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Il distributore di volantini – Maurizio Cometto

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(Chimera Edizioni – www.chimeraedizioni.it)

Conosco Maurizio Cometto come ottimo autore di narrativa fantastica, perché ha pubblicato con Edizioni Il Foglio un gioiello di antologia come L’incrinarsi di una persistenza e a breve inaugurerà la collana Fantastico e altri orrori (diretta da Vincenzo Spasaro) con Il costruttore di biciclette. Cometto è un autore che ha appreso la lezione di Dino Buzzati e di Italo Calvino e con i suoi racconti dimostra che si può fare letteratura utilizzando gli strumenti della narrativa fantastica. Lo fa da tempo anche Valerio Evangelisti e con risultati molto lusinghieri, direte voi. Nessuno lo nega, forse siamo tra i pochi ad aver sempre sostenuto che se in Italia ci può essere una rinascita narrativa, la strada da battere è proprio quella del fantastico, del mistero, delle storie raccontate bene che siano capaci di affascinare il lettore.

Il distributore di volantini è un breve racconto che si divora in meno di un’ora e che tiene incollati alla pagina sino a un incredibile finale (che non svelo), tra personaggi che sembrano uscire da un sogno, ma che l’autore rende vivi e concreti dipingendoli con tratti realistici. La figura del distributore di volantini che consegna i suoi incredibili messaggi sotto la neve di Cuneo, la nonna che racconta una storia surreale e rievoca vecchi tempi fatti di rimpianto, Federico e Angelina che vivono un’avventura incredibile a metà strada tra l’onirico e il misterioso. Non si può raccontare la trama di un racconto che dura lo spazio di una lettura serale ma che ricorda le pagine del miglior Buzzati. La trama è ben costruita, surreale ma credibile, l’ambientazione tra le valli e la neve di Cuneo ben fatta, i caratteri dei protagonisti delineati a dovere. Le favole della nonna parlano di anime peregrine, che stanno al confine tra il mondo della materia e il mondo dello spirito e i ragazzi devono fare i conti con un’incredibile realtà. Non vi dico altro. Se vi ho incuriosito abbastanza ordinate il libro. Costa meno di un gelato.

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