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MMX

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Gasiamo il nostro Pentium

con un po’ di MMX

Non è passato molto tempo dall’introduzione dei chip a 166 e 200 mhz che la grande I ci sforna il processore Pentium MMX (sigla sulla quale si sta già scatenando una battaglia legale tra Intel e le rivali AMD e
Cyrix: quest’ultime sostengono che MMX sia solo una sigla generica tipo cd o k7 e che quindi non sia registrabile da Intel come marchio depositato). Per chi ancora non sapesse nulla di questo chip ecco qui sotto alcune notizie su quel quadratino di metallo.

Le CPU (Central Processing Unit) Pentium MMX (dovrebbe significare
MultiMedia eXstension, anche se su questo non ci giocherei lo stipendio…) hanno 57 istruzioni in aggiunta alle 220 standard di un normale Pentium (le 220 sono poi quelle integrate nel passaggio dai
286 ai 386 e da allora non furono più toccate – ci sono voluti sette anni per aggiungerne solo 57, circa 8.2 istruzioni l’anno… un po’ poche a mio parere, ma speriamo bastino…); queste istruzioni sono predisposte per eseguire operazioni nel campo multimediale (vale a dire nel campo audio e video), agevolando così il compito del processore che, altrimenti, impiegherebbe decine d’operazioni in più.
I Pentium MMX così denominati saranno inizialmente immessi sul mercato in quattro tipi: processori a 166 ed a 200 Mhz per i computer da scrivania (i desktop) e 150 e 166 Mhz per i portatili. Cambierà anche l’adesivo al di fuori del computer che recherà in alto a sinistra, oltre al solito logo Intel Inside Pentium Processor, la scritta MMX
(mi chiedevo se un’acquirente ha intenzione di comprare solo il chip, gli danno tutto l’adesivo o solo una parte di esso? Faranno un upgrade anche per l’adesivo? Mah…)

Come dicevo questi Pentium sono in grado di trattare con più facilità le operazioni che riguardano l’elaborazione di segnali digitali per l’audio e la grafica in applicazioni avanzate che però sfruttino tali nuove istruzioni. Già perché se le software house non si adopereranno in tal senso, a che cosa servirebbe un pc così pompato? La maggior parte del sw odierno non è in grado ancora di sfruttare le nuove istruzioni (esclusi pochi applicativi e alcuni giochi): ogni casa sviluppatrice di sw dovrà inserire del codice per i chip MMX così da sfruttare questi chip e accelerare i propri sw. E allo stesso modo anche i giochi dovranno prevedere un’emulazione MMX per i sistemi
Pentium che non sono MMX (ricordiamoci che al momento e per due anni ancora i Pentium normali saranno i più diffusi su tutto il pianeta).
Ma (sì, c’è sempre un ma) ricordiamoci anche che il mercato Pc è sempre in continua evoluzione: Microsoft ha già dotato alcune librerie standard di Windows 95 (ad esempio nelle Direct X – giocatori di tutto il mondo non vi dice niente ciò – e in Active Movie) di funzioni in grado di essere svolte più velocemente da questi chip.

Così già da subito si è in grado di apprezzare un piccolo miglioramento nelle applicazioni di tutti giorni, tipo vedere filmati più fluidi o giochi accelerati anche senza particolari schede grafiche. Si nota dunque una cosa: MMX aumenta le prestazioni dei
Personal Computer non dotati di particolari schede per la gestione di campi multimediali (come ad esempio la grafica); pensate che con un
Pentium MMX sarà addirittura possibile simulare un modem con una semplice interfaccia e un particolare software. Questo piacerà molto a tutti gli utenti di portatili sempre costretti dal poco spazio e dalla durata della batteria a scendere a patti con la potenzialità del proprio hw.

Qualche piccola pecca però l’MMX ce l’ha: le CPU MMX non potranno eseguire contemporaneamente istruzioni in virgola mobile e istruzioni
MMX. Entrambi i tipi d’istruzioni condividono numerose parte del chip
(i registri MMX sono gli stessi di quelli a virgola mobile, questo perché i dati MMX sono visti come quelli a virgola mobile…): brutta storia? No, no direi; bisognerà che le nuove applicazioni che sfruttino queste istruzioni facciano in modo di alternarle con quelle in virgola mobile e viceversa. Non sarà un grosso problema, visto che al giorno d’oggi sono pochi i pacchetti che sfruttano le operazioni in virgola mobile. E probabilmente proprio per questo che l’Intel avrà pensato bene di sfruttare meglio quella parte di chip molto spesso inutilizzato dai programmatori e programmi (con buona pace di Excel e suoi cugini). MMX dunque è nato per fare andare meglio i pc economici, ma perché viene dunque venduto assieme a schede audio e grafiche più che decenti (leggi matrox, creative, ecc…)? Ma il mercato dei pc è sempre stato così: bisognerà aspettare che la gente si accorga che se ha un MMX potrebbe fare a meno di almeno una di queste meraviglie tecnologiche (no, di tutte proprio no, altrimenti si perderebbe in potenza di calcolo). Tornando alle specifiche tecniche, all’interno del processore trovano posto: una cache di dimensione pari a 32 kilobyte (rispetto ai 16 presenti nei pentium normali), un buffer per le operazioni di scrittura e una gestione migliorata di previsione dei salti presenti nelle istruzioni in esecuzione. Tutto ciò dovrebbe accelerare le applicazioni normali di Windows 95 di un 10/20 % secondo
Intel. Per gli amanti dei numeri questi processori sono stati costruiti con una tecnologia 0.35 micron e contengono 4 milioni e mezzo contro i 3 milioni e trecento dei Pentium normali e hanno bisogno di una tensione minore di alimentazione di 2.8v per i computer desktop e 2.45v per i portatili. Si potrà anche sostituire direttamente il processore sulla scheda madre che già si ha se questa però include, tra le sue specifiche tecniche, il supporto per i processori P55C (nome in codice del MMX – quella dei Pentium normali era P54C – state attenti dunque…) Una successiva curiosità sulle istruzioni MMX è questa: grazie alla tecnica denominata SIMD (Single
Instruction Multiple Data), questa nuove istruzioni elaborano i dati in parallelo alle altre, migliorando le performance del sistema; sono stati aggiunti 8 registri a 64 bit e quattro nuove istruzioni.

Alla fine ci chiediamo se ed a chi convenga comprare un MMX? Secondo me dipende dall’esigenze personali dell’acquirente. Tenete presente che tra poco la tecnologia MMX sarà implementata sui Pentium Pro e che il mercato sembra in ogni caso indirizzato verso questa tecnologia. La migliore tecnica è sempre quella di aspettare un paio di mesi per vedere scendere i prezzi e aumentare i prodotti che supportino le nuove istruzioni.

E con questo è tutto dal mondo dei pc ma leggete le novità sul DVD qui di seguito (premete F5).

Giovanni Strammiello

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