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Space Alert

7 min read

gioco per 1-5 persone
Autore: Vladimír Chvátil
Editore: Czech Games Edition (www.czechgames.com)
 
Nel mondo dei giochi da tavolo il mese di novembre è sempre ricco di novità, a causa del fatto che arrivano sul mercato i prodotti presentati a fine ottobre ad Essen (la più grande fiera del gioco a livello mondiale) e a Lucca (la più grande fiera del gioco a livello italiano); tra tutti i prodotti recenti, Space Alert spicca sicuramente per le sue qualità innovative. Innanzitutto è un cooperativo, ovvero si gioca tutti insieme contro il sistema, poi ha una fase in tempo reale, grazie ad un CD audio c’è un limite di tempo durante il quale si creano situazioni molto lontane da quelle solitamente presenti in un gioco da tavolo, ed infine proviene da un autore (e da una casa editrice)  della Repubblica Ceca, che in poco tempo si è creato un ottima reputazione in questo campo con prodotti come “Galaxy Trucker”, “Graenland”, “Prophecy” e soprattutto “Through the Ages”.
La scatola è di medie dimensioni (discretamente pesante) e contiene:
– la plancia che rappresenta l’astronave,
– una plancia a doppia faccia per tenere traccia delle fasi di gioco,
– dieci plance (due per ogni giocatore) sulle quali verranno posizionate la carte azione,
– un mazzo di carte azione,
– un mazzo di carte minaccia,
– listelli di cartoncino per tenere traccia della posizione delle minacce,
– due CD audio,
– un mazzo di carte da utilizzare in sostituzione ai CD,
– segnalini vari di legno (e di vetro) per tenere traccia dell’energia, dei danni e di altri valori,
– segnalini in plastica per i giocatori, i robot e i missili,
– tessere di cartoncino per i danni all’astronave e le minacce interne,
– un blocchetto per registrare i punteggi,
– due regolamenti (in inglese).
Devo dire che il materiale è tutto di ottima qualità, ben illustrato (con colori che arrivano allo psichedelico), funzionale, con carte e segnalini molto robusti. Una lode anche ai due regolamenti, uno dei quali è una vera e propria guida che porta chi legge ad imparare il gioco a livelli progressivi, introducendo via via i differenti elementi (e con uno humour assolutamente spassoso). Questa versione è in inglese (oltre al manuale e ai CD vi sono delle scritte sulle carte) ma è possibile giocare anche per chi non conosce la lingua, è sufficiente che un solo giocatore possa leggere le carte e capire le informazioni, per poi riportarle agli altri.
Sul sito dell’editore è possibile scaricare i file MP3 delle tracce audio, e hanno anche promesso di pubblicarne altre, il che è ottimo per aumentare la rigiocabilità del prodotto (e anche questo è un fattore innovativo).
Una partita a Space Alert è divisa in due parti (molto diverse tra loro): la prima è in tempo reale (10 minuti) e viene giocata ascoltando le direttive che provengono dalla traccia CD scelta, pianificando tutte le mosse dei propri alter ego a bordo dell’astronave. Nella seconda parte, senza limiti di tempo, vengono eseguite le mosse passo a passo per vedere qual’è l’esito al quale hanno condotto tali azioni. Dato che si tratta di un gioco cooperativo si vince o si perde tutti insieme, in questo caso la distruzione dell’astronave segna la sconfitta collettiva, mentre se si sopravvive a tutti i pericoli allora si potrà calcolare un punteggio per tentare di migliorarsi nella partita successiva.
Tutto questo ha una perfetta giustificazione logica a livello di ambientazione: infatti la prima parte corrisponde all’arrivo dell’astronave in una zona inesplorata dello spazio, dove viene assalita da tutta una serie di minacce aliene e naturali; qui i giocatori devono resistere per dieci minuti per dare il tempo al computer di effettuare la mappatura del settore, per poi ripartire con un balzo nell’iperspazio. La seconda fase corrisponde all’analisi della registrazione della missione (registrazione recuperata dalla scatola nera, in caso di distruzione dell’astronave).
Ogni giocatore ha quindici carte a disposizione, e dovrà piazzarle in una plancia personale che ne contiene dodici; ogni carta riporta due simboli, le opzioni possibili sono:
– movimento a destra o sinistra,
– utilizzo dell’ascensore,
– azione A, B o C,
– azione con i robot.
L’astronave è suddivisa in sei sezioni, su due piani, e in ogni sezione sono presenti tre pulsanti A, B e C corrispondenti a tre differenti azioni che si possono compiere. Quindi con le carte ci si può muovere, spostandosi nella sezione che interessa e poi attivare uno dei sistemi della nave, ovvero:
– rifornire il reattore centrale di energia (solo per tre volte durante la partita),
– rifornire i reattori laterali attingendo energia da quello centrale,
– caricare uno dei tre scudi (uno centrale e due laterali),
– fare fuoco con varie armi (utilizzando l’energia dai reattori per le armi più potenti),
– attivare i robot,
– lanciare un missile (solo per tre volte durante la partita),
– fare manutenzione al computer.
La voce proveniente dal CD darà le indicazioni della direzione (tra le tre possibili) dalla quale arrivano le minacce, oltre che dare la possibilità ai giocatori di ricevere altre carte azione, scambiarsele tra loro, oppure segnalare con un brusio che le comunicazioni sono interrotte e non si possono parlare tra loro; sarà responsabilità di un giocatore (l’addetto alle comunicazioni) tenere traccia di tutti questi elementi. Un altro giocatore verrà invece investito del ruolo di capitano e dovrà coordinare tutti i giocatori per gestire al meglio le loro mosse.
In effetti tutta la strategia in questo gioco consiste nel riuscire, nel poco tempo a disposizione e in mezzo alla confusione, a sincronizzare le operazioni di tutti. Fare fuoco o attivare gli scudi quando non c’è energia in quella specifica sezione oppure sparare ad un nemico già distrutto significa sprecare tempo ed energie e rischiare la distruzione dell’astronave. Anche solo il fatto che c’è una penalizzazione quando in due si usa contemporaneamente l’ascensore fa capire come alla base di tutto ci debba essere una pianificazione.
Le minacce possono provenire da tre direzioni esterne (astronavi nemiche, alieni, meteoriti o altri fenomeni spaziali) oppure possono essere interne (combattenti nemici o malfunzionamenti dei sistemi); sono tutte molto varie e differenti tra loro, i mazzi di carte sono di due tipi a seconda della difficoltà e si può scegliere quindi il livello al quale si vuole giocare. Le carte stesse indicano due punteggi: il primo (più alto) lo si consegue se si riesce a distruggere la minaccia, il secondo (più basso) viene assegnato se per lo meno si sopravvive ai danni che la minaccia infligge.
Come vedete gli elementi in gioco sono molti, ed in effetti è da lodare la scelta di aver realizzato un secondo manuale con il quale è possibile imparare a giocare progressivamente. Altrettanto importante è la possibilità di regolare la difficoltà: il problema maggiore dei giochi cooperativi è che con l’esperienza che si acquisisce dopo alcune partite il livello di difficoltà diminuisce e quindi nelle partite successive diventa più facile vincere, fino a togliere qualunque stimolo; in Space Alert è molto semplice regolare la difficoltà includendo solo alcuni elementi in base alla proprie capacità o all’esperienza dei giocatori.
Un pregio innegabile di questo gioco è che una partita dura al massimo mezz’ora, dieci minuti fissi per la prima fase e un quarto d’ora / venti minuti per la seconda (meno se l’astronave esplode prima), ed in effetti nelle regole è stata aggiunta una variante per giocare una campagna di tre missioni, per raggiungere una durata paragonabile ad un gioco standard.
Naturalmente un gioco di questo tipo verrà difficilmente apprezzato da chi cerca la possibilità di ragionare ed analizzare a fondo una situazione: il caos e soprattutto le discussioni che ci saranno sulle azioni da compiere porteranno sicuramente a prendere decisioni affrettate e basate più sull’intuito (o l’esperienza) che sulla logica e l’analisi.
Il gioco dà il meglio di sé quando viene giocato in quattro o cinque persone; se si è in due o tre si dovranno gestire uno o due personaggi aggiuntivi a testa, mentre in solitario si dovranno gestire da soli tutti i personaggi (e quindi rischia di diventare un’esperienza veramente stressante), ma è utile per capire i meccanismi, magari per essere in grado successivamente di spiegarlo ad altri giocatori.
In conclusione, se vi piacciono i giochi rapidi, ben ambientati e stimolanti, amate la fantascienza e state cercando un’alternativa ai videogiochi per tentare di strappare qualche amico dallo schermo della console o del computer, Space Alert vi appassionerà sicuramente: sperando che la frenesia e il senso di caos che riesce a creare si trasformino in divertimento e non in frustrazione, ma quello dipende da voi e da come vi comportate quando di solito sullo schermo appare la frase “Game Over”, qui non c’è, ma sicuramente non avrebbe guastato una bella illustrazione (o una sequenza animata) di un’esplosione da far vedere quando le cose non sono andate come si era sperato (o pianificato).

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