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Il Regno delle Sabbie

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gioco per 1-4 persone
Autore: Ji Hua Wei
Editore: MS Edizioni (www.msedizioni.it)

L’ambientazione di questo gioco è decisamente fiabesca: la magia di questo mondo parallelo è in esaurimento, e la Regina della città di Mess’edzi (città che, curiosamente, nella versione originale si chiama Ragusa) sta cercando di ricostruire i suoi palazzi aiutata dagli Stregoni di Corte (cioè dai giocatori), che dovranno evocare rune (polimini di cartoncino) e spiriti elementali (dischetti di legno) per ricrearne le forme (mostrate sulle carte obiettivo). Nonostante il compito comune, si tratta di un gioco competitivo (chi fornirà l’aiuto maggiore alla regina sarà nominato Eroe del Regno delle Sabbie), ideato da un autore di Taiwan e pubblicato in Italia da MS Edizioni. Ma vediamo nel dettaglio i meccanismi di questo gioco…
La scatola è di dimensioni intermedie tra il compatto e lo standard, e contiene:
-sei plance per i giocatori,
-un mazzo di carte,
-polimini di cartoncino,
-segnalini e tessere di cartoncino,
-cubetti e dischi di legno,
-una pedina di legno (la Regina),
-il regolamento (in italiano).
I materiali sono discreti, le tessere e i dischetti sono facili da manipolare, le carte sono ben illustrate (e riportano i vari palazzi da costruire sovrapposti alle figure geometriche) e dato che tutto sommato non vengono manipolate spesso si possono anche non imbustare, l’unico difetto è rappresentato dalle plance giocatore, che sono in un cartoncino molto sottile. Non ci sono scritte sui materiali, per cui in teoria si può giocare con qualunque versione, ma dato che esiste un’edizione in italiano conviene acquistare quella.
Per la preparazione, si dividono le carte in tre mazzi a seconda del livello, si mischiano tra di loro e se ne scoprono quattro per ogni mazzo, poi tutto intorno si dispongono i polimini in cerchio, mettendo in un punto qualsiasi la pedina della Regina. Si prepara un certo numero di dischetti di legno in base al numero dei giocatori (gli altri non verranno utilizzati). Ogni giocatore prende una plancia e un indicatore del livello (da piazzare sullo zero); se si decide di giocare alla modalità avanzata (la plancia va girata sul lato appropriato) si mette anche un segnalino cristallo girato sul lato “vuoto” sulla propria plancia. Il più giovane prende il segnalino Primo Giocatore, dopodiché ognuno a turno prende tre polimini e le piazza davanti a sé, quando tutti l’hanno fatto si può iniziare.
Nel proprio turno il giocatore può fare un’azione a scelta tra queste due:
-scegliere uno dei polimini davanti a sé e piazzare sulla propria plancia (solo sulle caselle più chiare) i segnalini nella disposizione corrispondente (si possono sovrapporre ad altri segnalini eventualmente presenti, che vanno scartati). Dopodiché il polimino va messo dietro alla Regina, e se ne prende uno nuovo, scegliendolo tra i due davanti alla Regina.
-piazzare o spostare fino a tre dischetti tra quelli ottenuti in precedenza.
In aggiunta a questa azione il giocatore può, se una delle carte visibili corrisponde ad una configurazione di segnalini e/o dischetti sulla propria plancia, prendere la carta e piazzarla davanti a sé, scartando i segnalini utilizzati e rimettendo nella propria riserva i dischetti; in più, ottiene i bonus indicati sulla carta, che solitamente sono dischetti o un avanzamento di livello (il livello è il numero di caselle scure che il giocatore può utilizzare sulla propria plancia). Lo spazio che occupava la carta appena presa va rimpiazzato con una nuova carta dal mazzo corrispondente e dopodiché il turno passa al giocatore successivo.
Se si gioca alla modalità avanzata, quando si ottiene una carta piazza e uno dei segnalini o dischetti utilizzati si trova su uno spazio della propria plancia contrassegnato da un “cristallo”, si può girare il proprio segnalino cristallo sul lato “attivo”, e dal prossimo turno si può usare in un qualunque momento il potere speciale indicato sulla propria plancia (ognuna delle sei plance ha un potere speciale differente), se il giocatore usa il potere speciale il segnalino cristallo va girato nuovamente sul lato vuoto. I poteri sono molto differenti uno dall’altro, ma sembrano comunque ben bilanciati, e cambiarli per sperimentarli tutti aggiunge varietà alle partite.
La partita termina quando un giocatore ottiene un numero di clessidre (presenti sulle carte) pari o superiore a dieci, a questo punto si termina il round (in modo che ogni giocatore abbia eseguito lo stesso numero di turni) e si valuta il punteggio sommando tutte le stelle presenti sulle carte dei giocatori, chi ha ottenuto il punteggio più alto vince la partita (in caso di parità si valuta chi ha più segnalini e dischetti sulla propria plancia, e in caso di ulteriore parità vince chi ha eseguito per ultimo il proprio turno).
Notare che le carte sono strutturate in modo abbastanza simile in base al livello:
-quelle del primo livello sono forme semplici da eseguire (e di più colori), e forniscono bonus sotto forma di dischetti dei tre colori base (gli stessi dei polimini, ovvero verde, rosso, e nero),
-quelle del secondo livello sono forme più complesse (e di un unico colore), e forniscono bonus di avanzamento livello e dischetti dei due colori speciali (giallo e blu),
-quelle del terzo livello sono forme ancora più complesse (che comprendono anche il giallo e il blu), e che non forniscono bonus, ma un numero elevato di punti vittoria.
Quindi la partita segue un andamento abbastanza lineare: prima si cerca di completare due o tre carte del primo livello, per avere una dotazione di dischetti che semplifica il completamento delle carte di secondo livello, per ottenere i dischetti che ci serviranno per completare una o due carte di terzo livello, cosa che segnerà inevitabilmente la conclusione della partita.
In questo gioco non c’è competizione diretta, ognuno lavora sulla propria plancia, ma c’è ugualmente interazione dato che può capitare di puntare allo stesso obiettivo, quindi bisogna seguire le mosse degli avversari e cercare di capire quali carte stanno cercando di ottenere (per batterli sul tempo, oppure cercare alternative se sono più avanti di noi e non vediamo possibilità di superarli).
Le regole in solitario sono molto simili a quelle standard, si gioca su un numero fisso di quattordici turni (e quindi si ignorano le clessidre), se si sceglie un polimino lo si dovrà mettere da parte, mentre se si piazzano dischetti si dovrà mettere da parte un polimino dal centro del tavolo: quando i polimini messi da parte raggiungono il numero di quattordici la partita è finita e si calcola il punteggio (conteggiando le stelle), confrontandolo con una tabellina sul regolamento per valutare la propria prestazione.
Il Regno delle Sabbie è un gioco dalle regole semplici, ma non banale, dato che per riuscire ad ottenere le carte di terzo livello ci vuole una discreta pianificazione (per ottenere abbastanza tessere di un singolo colore, e il dischetto o dischetti speciali), in ogni caso il gioco ha una durata contenuta (al massimo un’ora giocando in quattro, mentre in solitario bastano una ventina di minuti). Ha un costo contenuto (del resto i componenti sono quasi tutti di cartoncino) e una veste grafica che lo rende molto accattivante (peccato per le plance giocatore). Se state cercando un gioco perfetto per le famiglie (composte da persone che sanno accettare la sconfitta quando gli viene soffiato da sotto il naso un edificio da una dozzina di stelle), questo titolo è decisamente consigliato.

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