Sembrava un’ombra seduta nel buio della stanza, raggomitolata sul letto con le braccia disperatamente aggrappate a una bambola, compagna delle sue ore più tristi.
Nel silenzio della camera si potevano udire i suoi singhiozzi sommessi, e una voce sottile che si lamentava.
Scuoteva le spalle cercando di non pensare a lui, ma era tutto inutile.
Lui, quel giorno l’aveva delusa, l’aveva ignorata, circondato da tutte le altre, da tutte quelle ragazze a cui lei poteva sembrare in confronto un povero cerbiatto spaurito insicuro di sè e pauroso di tutto quello che lo circonda.
Come era diversa da quelle ragazze che oggi lui ammirava tanto, così sicure di sè stesse, come tante navi che non sbagliano mai rotta, che sanno se fermarsi o no a un dato porto.
Per lui, lei era solo una bambina, quella bambina che ora sta piangendo lacrime di Donna…
25 Novembre 1984
Asia ’68