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La città negli occhi…

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La città negli occhi

e nei pensieri

dei bambini

La “Città negli occhi e nei pensieri dei bambini” è la tematica relativa alla mostra tenutasi a Modena dal 12 al 25 ottobre nelle sale del Paradisino di corso Cavour, dove i bambini di età compresa fra i 3 e i 5 anni, sono stati “autori” e “artisti”, realizzando su carta e in
“costruzioni” la loro visione della città, per dedicarla a Pier
Camillo Beccaria, che coprì a Modena la carica di Sindaco, realizzando molte iniziative e progetti a favore dei bambini.
I bambini che hanno realizzato questa visione della città provengono dalle scuole materne comunali. Questi piccoli artisti spinti dalla curiosità, hanno voluto conoscere e scoprire i segreti della città e del mondo esterno per rappresentarli in disegni e costruzioni in carta, mediante l’utilizzo di varie tecniche pittoriche.
Gli insegnanti che si sono impegnati a guidarli non hanno soffocato e influenzato la loro fantasia, immaginazione, le loro emozioni e il loro intuito a volte sbalorditivo.
La mostra composta da quattro stanze è allestita in modo tale da suddividere i disegni a seconda degli argomenti e dei pensieri.
Nella prima stanza sono affissi due disegni: “La città di sale” e “la città di gesso” sono realizzate con due tecniche diverse. Per la prima infatti sono stati usati colore, colla e sale, per l’altro la tecnica del frottage con gesso. Per la presentazione hanno utilizzato due pannelli: hanno formato un albero con i loro nomi su l’uno; hanno incollato i loro ritratti su l’altro. Inoltre sono stati appesi una serie di disegni, uniti da spago che riguardano paesaggi e prati.
Nella seconda stanza vengono rappresentati i seguenti temi:
– “Le persone: sono tante e diverse”
I bambini hanno rappresentato la loro famiglia, i vari locali in cui vanno con i loro genitori e hanno preferito disegnare pizzerie, cinema, centri commerciali. Hanno voluto aggiungere ai disegni alcuni loro pensieri sulla loro famiglia ed in particolar modo sui loro nonni tanto affettuosi e cari.

– “Muoversi in città: chi arriva e chi parte e ogni mezzo di trasporto
è buono, anche i pàttini”
Per questo tema i protagonisti si sono divertiti a disegnare i loro veicoli preferiti tra le quali la bicicletta, la macchina, il camper e il treno.

-“Non solo strade e case, ma anche parchi grandi che sembra di stare in campagna”
Si sa, i babmbini prediligono i parchi, i giardini ovvero i luoghi aperti, spaziosi, in cui si possa giocare o passeggiare liberamente. E così hanno disegnato prati e parchi utilizzando varie tecniche: collage, intrecci, assemblaggi, utilizzo dello spago e stoffe, elementi naturali, utilizzo di carta stropicciata e colorata ad acquerello su cartoncino e pittura.

-“I piccioni e gli uccelli sono belli ma…”
I bambini hanno voluto far capire mediante vari disegni che amano molto gli animali ma hanno anche messo in evidenza alcuni loro aspetti negativi.

-“E’ gran festa”
Allegria, fuochi d’artificio, fiere, aria di festa, tutto questo emerge nei disegni. Quale bambino non lo desidera?

– “Tanto caldo e tanto freddo e … nebbia”
I protagonisti non amano molto la nebbia per la sensazione di tristezza che questa suscita, hanno messo così in rilievo il fatto che la nebbia rende Modena una città a volte cupa e grigia. Per rappresentare questo hanno utilizzato ancora una volta tecniche particolari quali: il collage con carta velina, da pacco, seta, da parati o cartone; l’assemblaggio con carta da pacco stropicciata, cartone ondulato, corteccia, cartone di vario tipo, tulle e tempera; spruzzo di tempera su cartone, carta incollata, tempera su cartone; strutture in pastello acetato e pennarello; assemblaggi in tridimensione con carta metallizzata, pennarello, sale, carta velina e cartone da imballaggio.
Di seguito trascrivo alcune poesie scritte dai bambini per evidenziarne la loro sensibilità:

NEBBIA (Alessandro)

Viene giù pian piano; viene giù dolcemente senza far rumore e si mette tutta nella strada e innebbia tutto

NEBBIA (Francesca)

Viene a fare nascondino con il sole e tutto diventa uguale

NEBBIA (Silvia)

Esce pian pianino e non fa nessun rumore
Non si sente neanche perchè è silenziosa come la notte.

NEBBIA (Rebecca)

Lei nasconde il cielo e non si vede niente: il cielo e la terra sembrano invisibili.

-“La città fantastica: possiamo sognare”
Ecco che i bambini sognano, vorrebbero una città diversa, senza macchine, senza rumore, con tanti animali liberi come in una favola.
Oltre ai disegni vi sono costruzioni di cartone rappresentanti la città con colori vivacissimi.

Terza stanza.
-“Verde città”
Il verde è il colore dominante: prati differenti fra loro disegnati con tecniche diverse, tanti alberi ecc.

-“Capriole sull’erba”
Raccolta di frasi per comprendere la nostalgia dei bambini di tanti prati su cui giocare.

L’erba crescerà e noi facciamo le rotolate e anche le capriole. Io ho imparato a farle, me l’ha insegnato mio fratello grande.
(Massimiliano)

Gli alberi sono cresciuti da soli con la natura, con il sole prima di nascere le radici e poi a forza del tempo che passa sono diventati alti e grossi e vado dietro al tronco e gioco a nascondino.
(Margherita)

-“I particolari: quanto velluto rosso, quante luci; a caccia di leoni”
I bambini si sono soffermati a disegnare particolari di Piazza Grande, del Duomo, animali e persone. Tecniche usate: sagome in tempera su carta da pacco; collage con vetri, fotografie, passamaneria, acquerello e pennarello; estensioni di immagini fotografiche con acquerello ecc.

Quarta stanza.
-“Le abitazioni: alte e basse, nuove e vecchie, in mezzo al verde, belle e brutte” “Zoom sulla città. Elogio della città”
Per questo tema gli artisti hanno raffigurato delle abitazioni viste dalla finestra di casa loro. Tante case di ogni dimensione e colore realizzate con acquerelli, assemblaggio, composizioni, estensioni di immagini, collage ecc.

-“La mia casa”
I bambini raffigurano la loro casa aiutandosi con una fotografia precedentemente scattata; le case rappresentano per i bambini un punto di riferimento oltre ad un riparo. Ogni bambino descrive la propria casa con orgoglio e, nei loro pensieri, si evidenzia un senso di sicurezza che solo la propria abitazione sa dare.

LA MIA CASA (Andrea)
Io abito in via Melotti 42 a Modena, è un po’ lontana. Io vengo a scuola con la macchina, faccio le curve, poi dritto, poi vado dal papà a casa mia. La mia casa è bella, di colore marrone. C’è la cucina, le scale che vanno su, apro la porta, c’è la stanza del mio papà e della mia mamma, la mia stanza con i pupazzetti e poi il bagno con la lavatrice dove ci sono le scarpe e poi una sala con il divano e il tavolo e poi da bene, c’è anche la sala, dentro le bottiglie dove beve sempre il mio papà con il bicchiere.
Fuori dalla mia casa c’è il cancello e poi il garage con la macchina automatica.

-“Frammenti architettonici: particolari di case”, ” Scorci di città fra ieri e oggi”
Copiando fotografie di case antiche e moderne, hanno voluto dimostrare l’evoluzione delle case nel tempo.

-“Monumenti:il Duomo”
I bambini hanno dimostrato (con l’aiuto degli insegnanti) una grande manualità costruendo un Duomo in miniatura con cartoncino e carta argentata, monumenti e case con fogli di rame, rosoni in carta dorata e la piazza realizzata con un collage. Tanto interesse e curiosità per i monumenti e la storia della Modena antica:
“Questo è il centro dove ci sono i leoni, sono andato là a fare una passeggiata e a dare un occhiatina e quando sono arrivato ho visto tanti bimbi dare da mangiare ai colombi.
E’ la piazza di Modena, è una piazza grande e importante, le strade la piazza non erano normali; erano fatte di sassi perchè erano antichi, perchè una volta non esisteva il cemento.
C’erano poche macchine.
Delle biciclette ce n’erano molte e non mi davano fastidio. Mi piacerebbe che fosse senza le macchine, senza i sassi perchè si fa male, senza i motorini così i bambini potrebbero correre e non stare li impalati a guardare i colombi.”(Riccardo)
Al centro della stanza era rappresentata a conclusione di tutto la
“città labirinto” un piccolo gioco per bambini realizzato da loro con case disegnate e fissate a terra con una rete componenti un labirinto.

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