KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

New Style

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Newstyle

Nuovo anno, nuovo look?
Beh, non è solo una questione di compleanno. Era un po’ di tempo che avevo intenzione di modificare il layout di KULT Underground, e finalmente sono riuscito a ritagliarmi qualche momento in più per poterlo fare. E giacchè non solo l’aspetto grafico è cambiato, ma anche qualche funzionalità è stata aggiunta o modificata, vale la pena scrivere due righe per spiegare a chi nella rivista “naviga” da tempo, cosa comporteranno per lui queste nuove introduzioni.

Button Bar

Il più vistoso cambiamento in KULT Underground riguarda la parte superiore dello schermo. Intanto la dimensione dei pulsanti è stata ridotta e la loro qualità grafica migliorata; inoltre, insieme al tasto per l’HELP, quelli per salvare i testi e stamparli, gli altri per ritornare indietro di un livello e per passare da un articolo all’altro all’interno di una sezione, altri tre (o meglio due più uno) sono stati aggiunti.
Il primo è a destra dell’HELP, e consente di arrivare velocemente alla schermata di configurazione (dal numero scorso il tasti rapidi per cambiare output sonoro e tipo di musica sono stati eliminati, dietro suggerimento di lettori che si trovavano senza SoundBlaster per caso); il secondo è a sinistra del pulsante di stampa e permette di scurire il fondale sotto il testo, senza bisogno di ricorrere alla tastiera; infine, il “più uno” è la barra con il nome della sezione. Cliccando sopra questa è possibile ottenere in qualunque momento informazioni sul titolo e sull’autore del brano che state leggendo.

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Scroll Bar

A parte l’aspetto grafico, la scroll bar alla sinistra del testo da questo mese ha cambiato anche metodo di funzionamento. Pur avendo mantenuto un meccanismo di potenziometri, non esiste più un centro fisso fisso da cui è possibile direzionare il movimento del testo, essendo diventato questo centro la parte gialla, proporzionale, che indica la posizione raggiunta.
Volendo essere più pratici quello che succede adesso è questo: se si clicca sotto la parte gialla si scende (e si scende tanto più velocemente quanto più si clicca distante da questa), e se si clicca sopra si sale. Per ottenere un movimento fine bisogna piazzarsi sopra questa e trascinare lentamente il mouse verso l’alto o il basso con il pulsante premuto.
Vantaggi di questa implementazione: è possibile arrivare molto più velocemente in punti estremi di testi molto lunghi.
Svantaggi: maggiore complessità (forse) di utilizzo.
Vedremo l’impatto con il pubblico per vedere se mantenere o meno questa implementazione.

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Save File

Come alcuni di voi avranno notato, per ben un numero, KULT ha avuto la possibilità di chiedere il nome del file su cui salvare testi, immagini o musica, dando in più la possibilità di interrompere questo processo, nel caso si cambi idea all’ultimo momento.
Questa cosa, implementata inizialmente come KAO, è stato poi rimossa nel numero successivo per problemi tecnici che non starò a riportare.
Ebbene in questo numero, e, vi assicuro, anche nei successivi, alla pressione dei tasti F3, F6 e shift-F6, apparirà una maschera per consentire l’inserimento del nome del file.
Premendo in questo punto ESC potrete evitare che la procedura sia compiuta, ritornando così alla vostra lettura senza eseguire nessuna operazione su disco.

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Help

Da questo numero la struttura dell’HELP è cambiata. Non più una schermata riassuntiva in testo-grafica, e un salto ipertestuale alla descrizione a parole dell’utilizzo di KULT, ma bensì due “pagine” in una sezione AIUTO, tra le quali è possibile muoversi con i soliti F4 ed F5.
In più il layout della prima pagina è più curato e descrive soltanto la button bar, in modo da servire soprattutto a chi in KULT giunge per la prima volta.

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Configurazione

La schermata di configurazione rimane pressochè identica, se non per l’impatto grafico, più in linea con il resto della rivista. Attraverso questa sezione è possibile, come prima, cambiare l’uscita sonora, il tipo di musica, la voce di KULT, l’attivazione o meno dello screen saver e come verranno salvati i file di testo.

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Altro

Altre novità sono le seguenti: l’area di cambiamento cromatico (più scuro, più chiaro, nero) di KULT
è stata ridotta a quella esclusivamente sotto il testo; gli iperstick non sono più indefiniti a destra e a sinistra, ma hanno acquistato una contornata forma rettangolare; in slide mode (/h) appare una scritta in basso a destra per evidenziare la modalità automatica di funzionamento.

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Questo è più o meno tutto. Mi auguro che le modifiche compiute al motore di KULT (dovrebbe esserci anche una minore richiesta di memoria in partenza) siano gradite. Aspettiamo comunque, come al solito, commenti e opinioni da parte vostra.

Marco Giorgini

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