Questo mese è con grande piacere che collaboro con la rubrika RPG. A tale proposito vorrei presentare un personaggio per "Vampiri": la creazione si basa su coincidenze storiche su nomi e professioni di personaggi realmente esistiti. La scheda ed il clan li lascio a discrezione del "Master" che può così adattare il personaggio al tipo di avventura che ha in mente.
Le notizie più antiche, per ciò che riguarda le mie origini, provengono da quanto mio "Padre" mi ha raccontato. Lui era un potente vampiro la cui origine si perde intorno al primo 1200 nelle campagne francesi. Dei suoi "primi secoli" so ben poco tranne che elaborò una sua teoria sui vampiri e che utilizzò il suo tempo per studiare ed apprendere culti probabilmente innominabili. Egli raggiunse il massimo del suo potere sotto il nome di Armand-Jean Richelieu (1585-1642) meglio noto come il Cardinale Richelieu ricoprendo cariche come "Membro degli Stati Generali", "Segretario di Stato", "Cardinale" e "Primo Ministro con pieni poteri" alla corte di Re Luigi XIII in Francia. Armand, cosi si faceva chiamare da me, mi raccontava che spesso si "intratteneva" proprio con Re Luigi XIII il quale era impaziente di farsi "vampirizzare". Armand cercava il potere prettamente materiale e per averlo ricopriva alte cariche di stato e utilizzava abilmente la politica per perseguire i suoi scopi fra cui il principale era quello di uccidere il maggior numero di vampiri possibile. "Ne rimarrà solamente uno!" ripeteva spesso con un ghigno fra l’ispirato e l’invasato e, come Cardinale, con la scusa dell’inquisizione mandò al rogo diversi "ambiziosi colleghi candidati alla corsa finale". In questo periodo, proprio per la tendenza di Armand ad uccidere altri vampiri, i rapporti con la propria "casta" o "casato" iniziarono a deteriorarsi; inutile aggiungere che tutti gli altri tentavano in ogni modo di togliere "mio padre" dalla scena.
Sempre più spietato, ma sempre più isolato dalle innumerevoli diablerie compiute, proseguì nel suo intento sotto il nome di Richelieu Louis-Francois-Armand de Vignerot du Plessis (1696-1788): Duca e Maresciallo di Francia alla fine della guerra di successione austriaca (1748). In quel periodo scrisse delle memorie (quasi completamente inventate) che sono tuttora un significativo documento del ‘700 libertino francese. Veniamo al sottoscritto… L’ultimo personaggio interpretato dall’abile Masquerade di Armand fu Richelieu Armand-Emanuel du Plessis duca di Fronsac (1766-1822). Politico francese, Armand, prestò i suoi "servigi" alla corte di Caterina II. Emigrò in Russia nel 1790 anche per sfuggire alla Camarilla; quello fu il periodo in cui lo conobbi: ero nato a il 31.12.1792
Io avevo 5 anni ed Armand cercava un compagno, un servo, un amante ed un fidato confidente: Io potevo essere tutto questo: mi chiamava Alec . Mi comperò da una famiglia di contadini russi e mi riportò presto in Francia per farmi impartire un’istruzione dato che presto notò in me un’intelligenza superiore alla media. Principalmente studiai filosofia, lingue tra cui francese spagnolo ed inglese, la matematica e l’astronomia ed arti fra cui la pittura e la scherma. Avevo, credo, circa 13 anni quando capii che Armand si era innamorato di me. Armand proseguì personalmente la mia istruzione in un castello nella Valle della Loira in Francia e, alla mia età di 28 anni, decise di "abbracciarmi": io, fino ad allora, 31.12.1820, non avevo mai deciso nulla della mia vita ne della mia morte e così fu per ancora 2 lunghi intensi anni. Non conoscevo nulla del mondo, non sapevo cosa accadeva fuori dal castello: lì era tutta la mia "vita" e terminai la mia istruzione. L’istruzione di un Vampiro comprende nozioni che oltrepassano la normale conoscenza… L’ultimo messaggio che recepii fu che "ne resterà uno solo!"; io tuttora non so se sia giusto o sbagliato ma presi coscienza di essere un Vampiro dunque se Armand avesse avuto torto dovevo ucciderlo e se avesse avuto ragione… avrebbe dovuto morire. Una certa soddisfazione l’ho avuta quando ho decapitato con una sciabola colui mi aveva privato della giovinezza, della vita e peggio della morte per quello che può intendere un normale essere umano. Alla morte di Armand andai subito in Russia a cercare la mia famiglia: non so dire se per vendicarmi del fatto che mi avessero venduto o se per ricongiungermi con loro sta di fatto che erano morti tutti per un motivo o per l’altro ed io non avevo un soldo perché non avevo voluto prendere nulla di colui era divenuto a forza "mio Padre". Convivevo con il dramma di essere un Vampiro: dapprima vampirizzavo piccoli animali convivendo con una costante sete di sangue poi dovetti con il tempo… Vissi di espedienti ai margini della società fino ai primi del 1900 passando eventi storici come l’assassinio di Alessandro II (1882) dopo che nel 1861 aveva finalmente abolito la servitù della gleba: ceto da cui provenivo. Da bambino, quando ero ancora un umano, il mio nome era Alexander Beljavsky ed i miei genitori forse erano di origine polacca. A quei tempi guadagnai denaro partecipando a tornei di scacchi in virtù del fatto che venivano disputati dalle 21.00 in poi. La mia vera madre mi aveva insegnato il gioco all’età di 4 anni ed è l’unico ricordo che mi rimane dell’infanzia. Nel 1905, dopo una rivoluzione, in Russia per la prima volta là nacque una Costituzione ed Io ebbi per la prima volta la necessità di assumere un identità: così inizio la mia masquerade. Il mio primo nome fu Alexander Alekhine (storicamente 1892-1946): come compagno Alekhine vidi nascere l’URSS nel 1917 dopo la rivoluzione che portò alla scomparsa dello zarismo. Come Mr. Alekhine sono stato campione del Mondo di scacchi dal 1927 al 1935 e dal 1937 al 1946 sino alla messa in scena della mia prima morte. Essere un campione del Mondo di Scacchi mi fece evitare le due guerre mondiali per grandi meriti sportivi; a noi artisti delle 64 caselle erano concesse stranezze come riposare di giorno e giocare ed uscire la sera… Mia affermazione storica sull’enciclopedia sovietica fu dichiarare che "gli scacchi sono un arte celata sotto forma di gioco" ed io celavo un vampiro sotto forma di un campione di scacchi. Agli occhi altrui ero un originale, a cui piacevano le donne e l’alcool. Chiusi la mia carriera tornando in Francia e prendendone la nazionalità: l’URSS mi stava un po’ stretta ed io potevo più facilmente nutrirmi e nascondermi nella Francia del primo dopoguerra rispetto ad un regime rigido come quello del comunismo sovietico. Nel ’46 dovetti far morire Mr. Alekhine poiché anche truccandomi non potevo invecchiare più di tanto… In Francia dovetti rinnegare scritti del 1941 dove declamavo la superiorità dell’attacco ariano rispetto alla difesa ebrea a scacchi ma in realtà, politicamente, sono sempre stato un antisemita filonazista. Durante questo periodo pur breve ebbi 4 mogli e girai per tutto il mondo imparando anche il tedesco ed un poco d’italiano. Fino ai primi anni 60 rimasi nell’ombra godendomi i miei soldi in un’isoletta della Corea sotto la dittatura di Syngman Rhee 1948-1960. Syngman era un caro amico e mi regalò quest’isolotto che chiamai "isola del cavallo" secondo la sua forma dove divenni il signorotto assoluto: inutile dire che con gli anni iniziarono a correre strane voci su di me ma i contadini e le contadinelle locali furono i miei primi "pasti" adeguati da quando ero un vampiro. Non volevo frequentare alcun "clan" o "ceto vampiresco" per timore di essere perseguitato a causa di mio padre: se si fosse venuto a sapere per qualcuno sarei divenuto certamente un bersaglio. Nel 1956 mi trasferii negli Stati Uniti sotto il nome di Alex Bernstein ed iniziai a lavorare per l’IBM come programmatore: feci qualche altro soldino con il programma IBM704 uno dei primi programmi in grado di giocare a scacchi (1958). Nel 1965 feci perdere le mie tracce ulteriormente ed approfondii gli studi di informatica.
Sentivo a questo punto della mia storia la necessità di affermare politicamente le mie idee di estremista di destra e, non volendo per pigrizia assumere un’altra identità, mi associai ad un gruppo di terroristi neri senza nome in Italia (facevo la spola tra Venezia e Bologna). Nel completo anonimato partecipai con interesse alla strategia del terrore di questi soggetti aiutando all’organizzazione della strage in piazza Fontana (1969), Piazza della Loggia e treno "Italicus" (1974) e stazione di Bologna (1980). Impressionato dalla somiglianza a cui la mia persona stava arrivando rispetto a mio Padre, ai suoi insegnamenti ed al suo pensiero, mi isolai ulteriormente cercando di controllare i miei comportamenti, capire chi sono e cosa voglio. Cercato dalla polizia locale mi trasferii a Londra con la sola identità virtuale "Alexander": via Internet vivo e mi tengo aggiornato in uno scantinato della prima periferia. L’ultima azione degna di nota che posso raccontare è che, con un abile mossa da hacker mi sono procurato una identità come Alex Gram che mi consente di avere una patente, una carta d’identità e un conto in banca. Frequento sovente le discoteche, i night e altri locali notturni dove continuo a "bere" per soddisfare quella sete che mi perseguita da secoli. Per vivere saltuariamente vendo programmi lavorando dal mio nascondiglio via modem in attesa di decidere cosa fare…
…1999 alle soglie del nuovo millennio devo prendere una decisione, rimarrò solo Io? Qual è lo scopo di un vampiro? La morte dopo la morte ci libera da questa maledizione?
ASPETTO FISICO : vedi foto in fondo al documento
FALSA IDENTITA’ ATTUALE: Gram Alex nato a Londra il 17/3/70
PROPRIETA’ DEGNE DI NOTA DENUNCIATE: Scantinato 40mq, moto Honda 500 da 220 Km/h, carta di credito.
DOCUMENTI: carta d’identità, patente, carta di credito con circa 100.000 sterline.
ALTRI VALORI: valigia 24ore con dentro 25.000 $ in contanti, una spada del 1500DC con incisa una "A" (Armand prima Alexander ora) e un medaglione in oro con incastonato uno smeraldo preso ad Armand di cui non so nulla…
GUARDAROBA: 1 valigia, 2 giacche nere, 2 camicie nere, 2 camicie bianche, 8 canottiere, 8 paia calzini, 8 paia mutande, 2 paia mocassini, 1 paio guanti cotone bianco e 1 in pelle nera, 1 cappello tesa larga nero, 1 cappotto lungo nero, 1 cravatta nera, 2 paia di occhiali scuri, 1 orologio polso digitale e 1 analogico da taschino, 2 paia di pantaloni neri, 1 cintura di cuoio, 1 impermeabile nero, 1 ombrello, 1 giubbotto di pelle nero, 1 pantalone di pelle nera, 1 casco nero integrale, 1 paio di anfibi neri e 10 fazzoletti con "A".
NELLO SCANTINATO: nessuna finesta, solo porta in ferro, 1 accesso diretto (protetto da catenaccio) alle fogne, 3 prese elettriche e una lampadina d’illuminazione, 1 telefono con segreteria, 1 lavandino con acqua corrente, 1 letto completo di cuscino di piume, materasso, lenzuolo e federa nere, necessario per igiene personale e trucco, 1 accendino, 1 specchio, 1 piastra elettrica, 4 bottiglie di alcool buongusto, 2 taniche da 25 litri di benzina, scrivania con kit carta da lettera e 2 stilografiche, 1 stereo con CD di musica lirica ed una stampante laser a colori con scanner incorporato.
ARMI: spada del 1500 con "A", coltello a scatto, pistola Beretta 9mm con 2 caricatori da 7 colpi.
PER FINIRE E’ OVVIO: telefono cellulare e PC portatile completo (anche di modem) con programmi vari…
Con la speranza che questo personaggio vi abbia dato qualche idea o la possibilità di inserirlo come PNG per un Master, vi saluto.
Alexander
PERSONAGGIO
Federico Malavasi