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Tomb Raider: the Angel Of Darkness

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Passata l’estate con le sue probabili e imprescindibili giorni di ferie (non per me), ecco tornare la solita routine: la scuola, il lavoro, l’autunno ormai alle porte e il minestrone della nonna. Ma settembre sarà ricordato anche per l’incredibile quantità di videogiochi in uscita in queste settimane. Ma di questi parleremo nel prossimo numero di ottobre (ancora non sono usciti e io non ho la sfera magica per predire se saranno bbbbuoni o meno). Per cui facciamo un passo indietro, all’inizio di quest’estate e parliamo del videogioco più atteso da tre anni a questa parte. Sì, parliamo di

Tomb Raider: The Angel Of Darkness (PC CD-ROM)

Premetto immediatamente che non giocavo a un gioco di Tomb Raider dalla sua prima incarnazione (e badate bene sul Sega Saturn e non su Sony Playstation). A quei tempi Tomb Raider era una silent killer… no Snake non c’entra niente qui. Intendevo dire che nessuno lo conosceva (a parte chi, come il sottoscritto, si teneva informato con riviste inglesi/americane sul mondo dei videogiochi): nessuno immaginava il potenziale di questo gioco dal primo giorno. Ma, come tutti sappiamo, appena il gioco uscì per Playstation (e grazie alla diffusione enorme di questa console), Tomb Raider, e ancora di più la sua eroina, Lara, divennero il simbolo dei videogiochi (un po’ come Mario e Sonic) per le generazioni future. Certo il merito andava sia al videogioco (ideato da Core Design) sia alla protagonista (creata da Toby Guard… spero di aver scritto correttamente il nome): perfino i genitori (suppongo i papà) trovavano il gioco (e probabilmente la protagonista) molto interessante. Da allora molte cose sono successe in casa Core: dall’acquisto della suddetta software house britannica da parte di EIDOS, al siluramento del papà di Lara dopo il secondo Tomb Raider (e qui apriamo una parentesi: da allora Mr. Guard è impegnato nella realizzazione di Galleon, gioco di pirati che dovrebbe vedere la luce entro fine anno, finalmente…), l’uscita dei numerosi seguiti (6 videogiochi di Tomb Raider, in tutto – questo che recensiremo è appunto il sesto), i grossi incassi per Eidos, Lara Croft divenuta eroina digitale degli ultimi anni 90 inizio nuovo millennio, addirittura "portata in tour" dagli U2, insomma un bel successo, la creazione di un film con Angelina Jolie (il secondo film dovrebbe uscire tra poco), fino alla decisione di Core di interrompere questa fortunata serie per prendere un periodo di riflessione per migliorare l’esperienza videoludica. E così sono passati 3 anni. Il titolo in questione doveva essere presente allo SMAU dell’anno scorso, ma ulteriori rimandi lo hanno posticipato fino all’inizio dell’estate di quest’anno. E, parlando con il senno di poi, Eidos e Core design avrebbero fatto bene ad aspettare il Natale, a questo punto.

Installato e fatto partire il gioco, distribuito in italia da Leader SPA, un filmato in FMV vi mostra l’inizio della storia. Lara è accusata ingiustamente dell’omicidio di una sua vecchia conoscenza, l’amico e mentore Werner Von Croy. Le tocca così sfuggire dalla polizia in Parigi, tentando di dimostrare la sua innocenza. In aggiunta, una setta segreta minaccia il futuro del mondo e la nostra eroina dovrà, tra le altre cose, riuscire a sventare questo diabolico tentativo. Diciamo subito che la trama che si svilupperà nel gioco, sebbene abbastanza lineare, è ben fatta. Compaiono per la prima volta in un gioco della serie Tomb Raider, elementi che sono in genere utilizzati in altri tipi di giochi. Mi riferisco soprattutto alla presenza di dialoghi con scelta multipla. Il giocatore, può scegliere cosa dire durante una conversazione con gli altri personaggi. Ma a differenza delle avventure normali, il gioco tende sempre a continuare, invece di aspettare la giusta sequenza di frasi per sbloccare un certo tipo di azione. Quindi, lì per lì, non ne ho capito l’utilità. Altra novità di rilievo sono le caratteristiche fisiche di Lara che, con il passare del tempo (e dell’esperienza) migliorano e si potenziano, permettendo al giocatore di compiere azioni precedentemente impossibili. Si nota in questa dinamica di gioco un chiaro intento della Core di mischiare elementi propri di un videogioco RPG al classico stile di gioco di Tomb Raider. Sarà la stessa Lara ad avvisare il giocatore che potrà eseguire azioni particolari che precedentemente non sarebbe stata in grado di eseguire (salti più lunghi o alti, aperture di porte precedentemente inapribili, ecc.). Inoltre tale possibilità sarà visualizzata a schermo tramite un apposita icona forma di saetta con punta…
Lara possiede poi tutta una nuova serie di azioni che può compiere all’interno del suo universo digitale. Oltre alla possibilità di nuotare e di correre, di spingere e tirare, potrete scalare tubature, aggrapparvi a un cavo e procedere in quel modo addirittura sollevando le gambe per evitare ostacoli che vi obbligherebbero a uno stop, potrete ovviamente saltare, ma anche appendervi e procedere in sospensione, ma solo per un limitato tempo (segnato da una barra che piano piano diminuisce fino a lampeggiare per avvisarvi di "muovervi" o meglio che il tempo per tale azione sta terminando). Novità di questo gioco è la possibilità di Lara di camminare: attivabile tramite un tasto, Lara potrà così posizionarsi correttamente su piattaforme strette, prima di spiccare un salto. E questo, soprattutto per i giocatori con PC è molto utile. Diciamo infatti che i controlli non sono stati raffinati come avrebbero dovuto, e questo in alcune occasioni rende il gioco un po’ più difficile del dovuto (ma prima di effettuare azioni pericolose, il giocatore potrà sempre salvare la partita, così da poterla ricaricare in caso di insuccesso. Non dovrebbe essere così: avremmo preferito un sistema di controllo più calibrato, ma non possiamo negare che il salvataggio in ogni istante del gioco è sempre gradito).
Durante un salto potrete, premendo l’apposito tasto, cercare di appigliarvi a una sporgenza. Questa cosa vi tornerà utile soprattutto se sbagliando un salto, state precipitando verso il nulla. Così, invece potrete cercare di appigliarvi ed evitare di sfracellarvi al suolo. Come al solito potrete interagire con alcuni elementi dell’ambiente: tale possibilità vi saràè segnalata a schermo da un’icona a forma di mano, che toglie a dire il vero un po’ il gusto della sorpresa, ma in realtà vi evita frustrazioni non necessarie. Successivo punto le armi: Lara potrà selezionare dall’inventario (richiamabile con il tasto TAB) l’arma a lei più congeniale (ovviamente le armi devono essere già in suo possesso per poter essere utilizzate) – potrà scegliere anche il tipo di cartucce da utilizzare. Potrà quindi richiamare l’arma o riporla con il tasto Armi e potrà anche passare da un obiettivo a un altro premendo un altro tasto, durante il fuoco. Ma può colpire anche a mani nude (e questa è un’altra novità): a seconda di come e quanto premerete il tasto azione vicino a un nemico potrete sferrare pugni e calci. Purtroppo il numero di mosse a disposizione di Lara è limitato, ma è assai letale e sufficiente allo scopo (non è un picchiaduro, questo gioco).
Ultima novità da annoverare in fatto di stili di gioco disponibili, è la possibilità di muoversi furtivamente. È possibile quindi agire e muoversi senza farsi notare dal nemico e, grazie alla mossa spezzacollo, potrete eliminare in modo silenzioso chiunque si interporrà tra voi e il vostro obiettivo senza fare il minimo rumore. Sempre in questa modalità potrete camminare attacati al muro e sporgervi dagli angoli per dare una rapida occhiata a quello che vi aspetterà dietro l’angolo, per studiare le giuste mosse da compiere. Essere in modalità furtiva comunque non significa diventare invisibili. Se il nemico vi scorge, sono guai. Devo dire che il nemico comunque mi è parso un po’ addormentato, rendendo il gioco in alcune sezioni veramente facile… probabilmente il livello di AI non è stato raffinato…
Oltre all’indicatore di presa a cui accennavo poco fa, potrete contare sull’indicatore di salute che vi terrà informati sulle condizioni generali di Lara, e quello di fiato, utilissimo quando nuotate o siete immersi in una stanza che si sta lentamente colmando di gas velenoso. Quando la barra di fiato finirà, inizierà a calare la barra di salute, compromettendo l’esito finale del gioco se non si adotteranno le giuste contromisure (antidoti, maschere respiratrici, ecc.). Come in tutti i giochi della serie Tomb Raider avrete a disposizione un inventario che conterrà tutti gli oggetti che avrete raccolto durante la vostra avventura e attraverso il quale potrete decidere di utilizzarli (armi, manufatti, kit medici, antidoti, ecc.). Durante lo svolgimento del gioco, dovrete prendere il controllo di Kurtis Trent, nuova possibilità di questo gioco (probabilmente per far contente anche le giocatrici femmine… ma ce ne sono, vero?) Infine, a inizio della vostra avventura, dopo un colloquio con un’"amabile" signora, otterrete il diario di Von Croy: questi sarà integrato nell’inventario e, tramite le sue importanti informazioni, indizi e suggerimenti, vi aiuterà a proseguire l’avventura.

Quindi come vedete, gli anni passano, ma la struttura di gioco, nonostante alcune contaminazioni da altri stili di gioco (picchiaduro, adventure, stealth e RPG) rimane sempre quella: correre, saltare, recuperare una chiave per aprire una porta, ecc.
E questo ha ingenerato una serie di cori e voci negative a chi si aspettava, dopo tre anni, un qualcosa di originale. Bisogna dire che sì, ci aspettavamo qualcosa di originale, ma dopo tre anni di astinenza forzata dalle grazie di Miss Lara, vale effettivamente la pena alzare un coro di critiche così alto? Premetto che l’unica versione da noi testata è quella per PC e che probabilmente è l’unica versione che, grazie a patch, può essere migliorata. Certo però da considerare che, quando ci rechiamo a comprare un videogioco paghiamo con veri euro, e non con pezzi di carta filigranata bianca, che poi, se portati alla zecca, diventeranno euro veri…
Insomma il discorso delle patch è un discorso infinito e ormai sta pericolosamente arrivando alle console da quando queste ultime hanno iniziato ad avere al loro interno un hard disk o comunque hanno la possibilità di collegarsi a Internet per "migliorare l’esperienza di gioco", come si dice oggi.
Per quello che riguarda Tomb Raider per Pc c’è una serie di considerazioni, negative e positive, che adesso inizio ad affrontare, giusto per chiarire cosa vi aspetta, se deciderete di acquistare questo gioco.
1) Subito dopo l’installazione del gioco, prima ancora di installarlo, procuratevi sul sito di Tomb Raider la patch v42. Con questa patch, dovrete migliorare non poco l’esperienza di gioco (io ho provato il gioco con questa patch e non ho provato alcun crash). I siti dove cercarla potrebbero essere quelli di Eidos (http://www.eidos.com/), quelli di Core design (http://www.core-design.com/)o quello di Tomb Raider (http://www.tombraider.com/).
2) La patch di cui sopra, purtroppo, non rimedierà al fastidioso bug presente nei sottotitoli italiani presenti nel gioco, dove al posto dell’apostrofo vedrete un quadratino vuoto e dove al posto della lettera "È" non vedrete niente… Come bug è innocuo, ma purtroppo presente…
3) Aspetto positivo: la grafica. Finalmente Lara appare al suo meglio grazie al motore nuovo che gestisce effetti come il bump mapping, le rifrazioni, le distorsioni di calore e che caratterizzano il mondo digitale di Lara come mai prima d’oggi.
4) Aspetto positivo: il sonoro. Ottimo il doppiaggio a cura della Synthesis International Srl (il gioco è interamente in italiano) e incredibili ed evocative le musiche eseguite dall London Symphony Orchestra e che avrebbero meritato un cd solo dedicato ad esse (magari in una versione deluxe del gioco, che potrebbe chissà uscire con una versione con le giuste migliorie… mai dire mai).
Un po’ titubante il framerate ma niente che infici l’esperienza di gioco, a patto di avere il giusto hw: consiglio personalmente win xp, un pentium 4 almeno da un 1.5 GHz o Athlon xp e una bella scheda 3d di ultima generazione (ovvero che sia compatibile con le DirectX 9 – ricordo che il gioco sfrutta le DirectX 9, quindi più potente è la scheda grafica, meglio è). Infine, il gioco sfrutta le Creative EAX Advanced HD per il posizionamento dinamico dei suoni, per cui chi fosse in possesso di una scheda Creative Audigy potrà ottenere un incredibile esperienza di gioco, tramite questa scheda (all’interno del manuale trovate anche una specie di sconto per l’acquisto dell’ultimissima serie di schede Audigy).

Valutazioni finali: certo questo gioco non è il passo che stravolgerà la serie di Tomb Raider, come molti si aspettavano dopo un digiuno di tre anni. Forse con un paio di mesi in più, il gioco sarebbe uscito in migliori condizioni di quelle attuali (il dover applicare una patch prima di poter giocare degnamente al gioco è indice che non tutto è andato come doveva, in fase di programmazione e testing – e il fatto che Eidos stessa, detentrice dei diritti del marchio Lara Croft e Tomb Raider, abbia tolto definitivamente la licenza per lo sviluppo software dei prossimi titoli alla Core per passarli alla Crystal Dynamics, sviluppatrice di Soul Reaver, fa pensare – e sperare in un prossimo titolo migliore).
Ma personalmente non mi sento in grado di stroncarlo del tutto. Ha dalla sua alcune novità che piaceranno ai fan di Lara (anche se non sembrano fondamentali per il gioco in sé), una trama avvincente, buon motore grafico e sonoro ad alto livello e saprà intrattenere chi è in cerca di una buona avventura.

Giovanni Strammiello

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