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Sole mio

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25 Maggio 1997

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Sole mio

Un altro giorno è finito,
un’altra splendida giornata di Sole si allontana,
e sparisce dietro le montagne.

Il tramonto è sempre così triste,
così frettoloso…
sembra quasi voler fuggire,
al solo pensiero della gelida notte che seguirà.

Quanto vorrei che tu restassi con me per sempre,
Sole mio…
Quanto vorrei che questi giorni non finissero mai,
che la tua luce irradiasse le mie terre inaridite
senza sosta,
che i tuoi raggi nutrissero i colori palpitanti
dei miei immensi prati fioriti…

che altro non chiedono se non un
timido ma sincero raggio di Sole,
per sentirsi veramente vivi.

Dove sarai mentre qui farà buio?
Dove sarai mentre la terra si paralizzerà,
incredula per questa incomprensibile assenza di
luce,
nella trepidante attesa del tuo ritorno?

Quali terre lontane e sconosciute godranno la tua
luce, Sole mio?
Quali Aridi Deserti abuseranno il
calore della tua presenza?

…ma ora è tutto finito:
un’alba chiara e risanante schiude gli occhi dopo
il lungo sonno,
e guarisce le ferite di una notte
che sembrava non finire mai.

Basta non pensare.

Basta non sapere che anche questo giorno finirà,
e la prossima notte sarà ancora più buia,
più fredda,
più lunga ma…

ora è giorno,
il resto non conta.

…perché nel mio Regno,
senza luce tutto tace,
e nella mia notte non ci sono stelle,
e nel mio cielo c’è solo un Sole…

…o il buio eterno.

Fabrizio Cerfogli

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