Da molti anni si parla delle molte proprietà curative della musica: la musica che fa bene alle piante, che fa produrre più latte alle mucche, che fa comprare di più negli ipermercati (appannaggio della cosiddetta Muzak), che cura l’ansia o il panico o che induce addirittura stati di autoipnosi e improbabili viaggi extracorporei grazie a infrasuoni che, però, proprio per loro natura al di sotto dei 16 hz non sono udibili e, quindi, mi chiedo come siano esattamente fatti e verificabili i dischi in commercio con musiche contenenti infrasuoni… Per non parlare dell’effetto Mozart di cui si è detto fiumi di parole (uno studio scientificamente attendibile degli anni Novanta vi attribuiva fra l’altro proprietà miracolose per migliorare la concentrazione e la memoria di chi studia). In questo articolo mi soffermerò tuttavia su una sola e particolare delle più curiose applicazioni funzionali della musicoterapia, definitasi ormai branca della medicina alternativa. In California si stanno sperimentando varie armi che non uccidono, tra cui certi dispositivi acustici che causano vibrazioni interne alquanto fastidiose nei soldati avversari che, presi da nausee, vomito e diarree, dovranno capitolare e sventolare bandiera, anzi rotoli di carta igienica bianca senza colpo ferire. Ultrasuoni, infrasuoni, microonde potranno dunque risolvere una battaglia in una generale e fraterna andata di corpo all’aria libera o alterare il sonno dei nemici per non farli mai dormire o per costringerli a improvvisa pacifica pennichella. Senza contare certe altre armi segrete, di cui si è parlato in questa ultima estate, capaci di rendere improrogabilmente lussurioso e gaio un intero battaglione “Fate l’amore, non fate la guerra!” Lo slogan sessantottino diventa finalmente verità a portata di mano.
Come tutta la ricerca e la tecnologia spaziale e militare, che poi si traducono in tecnologia civile, anche questi esperimenti hanno trovato la loro ragion d’essere al mercato dei comuni mortali.
Non poteva che venire dalla California lo “Intestinal Plaque Loosener”, una invenzione di certo Howard Richman, pianista, compositore, musicoterapeuta. Si tratta di una macchinetta da allacciare a contatto con l’addome e la sua funzione è quella di produrre appositi suoni a una frequenza che non lascia indifferente l’intestino più restio alla normale peristalsi. Richman raccomanda comunque di associare le cure sonore a un programma lassativo a base di erbe. Nessun effetto indesiderato collaterale. Le testimonianze che si possono leggere sul suo sito www.soundfeelings.com sembrano convicenti. “L’Intestinal Plaque Loosener è impressionante!“ dice una signora dalla Virginia afflitta dalla stipsi, “Ho dovuto fermare il trattamento a metà per correre in bagno! Ho sentito un grande sommovimento intestinale e questo succede ora ogni volta che ascolto quel suono. Quella vibrazione funziona davvero. Grazie per questa grande innovazione!” Non mi resta che indicarvi il link da cui potrete ascoltare il suono miracoloso in un sound sample mp3 e, in caso di stitichezza, provare ad applicarvi quello per intanto o eventualmente acquistare il prodotto capace di rimuovere immediatamente anche la più vecchia e indurita materia fecale…
http://www.soundfeelings.com/products/alternative_medicine/music_therapy/mucoid_plaque.htm
Quanto agli altri prodotti medico-musicali di Richman non vorrei soffermarmi. Si tratta per lo più di composizioni al pianoforte vendute a tema. Passi la musica anti-stress (che per me resta comunque un fatto individuale, poiché c’è al mondo chi si rilassa anche con l’heavy metal), un po’ meno mi sento di avvallare musiche per il parto e la nascita del bambino, per i malati di AIDS o di cancro (qui si rasenta, mi pare, il cattivissimo gusto, ma voglio restare aperto e non giudicare) o per gli eccessi di collagene nella pelle (Music for Aids, Music for cancer, Music for scleroderma), per perdere peso (Music for Weight Loss), per ispirare la creatività nei bambini, quando in fondo tutta la musica può toccare questa stessa soggettiva corda (Music for children…), per l’intimità (Fausto Papetti docet). Richman improvvisa inoltre dischi personalizzati su commissione. Basta mandargli un proprio ritratto psicologico a parole e lui ne interpreterà un disco fatto ad hoc. Beh, è pur sempre un modo per sbarcare il lunario lui e sentirci esclusivi noi.
Post scriptum
A proposito di basse frequenze… Richard Lord, scienziato del National Physical Laboratory in Gran Bretagna, ha dimostrato che gli infrasuoni prodotti da fenomeni naturali, inudibili per l’orecchio umano ma percepibili dal corpo, potrebbero essere la causa di alcune particolari sensazioni e popolari (auto)suggestioni percepite da chi crede di avere a che fare con luoghi infestati da fantasmi. Brividi, impercettibili spostamenti d’aria, tristezza e ansia improvvisa (proprio gli infrasuoni che altri musicoterapeuti vorrebbero utilizzare per quietare l’ansia!). Lord e i suoi colleghi psicologi hanno sottoposto un pubblico di 750 persone a infrasuoni prodotti da un fischietto di