Racconti di uomini, boschi e animali
Edizioni Einaudi
Narrativa racconti
Pagg. 602
ISBN 9788806193171
Prezzo € 18,50
Il senso della vita
Mario Rigoni Stern ci ha lasciato nel 2008 e questa raccolta di racconti, sua ultima fatica, ha il sapore di un vero e proprio testamento spirituale. Quel narrare lento e affettuoso, il tema costante della natura e dei rapporti con gli esseri viventi che ne fanno parte, sono un segno indelebile delle straordinarie qualità di questo autore, capace di avvincere senza stancare e di mostrarci, con una semplicità sconcertante, ma anche con una grandezza immensa, il suo concetto della vita, il senso da dare alla stessa, una preziosa indicazione per un mondo migliore, più equo e più umano.
Sono tanti i racconti di questa raccolta, suddivisa in tre parti (Storie naturali, Storie di animali e Storie dell’Altipiano) per un totale di ben 602 pagine. Eppure non ci lascia intimorire dal tempo necessario per leggere, anzi è costante il desiderio di portarsi avanti continuamente, immersi idealmente in un bosco di montagna, cullati dal linguaggio caldo e preciso dell’autore.
Se la giornata è no, se il lavoro ci ha spossato, se siamo schifati per le ingiustizie di questo mondo, a maggior ragione si deve prendere in mano questo libro, leggere anche un solo racconto e come d’incanto la vita ci sembrerà meno grigia, l’affanno quotidiano sfumerà in un grande senso di serenità.
Credetemi, leggere Mario Rigoni Stern è sempre una piacevole esperienza e il bello è che dopo un po’ di pagine si ha la sensazione che lui sia presente davanti a noi, che alla luce di un focolare ci racconti tutti quei fatti, con toni pacati e sommessi. Sembra di averlo sempre conosciuto, l’uomo della porta accanto che non giudica, né condanna, ma che in tutta umiltà parla della sua vita, dei suoi rapporti con gli uomini, con gli animali, con gli alberi e perfino con i fenomeni atmosferici, come la neve. Non ci sono mai astio e odio nella sua voce, c’è solo e sempre quel modo di essere a cui ha sempre improntato la sua esistenza, e senza la pretesa di imporlo agli altri. Anzi, l’impressione è che voglia dirci: “Io vivendo così sono stato bene, non ho nulla da rimproverarmi. Essere in pace con il mondo è esserlo con se stessi, è l’alzarsi un giorno sapendo che quello sarà l’ultimo e non affliggersi, perché non si hanno rimpianti. E l’alba dell’indomani sarà la più radiosa di tutte, perché sarà l’inizio di un’infinita e tanto desiderata pace.”.
Da leggere, perché l’ha scritto Mario Rigoni Stern; da leggere perché vi infonderà tanta serenità, da leggere perché è un capolavoro imperdibile.
Mario Rigoni Stern (Asiago 1921-2008) ha esordito nel 1953 con Il sergente nella neve. Ricordi della ritirata di Russia (ultima edizione «Super ET» 2008), uno dei libri più significativi del dopoguerra. Sempre presso Einaudi, ha poi pubblicato: Il bosco degli urogalli(1962), Quota Albania (1971), Ritorno sul Don (1973), Storia di Tönle (1978, Premio Campiello), Uomini, boschi e api (1980), L’anno della vittoria (1985), Amore di confine (1986), Il libro degli animali (1990), Arboreto salvatico (1991), Le stagioni di Giacomo (1995), Sentieri sotto la neve (1998), Inverni lontani (1999 e 2009), Tra due guerre (2000),L’ultima partita a carte (2002 e 2009), Aspettando l’alba e altri racconti (2004), I racconti di guerra (2006) e Stagioni («L’Arcipelago Einaudi» 2006, «Super ET» 2008 e «Numeri Primi» 2012). Il suo ultimo libro, pubblicato postumo nel 2008, è la sceneggiatura del Sergente nella neve, scritta con Ermanno Olmi.
Nel 2010 esce per Einaudi Trilogia dell’Altipiano, che raccoglie i romanzi Storia di Tönle, L’anno della vittoria e Le stagioni di Giacomo; nel 2011 segue la pubblicazione di Racconti di caccia; nel 2013 Il coraggio di dire no. Conversazioni e interviste 1963-2007 (a cura di Giuseppe Mendicino).
Nel 2010 esce per Einaudi Trilogia dell’Altipiano, che raccoglie i romanzi Storia di Tönle, L’anno della vittoria e Le stagioni di Giacomo; nel 2011 segue la pubblicazione di Racconti di caccia; nel 2013 Il coraggio di dire no. Conversazioni e interviste 1963-2007 (a cura di Giuseppe Mendicino).