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Russian Railroads

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gioco per 2-4 persone
Autori: Helmut Ohley & Leonhard Orgler
Editore: Z-Man Games (www.zmangames.com)
 
Ferrovie Russe? Un gioco su questo argomento non può non parlare della famosissima Transiberiana, ma aprendo la scatola si scopre subito che, nonostante la sua presenza, non si tratta di un gioco prettamente ferroviario, non nel senso stretto del termine (ovvero non si piazzano binari su mappe geografiche, non si creano compagnie acquistando locomotive e stazioni e non si trasportano merci); in realtà è un classico “piazzamento lavoratori” (ogni giocatore ha un numero limitato di pedine con le quali a turno svolge azioni che danno determinati vantaggi, e che non possono essere più scelte dagli avversari per quel round). Di giochi di questo tipo ne sono stati prodotti molti (a partire da Caylus, uno dei primi e ancora oggi molto giocato), e ne continuano ad uscire: quindi qual è il pregio di questo? Come vedremo più avanti, ormai il criterio per sceglierne (e giocarne) uno piuttosto che un altro è quello di cercarne le particolarità, come l’ambientazione accattivante o una regola particolarmente azzeccata, o in generale il bilanciamento, quindi andiamo a vedere che cosa possiamo trovare in questo titolo (che, fra parentesi, non ha di russo nemmeno gli autori, che sono un tedesco e un austriaco), recentemente presentato all’ultima Fiera di Essen (2013).
La scatola è di dimensioni standard (come quella di “Puerto Rico”, per intenderci) e contiene:
·una plancia comune, con gli spazi e le azioni per i lavoratori, e la traccia del punteggio,
·quattro plance personali, una per ogni giocatore,
·segnalini in legno per i giocatori, per identificare i lavoratori, il punteggio e il livello industriale,
·segnalini in legno per i binari, di cinque colori differenti,
·tessere di cartoncino per le locomotive e gli ingegneri,
·monete (rubli) di cartoncino,
·segnalini vari di cartoncino,
·carte per i bonus e l’ordine del turno,
·quattro tessere riassuntive per il punteggio,
·il regolamento (in inglese).
I componenti sono robusti e illustrati in modo molto chiaro, infatti tutti gli effetti di gioco sono spiegati attraverso simboli, per cui al di là del regolamento non ci sono componenti in lingua (alcuni simboli sono un po’ criptici), ma è normale per gli effetti più particolari, e in ogni caso sono tutti riassunti alla fine del regolamento.
La preparazione è semplice, dato che si tratta in larga parte di separare i vari componenti; oltre a questo vanno posizionati sulla plancia sette tessere ingegnere, che serviranno anche per tenere conto del numero dei round (infatti una partita dura sette round). Ogni giocatore riceve la propria plancia, che contiene tre tracce di linee ferroviarie (rispettivamente da Mosca a Vladivostok, a San Pietroburgo e a Kiev), sulle quali andranno piazzati tre binari neri (sulla prima casella di ogni traccia), e riceve anche una locomotiva di valore uno (sulla prima linea), cinque lavoratori, un set di sette segnalini bonus, un rublo e una pedina da piazzare sullo zero della traccia del livello industriale. Le carte dell’ordine del turno vengono mischiate e distribuite, e nell’ordine inverso determinato da queste, ognuno potrà selezionare un bonus iniziale (tranne il primo giocatore, che non prende nulla).
Come ho anticipato, una partita dura sette round, in ogni round i giocatori a turno piazzano uno o più lavoratori in uno spazio libero della plancia, ed effettuando l’azione corrispondente, fino a quando non hanno più lavoratori a disposizione, quando tutti passano il round è finito, si conteggiano i punti e si passa al round successivo.
Le azioni a disposizioni sono più o meno raggruppate in categorie: estensione delle linee ferroviarie, acquisizione delle locomotive e costruzione delle fabbriche, azioni degli ingegneri e azioni ausiliarie. In più, per ogni categoria ci sono diverse possibilità utilizzando uno o più lavoratori (ad esempio, con uno o due lavoratori si ottiene una locomotiva oppure una fabbrica, con tre lavoratori si ottiene sia una locomotiva che una fabbrica).
Le linee ferroviarie vengono estese spostando avanti i segnalini dei binari, neri all’inizio, negli altri quattro colori man mano che si ottengono i segnalini corrispondenti (grigi, marroni, legno e bianchi). In ogni casella di una linea si può trovare un solo segnalino, e quindi i segnalini non si possono “sorpassare” tra loro. L’importanza di far avanzare le linee è che si possono ottenere vari bonus raggiungendo determinate caselle, e a fine round si ottengono punti combinando il tipo di binario con il valore della locomotiva associata (il numero indica proprio quante caselle vengono conteggiate). Quindi abbiamo appunto le azioni di questo primo gruppo, che permettono di avanzare con le varie tipologie di binari (e l’ultima azione, quella che fa avanzare un binario nero o grigio, può essere ripetuta anche se è stata già scelta).
Le locomotive possono essere migliorate con l’apposita azione, ovvero se ne può prendere una dalla pila con il numero più basso, e piazzarla in una delle tre linee (spostando quelle eventualmente già presenti). In alternativa si può prendere una locomotiva, capovolgerla, e piazzarla nel tracciato industriale, che andrà a colmare uno spazio vuoto con un’azione che si attiverà quando il segnalino relativo verrà spostato lì, con le azioni relative.
Gli ingegneri si posizionano su tre differenti tipologie di spazio, nel primo si potrà assumere l’ingegnere pagando un rublo, e diventerà uno spazio che solo quel giocatore potrà utilizzare, nel secondo caso saranno spazi extra di attivazione che tutti potranno usare, nel terzo non saranno disponibili (bisognerà aspettare i round successivi, quando si sposteranno nelle altre due tipologie di spazio).
Infine, ci sono alcune azioni speciali, come acquisire segnalini che permettono di raddoppiare il valore di certe caselle sulle linee, ottenere rubli, oppure avere due lavoratori extra (il guadagno netto è comunque uno, dato che serve per attivare l’azione); infine, è possibile usare due spazi che permettono di avanzare nell’ordine del turno nel round successivo (come primo o secondo).
L’aspetto più importante del gioco è nella conformazione delle tre linee ferroviarie, dato che raggiungendo particolari caselle (con il tipo di binario specifico ed eventualmente con una locomotiva di valore sufficiente) si attivano vari vantaggi, tra il ricevere i segnalini binario di tipologia superiore, oppure avere bonus di punteggio, oppure attivare i bonus personali. Di questi ultimi se ne ricevono sette all’inizio della partita e se ne potranno attivare quattro, e danno vantaggi molto potenti, tra cui la possibilità di avere una carta punteggio extra a fine partita (si seleziona la carta che si vuole da un apposito mazzetto), che darà punti in base a determinati fattori.
Una volta che tutti i giocatori hanno passato, si calcola il punteggio di ognuno in base alla posizione dei binari (non tutti danno punti), dell’avanzamento industriale e dei vari bonus speciali; dopodiché si passa al turno successivo (la preparazione è molto rapida, dato che è sufficiente riprendere i propri lavoratori e riposizionare gli ingegneri). Alla fine dell’ultimo turno, oltre al normale conteggio dei punti, si valutano le carte bonus finali e si danno ulteriori punti ai due giocatori che hanno il maggior numero di ingegneri. Chi ottiene il totale più alto vince la partita (in caso di parità si ottiene una vittoria condivisa).
Giocando a questo titolo si apprezza prima di tutto l’immediatezza delle azioni, dato che il meccanismo del punteggio applicato all’avanzamento dei binari è da un lato semplice da gestire e complesso nelle sue implicazioni, poi la varietà delle azioni stesse dà molto spazio alle decisioni dei giocatori. Altro elemento a favore è l’assenza di elementi casuali, a parte la selezione iniziale dell’ordine del turno e degli ingegneri (ma le loro abilità saranno subito visibili a tutti); un “difetto” potrebbe essere la mancanza di elementi di bilanciamento, ma in realtà è un elemento che verrà sicuramente apprezzato per il fatto che è un gioco che premia l’esperienza (e per questo va giocato da persone con lo stesso numero di partite alle spalle). E l’interattività è molto elevata dato che, anche mancando metodi per attaccare direttamente l’operato degli avversari, gli spazi per le azioni non sono molti, e non è difficile bloccare quelle necessarie agli avversari (ma solo se si riesce a valutare le opzioni altrui, oltre alle proprie). Non è un gioco breve, dato che in quattro persone si può arrivare alle due ore, soprattutto se ci sono forti pensatori al tavolo, dato che tutte le opzioni sono disponibili e per sfruttare al massimo le varie combinazioni si dovranno pianificare le azioni successive con un certo anticipo.
In conclusione, se Russian Railroads non spicca per l’originalità o l’aderenza all’ambientazione, si distingue sicuramente per l’eleganza e la profondità delle sue meccaniche, e per chi apprezza la tipologia è sicuramente quanto di meglio si possa trovare tra i titoli di recente pubblicazione.

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