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Bang! The Dice Game

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gioco per 3-8 persone
Autori: Michael Palm & Lukas Zach
Editore: dV Giochi (www.dvgiochi.com)
 
Bang!, il noto gioco di carte sul Far West, è stato il gioco con cui la dV Giochi ha iniziato la sua attività (con il nome di DaVinci) e si è rivelato negli anni come uno dei prodotti italiani più venduti (sia in patria che all’estero); se con Samurai Sword Emiliano Sciarra (l’autore di Bang!) ha applicato il meccanismo di base in una nuova ambientazione (limando qua e là le sbavature, come la lunghezza di una partita e l’eliminazione dei giocatori), in questo titolo altri due autori ne riprendono l’ambientazione e la regola di base sui ruoli nascosti, ma utilizzando una meccanica completamente differente, ovvero quella dei dadi. Gli autori, Michael Palm e Lukas Zach (di nazionalità tedesca) hanno al loro attivo un discreto numero di titoli, il più conosciuto dei quali è probabilmente “Die Kutschfahrt zur Teufelsburg”, che la dV Giochi ha ripubblicato con il nome de “Il Castello del Diavolo”; ma vediamo come hanno pensato di utilizzare i dadi nel mondo di Bang!.
La scatola è abbastanza compatta (delle dimensioni di quella di Lupus in Tabula), ma poteva in realtà essere ancora più piccola, e contiene:
– cinque dadi a sei facce (con simboli speciali),
– carte per i ruoli, i personaggi, e con il riassunto dei simboli,
– segnalini di cartoncino per le frecce e le pallottole (i punti vita),
– due regolamenti (in italiano e inglese).
I materiali sono buoni, i dadi sono grandi, pesanti e con i simboli incavati (la durata è assicurata, anche con tante partite), le carte non hanno la robustezza di quelle di Bang!, ma non devono essere tenute in mano o mischiate spesso, per cui non è un problema se non vengono imbustate. Il gioco è in italiano (e anche in inglese), per cui non ci sono problemi per la comprensione.
Le regole, comprensibilmente, sono abbastanza semplici: si prendono tanti ruoli quanti sono i giocatori (in determinate combinazioni, ad esempio in quattro ci sono Sceriffo, Rinnegato e due Fuorilegge, mentre in otto abbiamo Sceriffo, due Rinnegati, tre Fuorilegge e due Vice), e se ne distribuisce uno ad ogni giocatore, assieme ad una carta personaggio: quest’ultima viene scoperta e i giocatori ricevono tante pallottole quante sono i punti vita indicati, lo sceriffo (il giocatore che ha la carta la scopre) ne prende due in più e i dadi, e si può iniziare.
All’inizio del proprio turno il giocatore lancia i dadi, ne può mettere alcuni da parte e rilanciare gli altri, fino ad un massimo di due rilanci, dopodiché vanno valutati i risultati, che possono essere:
– Colpito a distanza 1: il giocatore adiacente (a destra o a sinistra) perde un punto vita.
– Colpito a distanza 2: il giocatore che si trova a due posti di distanza (a destra o a sinistra) perde un punto vita. Se si gioca in due o tre persone questo risultato conta come “distanza 1”, e i giocatori eliminati non vanno mai conteggiati nel calcolo della distanza.
– Birra: il giocatore sceglie un altro (o sé stesso) e gli fa guadagnare un punto vita (non può mai superare il totale iniziale).
– Dinamite: questo risultato non può mai essere ritirato, se alla fine dei rilanci ci sono tre o più risultati Dinamite, il giocatore perde un punto vita e conclude immediatamente il turno.
– Indiani: questo risultato va valutato immediatamente, appena viene ottenuto (senza aspettare rilanci), il giocatore prende una freccia e la posiziona davanti a sé, se questo segnalino è l’ultimo disponibile, c’è un assalto degli indiani e ogni giocatore perde un punto vita per ogni freccia che possiede (dopodiché le frecce vengono rimesse al centro del tavolo).
– Gatling: se il giocatore ottiene tre o più risultati Gatling, può scartare tutte le proprie frecce e tutti gli altri giocatori perdono un punto vita.
Quando un giocatore perde il suo ultimo punto vita viene eliminato (e mostra il proprio ruolo), non partecipa più alla partita ma può vincere se vince la sua squadra.
La partita può terminare in due modi: quando viene eliminato lo Sceriffo (se è rimasto vivo solo il Rinnegato, è lui a vincere, altrimenti vincono i Fuorilegge), oppure quando sono stati eliminati tutti i Fuorilegge e tutti i Rinnegati (e vince lo Sceriffo assieme ai Vice), in pratica sono le stesse regole di Bang!. In tre giocatori le regole sono leggermente differenti, si gioca a ruoli scoperti (con Vice, Rinnegato e Fuorilegge) e ognuno deve uccidere un altro ruolo (o rimanere l’unico in campo).
Le carte personaggio, oltre al numero dei punti vita, danno ognuna un potere speciale al giocatore, e si va dalla possibilità di ritirare una terza volta i dadi, usare i risultati in modo differente o ritirare anche i risultati Dinamite; il loro numero (sedici) garantisce una buona rigiocabilità, dato che si potranno utilizzare combinazioni sempre differenti di personaggi.
In questo gioco troviamo un pizzico di deduzione, uno di bluff e una buona dose di fortuna, del resto, si tratta sempre di un gioco di dadi: ai giocatori rimangono comunque alcune decisioni da prendere, ovvero quando ritenersi soddisfatti dei lanci oppure se tentare la fortuna e rilanciare alcuni dadi, con il rischio però di indiani, dinamite, oppure di colpire i propri alleati. Rispetto a Bang! rimane l’eliminazione dei giocatori, ma è un problema molto meno sentito dato che la durata di una partita è molto ridotta (al massimo un quarto d’ora); e come Bang! ha un’ottima scalabilità, riuscendo ad arrivare fino ad otto giocatori (manca però una modalità da due persone).
Se state cercando un’alternativa a Bang!, ma che mantenga inalterata l’ambientazione e il meccanismo dei ruoli nascosti, adatto a tutti e ad un costo limitato, questo è il gioco che fa per voi, e poi, lanciare dadi è sempre divertente, quando poi con il risultato ci fate fuori i cattivi (o lo sceriffo), tanto meglio.

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