KULT Underground

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Istruire è un diritto pubblico, la rete lo sa!

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Agli albori della televisione si pensava che questa potesse essere uno strumento formidabile per il miglioramento della cultura italiana aiutando l’apprendimento linguistico e, attraverso specifici programmi, l’istruzione delle masse che non potevano permettersi di proseguire gli studi per lunghi anni. Oggi purtroppo, almeno in Italia, questa è solo una pia illusione, mentre il mezzo televisivo contribuisce più che altro alla diffusione dell’ignoranza esaltandone ogni aspetto e divenendo un semplice intrattenitore. Si guarda adesso con speranza alla rete internet, e si attende quello che probabilmente sarà un nuovo flop soprattutto per l’impossibilità di controllare l’attendibilità delle fonti.
Per quanto il sistema scolastico italiano sia ancora tra i primi 50 al mondo, la sua discesa è piuttosto rapida e la sempre più scarsa attenzione all’istruzione caratterizza il nostro secolo. Per cercare di instaurare una controtendenza sono nati nel mondo numerosi progetti, per la maggioranza in lingua inglese (dato il carattere fortunatamente sopranazionale) ma molto validi; uno di questi è Academic Earth. L’idea di Academic Earth, centro virtuale ospitato sul sito http://academicearth.org/, è raccoglie una serie, in espansione, di lezioni di vario livello tenute nei più famosi atenei del mondo, come il MIT di Boston, Oxford, Cambridge, Harvard, Stanford, ecc…
 
 
Professori emeriti hanno accettato di essere ripresi durante le loro lezioni, estremamente interessanti, per interi semestri o durante cicli di conferenze e rendere disponibili a tutto il mondo tali video in forma gratuita. Navigando tra le pagine di questo progetto è possibile scaricare i video più interessanti, osservarli in streaming, condividerli, ed organizzare una lista di preferente. Gli argomenti sono i più vari, così come gli atenei ed i professori coinvolti, purtroppo ancora troppo pochi. Sarà quindi finalmente possibile seguire le lezioni di inglese dei professori di Oxford senza muoversi da casa, o ancora meglio scaricarle sui nostri strumenti multimediali, come ad esempio i nostri Ipod ed ascoltare queste vere e proprie perle culturali mentre andiamo a lavoro, a scuola o semplicemente a spasso con il cane.
In questo modo il concetto di università esclusivo o di limite geografico va finalmente a cadere, soprattutto per quanto riguarda importanti conferenze internazionali. Le università italiane hanno tasse molto alte, con un sistema di borse di studio che di fatto non favorisce gli studenti più meritevoli. Le lezioni sono spesso mal strutturate e la frequenza invita a fare notevoli sacrifici, in più è impossibile iscriversi a più corsi universitari contemporaneamente, molto di più ancora frequentare seminari e corsi all’estero ed in senso generale la preparazione accademica offerta è veramente povera. Academic Earth è sicuramente un progetto ambizioso e solo agli albori ma merita di essere condiviso e sostenuto e potrebbe essere uno strumento utile non solo ai nostri studenti ma anche a molti professori che potranno osservare colleghi all’opera e trarre spunti interessanti per le loro lezioni.

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