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Intervista con Eugenia Canale

12 min read

Venerdì 24 Marzo esce il nuovo Disco “Risvegli” Firmato Eugenia Canale Quartet,

Dato alle stampe dall’etichetta Barnum for Art, Risvegli è il nuovo capitolo discografico di Eugenia Canale, disponibile su tutte le piattaforme streaming da venerdì 24 marzo 2023 e anche in copia fisica. La giovane e brillante pianista jazz, compositrice e arrangiatrice, autrice del progetto, è affiancata da tre nomi altisonanti della scena jazzistica nazionale: Max De Aloe (armonica, fisarmonica in Luis e Chiquinha), Riccardo Fioravanti (contrabbasso, basso in Risvegli e Sunday Steps) e Marco Castiglioni (batteria). La tracklist è formata da nove brani originali figli della fertilità compositiva di Eugenia Canale, che ha scritto anche gli arrangiamenti di tutte le composizioni presenti nel CD. Risvegli rappresenta una fulgida summa improntata su calde nuance mediterranee, ventate scandinave ed elementi appartenenti alla musica europea (di matrice accademica), dunque un album concepito nel segno del contemporary jazz. Un disco in cui si alternano momenti dal mood tendenzialmente intimistico e impressionista, ad altri frangenti ricchi di verve comunicativa e intensa energia espressiva. Il tutto impreziosito da alcune modulazioni metriche particolarmente interessanti. Eugenia Canale descrive così il suo lavoro discografico:

«I brani che ascolterete sono nati in momenti diversi, ma si ritrovano ora, qui, raccolti in un disco che restituisce loro la luce e i colori con cui volevo fossero dipinti. Gli straordinari musicisti e amici che mi affiancano in questo quartetto hanno fatto sì che avvenisse qualcosa di estremamente raro e difficile: far suonare la musica in modo sincero, per quella che è, senza artifici di forma o di stile. Troverete tante influenze che negli anni hanno formato la mia sensibilità musicale, dal tango allo choro, fino al jazz di area inglese. Ma spero anche tanti elementi che si fa fatica a ricondurre a un preciso contesto culturale e musicale – piuttosto qualcosa di ibrido – come tutto ciò che da sempre prediligo».

Come si evince dalla descrizione dell’autrice di Risvegli, questo è un disco che merita di essere ascoltato dal vivo per intraprendere un immaginifico viaggio musicale dall’alto tasso emozionale. E l’occasione, in concomitanza con l’uscita ufficiale del CD, si presenterà proprio venerdì 24 marzo alle 21:30 al Bià Jazz (Cooperativa Rinascita Abbiatense) di Abbiategrasso (Via Novara, 2). Un concerto da non perdere soprattutto per i cultori musicali dall’animo sensibile, un live in cui Max De Aloe all’armonica e alla fisarmonica, Eugenia Canale al pianoforte, Riccardo Fioravanti al contrabbasso e al basso e Marco Castiglioni alla batteria, sapranno coinvolgere il pubblico con il loro fascinoso appeal comunicativo.

Biografia

Pianista jazz dal tocco elegante, dall’ariosa cantabilità nel fraseggio e dallo spiccato senso melodico, nonché raffinata compositrice, arrangiatrice e direttrice di Big Band, Eugenia Canale è uno fra i nuovi talenti del jazz italiano maggiormente apprezzati. Dalla solida e premiata attività nella musica classica, incline alla ricerca nel folk mediterraneo e perdutamente innamorata dell’iconico pianista jazz e compositore Bill Evans, si diploma in pianoforte classico e jazz presso i conservatori di Novara e Milano sotto la guida dei docenti Vincenzo Cerutti, Luca Schieppati, Paolo Alderighi, Mario Rusca, Oscar Del Barba e Dado Moroni (quest’ultimo le conferisce una borsa di studio ai seminari di Nuoro Jazz). Oltre all’Italia, grazie al suo talento, calca svariati e prestigiosi palchi in giro per il mondo, in nazioni come Ungheria, Francia, Croazia, Germania, Grecia, Malta, Olanda. In ambito classico svolge un’intensa attività concertistica sia da solista che in formazioni cameristiche. In duo con la flautista M° Chiara Pavan vince svariati concorsi, fra cui il “VII Premio Nazionale delle Arti” (categoria Musica da Camera) presso il Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste, il concorso internazionale “Nuovi Orizzonti” di Arezzo (primo premio), il concorso “Città di Riccione” (primo premio), il concorso internazionale “Gaetano Zinetti” di Sanguinetto (primo premio assoluto), il “Premio Antonio Bertolini” (primo premio assoluto), il concorso della “Società Umanitaria di Milano”, il concorso “Luigi Nono” di Venaria (primo premio assoluto), solo per elencarne alcuni. Nel corso della sua carriera condivide palco e studio di registrazione con numerosi jazzisti di blasone nazionale come Paolo Tomelleri, Max De Aloe, Daniela Spalletta, Riccardo Fioravanti, Francesca Corrias, Marco Castiglioni, Achille Succi, Sonia Spinello, Daniela Savoldi e moltissimi altri ancora. È direttrice della Maxentia Big Band, per cui cura personalmente gli arrangiamenti e propone programmi sempre diversi, come quello dedicato al jazz sudafricano, al tango argentino e allo choro brasiliano. Invece, per ciò che concerne la sua produzione discografica, Risvegli è la nuova fatica che la vede protagonista, in veste di leader, al fianco di tre eccezionali compagni di viaggio del calibro di Max De Aloe (armonica e fisarmonica), Riccardo Fioravanti (contrabbasso e basso) e Marco Castiglioni (batteria).

https://www.eugeniacanale.it/

Pagina Facebook Ufficiale: https://www.facebook.com/eugeniaemmacanale

Instagram: https://www.instagram.com/eugeniacanalepianist/

Link Album “Risvegli”: https://on.soundcloud.com/Cp4Cx

Etichetta discografica: https://www.barnumforart.com/

STEFANO DENTICE – UFFICIO STAMPA INDIPENDENTE
https://www.facebook.com/stefano.dentice.96

Intervista

Davide

Buongiorno Eugenia. Quando e come sono nate queste composizioni, raccolte intorno al titolo della composizione d’apertura, “Risvegli”? Perché “risvegli”? “Risvegli” da cosa in particolare?

Eugenia

Buongiorno a te Davide. Risvegli prende il titolo da un brano contenuto nel disco, una composizione che ho scritto nell’aprile del 2022 quando già non pioveva da diversi mesi. Erano i primi segnali della siccità che sta diventando una emergenza. Quel giorno timidamente cominciò a piovere ed io casualmente mi trovavo seduta al piano. Mi sembrava un miraggio. La suggestione della pioggia che cadeva, prima piano poi copiosamente, è diventata la cellula ritmica del brano. Il titolo Risvegli calzava bene per tutto il lavoro. È uscito il 24 marzo, pochi giorni dopo l’ingresso della Primavera, che segna il risveglio della natura. Ed ha risvegliato anche la mia musica: molti brani sono stati scritti negli anni passati. Ora li ho rivisti e rinnovati sotto una nuova luce. È musica nuova. Infine, si sta risvegliando la situazione artistica dopo la pandemia.

Davide

Sei affiancata da tre valenti musicisti, a cominciare dal fisarmonicista e armonicista cromatico Max De Aloe. Per altro ho di recente apprezzato molto i tributi a Bjork e a Bowie del Max De Aloe Quartet. Cosa rappresenta per te in queste tue composizioni il peculiare suono e mood dell’armonica cromatica, ma anche della fisarmonica, di Max De Aloe, tali che non hai affidato ad altri strumenti?

Eugenia

Io e Max De Aloe lavoriamo da tanti anni anche in duo, conosco bene la sua musicalità e la sua capacità di dare vitalità all’elemento melodico. Prima di tutto cercavo un musicista che “cantasse” i temi dei miei brani con espressività, colore e grande varietà dinamica, tutte caratteristiche presenti nel modo di suonare che ha Max. Inoltre ha anche rappresentato una via per discostarmi da formazioni jazz più tradizionali e dare alla mia musica un respiro più trasversale tra i generi, anche grazie all’uso della fisarmonica in due brani (Luis e Chiquinha) che volevo avessero un sapore ancora più mediterraneo e sudamericano.

Davide

Importante anche la sezione ritmica, nelle mani di Riccardo Fioravanti (basso e contrabbasso) e Marco Castiglioni (batteria). Il ritmo è un’esperienza gioiosa, politica, estetica, spirituale, ha affermato David Byrne. Cos’è per te e in che modo contrabbasso e batteria hanno integrato e completato armonia e melodia delle tue composizioni?

Eugenia

Il ritmo è effettivamente un altro degli elementi su cui mi diverto parecchio quando scrivo: anche senza volerlo finisco quasi sempre per inserire un “inciampo” metrico irregolare, ma in altri casi il brano nasce già con un’accentuazione dispari e composta. Penso che questo derivi dal mio grande interesse per alcune tradizioni musicali popolari, ad esempio la musica albanese che ho anche avuto modo di suonare in quartetto. In questo senso Riccardo Fioravanti e Marco Castiglioni sono una ritmica decisamente solida a cui far condurre questo procedere irregolare in modo fluido e musicale. Su altri brani invece esce tanto il groove che penso possa avere solo chi, come loro, ha un’incredibile esperienza in questa musica alle spalle.

Davide

Compositrice, pianista e direttrice d’orchestra che affrontò pregiudizi e tabù della società patriarcale e schiavista brasiliana, perché hai dedicato questo lavoro alla compositrice brasiliana Chiquinha Gonzaga?

Eugenia

Chiquinha Gonzaga è una delle madri del cosiddetto tango brasileiro, una musicista di cui mi piace sempre raccontare la storia durante i mie concerti, donna di un coraggio esemplare alla quale credo che non solo noi strumentiste di jazz ma un po’ tutti dovremmo guardare per poter superare quei tabù di genere (e qui purtroppo non parlo di genere musicale) di cui ancora non ci siamo liberati. Lottò contro i pregiudizi della società patriarcale del Brasile di fine Ottocento per fare della musica la sua carriera. È un brano che, come tutti gli altri, è nato spontaneamente, uno dei pochi a cui non ho fatto fatica a dare un titolo, perché ho subito capito che non poteva essere altro che una mia dedica a questa meravigliosa pianista.

Davide

Ho ascoltato un tuo album con Chiara Pavan al flauto e con brani di Olivier Messiaen, André Jolivet, Frank Martin, Pierre Boulez e Robert Muczynski. E molto altro fai e hai fatto nell’ambito della musica classica più o meno contemporanea. Nelle tue composizioni preferisci tuttavia esprimerti attraverso il linguaggio più fluido della musica jazz il quale, sin dall’inizio, ha sempre incorporato svariati generi della musica popolare. Perché ti è più congeniale dal punto di vista compositivo?

Eugenia

Il motivo è che, nonostante mi capiti spesso di eseguire musica contemporanea, non sono una compositrice accademica e non ho mai studiato composizione in conservatorio. La musica che ho composto finora ha scelto da sola il linguaggio del jazz come minimo comune denominatore, senza che io lo stabilissi prima. La bellezza del jazz probabilmente sta proprio in questo: riuscire a far coesistere tanti mondi insieme.

Davide

Perché ami soprattutto la musica di Bill Evans? Quali altri compositori ami in particolare?

Eugenia

Amo Bill Evans perché ha la forza della delicatezza e della fragilità e non ha mai avuto il timore di mostrarla: è nella fragilità di un artista che molto spesso esce ciò che di più profondo e alto possa esistere. Tra i miei compositori di jazz preferiti ci sono sicuramente Steve Swallow, Fred Hersh, Gerald Clayton, tra i miei autori classici resta insuperabile Brahms.

Davide

Attingi anche alle musiche tradizionali. Cosa cerchi soprattutto nelle musiche appunto tradizionali o folcloriche?

Eugenia

In realtà non vado intenzionalmente a cercare qualcosa in queste tradizioni, sono loro che mi investono tutte le volte con una forza ancestrale incredibile; credo che questo derivi dal fatto che sono sempre stata molto sensibile alla forza che può avere un popolo quando riesce a parlare con una voce sola, così una semplicissima melodia può acquisire un vero e proprio carattere sacro. Per questo mi piace talvolta inserire questo elemento popolare nella mia musica, o forse nasce da solo senza che io abbia pensato di inserirlo.

Davide

Sei coinvolta in svariati progetti. Vediamo se li elenco tutti o ne lascerò qualcuno fuori: Padma Trio, il duo Pavan-Canale, il duo con Max DeAloe, la Maxentia Big Band, il Thetis Trio e, infine, l’Eugenia Canale Quartet. Ci descrivi queste diverse situazioni? Perché e quanto è importante per te differenziare la tua musica in diversi progetti?

Eugenia

Sono tutti progetti diversi, alcuni che mi vedono leader, altri in cui sono una semplice componente del gruppo al pari di altri. La Maxentia Big Band rappresenta la mia attuale importante esperienza come direttrice di Big Band, attività faticosa ma estremamente stimolante. Il duo con Chiara Pavan è la mia formazione cameristica “storica” con cui ho vinto diversi concorsi nazionali e internazionali, insomma come avrai potuto intuire cerco di portare avanti il mio interesse trasversale ai generi e alle formazioni tutto insieme, almeno il più possibile: credo che questa cosa mi aiuti tanto a non fossilizzarmi mai in stilemi o artifici, anzi a mettermi continuamente alla prova con la difficoltà e la bellezza che ogni ambito musicale porta con sé.

Davide

Per chi acquista il cd di “Risvegli” c’è anche la password per scaricare dei contenuti extra, tra i quali una ventina di bonus tracks, spartiti e alcuni backstage del videoclip di “Risvegli”. https://youtu.be/idqCLT-iXVQ Le tracce bonus sono tuttavia di autori vari che, credo di aver capito, sono accomunate solo dal fatto di essere rappresentative del catalogo della Barnum For Art. In Italia pare sia sempre più difficile far diventare la propria passione per la musica un lavoro, specialmente se è musica di qualità. Qual è il tuo rapporto, in questo senso, con il nostro paese? Quanto è importante incontrare ancora discografici ed etichette di valore, sempre più rari e rare?

Eugenia

La tua è una domanda importante e ti ringrazio per avermela posta. Il problema di un musicista che ha studiato anni per fare della musica il proprio lavoro e che continua ad avere inconcepibili difficoltà nel perseguire questo obiettivo è un problema che meriterebbe un capitolo a sé, ma posso iniziare a dire che il vero cambiamento sta, come sempre, nella scelta del “grande” (penso per esempio a chi amministra la cultura nel nostro paese) e del “piccolo” (penso per esempio ai singoli direttori artistici di festival e rassegne, ai produttori discografici ed editori). In questo senso è una grande piacere aver potuto pubblicare il mio disco con la Barnum for Art, etichetta che pubblica il giovane talento a fianco del grande nome affermato, guardando puramente all’interesse artistico del progetto.

Davide

La copertina ti ritrae come tu fossi parte di una ceppaia, la parte del fusto, quindi con la sua sezione ad anelli, che fuoriesce dal terreno dopo il taglio dell’albero; e che, nonostante ciò, in alcuni casi potrebbe anche ricrescere. Volevi rappresentare qualcosa in particolare di questo momento della tua vita e del tuo percorso artistico? O di questo disco in particolare?

Eugenia

Questa copertina è nata da una proposta del grafico dell’etichetta Gianluca Brugnetti che ha iniziato a lavorare sulla foto del mio volto di profilo. Tra le diverse proposte che mi fece questa fu subito quella che mi colpì di più e nella quale riconobbi tutta l’idea di “Risvegli”: essere parte della sezione di un albero che può rigerminare dalla base e immaginare me stessa di legno, materiale che amo per la sua capacità di essere solido ma adattabile ad tempo stesso.

Davide

“La musica è la cosa che piú assomiglia a un’idea pura. La musica è l’idea fatta cosa fuori di noi”, ha detto Tiziano Scarpa. Cosa rappresenta per te, soprattutto il crearne?

Eugenia

Un momento di felicissima libertà e di scoperta di qualcosa che era solo nascosto ma che voleva venire alla luce. Per questo mi piace tantissimo la frase che hai citato, la trovo perfettamente calzante.

Davide

Diversi e di vario repertorio i prossimi tuoi appuntamenti live. Vuoi anticiparci qualcosa? Cos’altro seguirà?

Eugenia

Sì, mi aspettano tanti concerti in diversi progetti: oltre alla presentazione di “Risvegli” in varie formazioni (dal piano solo al quartetto) sarò coinvolta in un reading di Biagio Bagini, scrittore del libro “Swinging Stravinsky” che parla dell’incontro tra Igor e Benny Goodman, un nuovo progetto inedito con la cantante Sonia Spinello in collaborazione con Daniela Savoldi e Achille Succi oltre ad alcuni concerti di musica da camera, alcuni dei quali includono il mio amato Brahms.

Davide

Grazie e à suivre…

 

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