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La Modista – Andrea Vitali

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GARZANTI
 
Ritorna, per la gioia dei lettori,  Andrea Vitali, il cantore della provincia italiana. Lo scrittore che vive e lavora a Bellano, dove sono ambientati tutti i suoi romanzi, ha dato alle stampe ” La modista”. Al centro dell’impianto narrativo del romanzo, l’affascinante e sinuosa  modista Anna Montani, vedova di guerra che, dopo una storia finita male con il contrabbandiere  Romeo Gargassa, un po’ oca, un po’ ingenua, cerca di  sposarsi per vivere da signora.  Consapevole del proprio fascino e della bellezza del proprio corpo, prima che invecchi, fa colpo sul maresciallo siciliano Carmine  Accadi, sul giovane rampollo di buona famiglia,  Eugenio Pochezza, fa perdere la testa alla guardia Firmato Bicicli, ricevendo i tre sopra il negozio dove abita in due minuscole stanze. Un’alcova ambita da molti.  Nel frattempo si regista un furto strano, il primo in provincia dalla formazione della Repubblica e il prefetto si infuria contro il sindaco e il segretario comunale. Tre giovani fanno irruzione all’interno  del comune, non portano via niente e ad occuparsi del caso deve essere l’appuntato Marinara, che scoprirà sia i tre che il motivo dell’intrusione all’interno del comune,  considerato che la modista è diventata, per il maresciallo, un’ossessione. Un altro furto, questa volta consistente, si registra a villa Guelfi. Chi sono gli autori e dove si trovava quella notte la guardia municipale Bicicli? Altri personaggi, di minore importanza, fanno la loro comparsa nel libro come le misteriose farmaciste  Gerbera e Austera Petracchi, molto ben caratterizzata la prima ( sigaretta  in bocca, rigorosamente in pantaloni, che gioca a carte con gli uomini, unico segno distintivo della femminilità gli anelli alle dita), la cuoca di Eugenio Pochezza che vuole dare al benestante corrispondente di provincia la figlia Ersilia. Anche se al centro dell’impianto narrativo vi è la bella modista, uno dei personaggi più riusciti,  Vitali  com’è nel suo stile, dà vita ad un romanzo corale dove le storie si intersecano perfettamente fino a formare un mosaico perfetto. Un microcosmo,questo descritto dallo scrittore, fatto di invidie, gelosie, casualità,  ricco di colpi di scena.  Lo scrittore ci regala un libro godibile, ironico, dove si sorride con diverse scene esilaranti ( basti pensare al maresciallo che vuole che il sindaco gli ripari lo scarico d’acqua dei carabinieri in considerazione che sente puzza al piano superiore dove abita o alla sbronza iniziale di Bicicli all’Osteria del Ponte, o alle gocce che Eugenio fa bere alla madre prima di recarsi all’appuntamento con la modista. )  Un finale sorprendente chiude il libro. Due le novità di rilievo rispetto ai precedenti libri: lo  scrittore “abbandona” il lago e se nei precedenti libri i personaggi femminili tratteggiati nei suoi libri erano zitelle  acide e fredde come, tanto per citare due titoli,  Un amore di zitella, La signorina Tecla Manzi, questa volta il personaggio della modista è una affascinante  donna,  dedita ai piaceri dell’amore e del sesso e un ulteriore merito dello scrittore è quello di non scade mai nella volgarità.

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