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Bound

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Bound

(Larry e Andy Wachowski)

I fratelli Wachowski sono già la barzelletta del Lido. Dal niente spuntano questi due e confezionano un thriller tanto noioso quanto scontato. Vanno di moda le lesbiche? Ce le mettiamo. La mafia tira ancora? Allora risolviamo anche il problema dello spargimento di sangue! Come sono le lesbiche più scontate di tutti i tempi? Una, il
“maschio” della coppia è una ex-galeotta che adesso fa l’idraulico, l’altra, la sofisticata “pupa” del boss, è suadente ed il suo lesbismo
è sempre stato latente fino all’incontro con la cugina di Mario Bros.
Un lesbo-thriller mal venuto. La pupa del boss (la pur brava Jennifer
Tilly già candidata all’Oscar per la fantastica svampita di
“Pallottole su Brodway” di Woody Allen) e l’ex-galeotta si incontrano, si piacciono e si amano. Dopo poco decidono di rubare al mafioso dei dollari di dubbia (per chi?) provenienza. Il piano è astuto ma la mafia è sanguinaria, ette pareva! Morti a volontà ma anche qualche buon spunto. Le inquadrature ravvicinate sui particolari degli oggetti e l’iper amplificazione dei rumori quotidiani come il telefono o lo sfregare della pietra dell’accendino, lo rendono moderno e trendy, anche se già visto. Una nota positiva: il rapporto lesbico, dopo un pericoloso inizio, è marginale.

Michele Benatti

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