che leggerete non è altro ciò che succede nel parchetto di un piccolo paese antistante il fiume Po, del quale non faremo il nome ma diremo che è in provincia di Rovigo, e degli scambi di opinioni ed altro che avvengono in questa mini società di cittadini di età inferiore ai 12 mesi.
STARRING – BABY RED, il nostro eroe principale.
CO STARRING – ANDREA, il suo migliore amico. SILVIO, il bambino ricco, il suo peggior nemico. STEFANO detto ALIEN, è un po’… particolare. ALBERT, il bambino genio. IDRIS, il bambino di colore. MASSIMO e RINALDO, abbreviati in MAX e RI, i i cattivi del gruppo, naziskin nonché gemelli. Ed ora le ragazze: LUCY, che ha, diciamo… molta simpatia per Baby Red. MARY, la sua amica più fidata. CINDY, che ha, diciamo… simpatia un po’ per tutti. CLAUDIA, la bambina vamp… un po’ svampita, forse un po’ più di un po’ svampita.

1

LUCY – Ciao io sono Lucy. E tu bel bambino?
BABY RED – Io no!
L. – Sciocco e scontroso. Voi maschi siete proprio dei villani. Dai, ti presento la mia amica Mary.
B.R. – Mmh.
L. – Cos’è, il tuo nome?
B.R. – Mmh.
L. – Ma che villano che sei. E poi guarda che faccia hai, sembri incazzatissimo.
B.R. – Mmh.
L. – Dai rilassati e sii un po’ più amichevole. Dai bambino, dimmi come ti chiami.
B.R. – Mmh. Sono Baby Red! E adesso per favore, puoi lasciarmi cagare in pace o no? Mmh.

2

ALIEN – Ehi Red, cosmico!
BABY RED – La forza sia con te, Alien.
A. – Oggi sono in crisi mistica. Ho scoperto cosa sono quei flash mentali che mi succedono ogni tanto.
B.R. – Cosa sono?
A. – Ricordi ancestrali. Vite passate. Sono appena rinato ma il mio filo di contatto con l’aldilà non si è sganciato completamente e allora ecco i flash.
B.R. – Bello. Dov’è il problema.
A. – E’ che più passano i giorni meno la memoria resta. Sono come finestre aperte su un mondo conosciuto e ogni volta il ricordo diventa più flebile. Sto dimenticando. Sto diventando un nuovo nato come tutti gli altri… cosa posso fare? Non voglio dimenticare.
B.R. – Prendi appunti.
A. – Non so ancora scrivere, cazzo! Non ho neppure un anno.
B.R. – Un po’ di Memor in pillole?

3

RI – Ehi Max. Guarda, un negro.
MAX – L’ho visto Ri. Dai pestiamolo.
R. – Non si può.
M. – Lo sfiguriamo.
R. – Non si può.
M. – Lo bruciamo…
R. – Non si può! Siamo in carrozzina e non sappiamo camminare.
M. – Telefoniamo a Fini.
R. – Non si può. Lui vorrebbe ma non può farlo.
M. – Allora… preghiamo Dio perché lo fulmini?
R. – Nooo!
M. – Va bene. Mettiamolo in lista d’attesa… lo becchiamo all’asilo nido o alle elementari?

Marco Milani (continua)

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