gioco per 3-5 persone
Autore: Stefan Dorra
Editore: Amigo Spiele (www.amigo-spiele.de)
La Amigo Spiele ci ha saputo sempre proporre giochi di carte di ottima qualità (e alcuni di essi li ho recensiti in passato, come Bohnanza, Coloretto, Mamma Mia o Saboteur), e questo Land Unter (ovvero “sott’acqua”) è un degno rappresentante della serie; se il tema è, come spesso succede in questi casi, assolutamente accessorio, materiali, regole e “colpo d’occhio” sono sicuramente ineccepibili.
Le carte che compongono questo gioco (nella classica scatola da due mazzi) sono così suddivise:
– un mazzo di sessanta carte “temporale”, numerate da uno a sessanta,
– un mazzo di ventiquattro carte “marea”, differenziate in dodici livelli del mare (due copie per ognuno),
– un mazzo di carte salvagente.
La partita si articola in tante mani quanti sono i giocatori. Per iniziare la prima mano si distribuiscono dodici carte “tempo” a testa (se si è in meno di cinque giocatori, le restanti carte non verranno utilizzate), poi ogni giocatore conteggia i salvagente presenti sulle proprie carte (visto che ci sono anche i mezzi salvagente, il totale va arrotondato verso il basso) e riceve altrettante carte salvagente (anche qui le restanti non vengono conteggiate). Infine si mischia il mazzo “marea” e si è pronti per cominciare: in ogni mano si giocano dodici turni, e ogni turno si articola in questo modo:
– si scoprono due carte dal mazzo “marea”,
– ogni giocatore sceglie una delle proprie carte “temporale”,
– si scoprono contemporaneamente le carte “temporale”,
– chi ha giocato la carta “temporale” con il valore più alto prende la carta “marea” col numero più basso,
– chi ha giocato la carta “temporale” con il secondo valore più alto prende la carta “marea” rimanente (quella col numero più alto),
– le carte “temporale” giocate vengono messe da parte (ma ogni giocatore deve tenere separato il proprio mazzo degli scarti),
– chi ha la carta marea con il valore più elevato deve capovolgere una carta salvagente (se ne ha ancora a disposizione, altrimenti è eliminato dalla mano).
Questa sequenza viene ripetuta altre undici volte, fino ad esaurire le carte “temporale” in mano; le carte “marea” che vengono acquisite successivamente vanno a coprire quelle precedenti, per cui ha valore solo l’ultima carta visibile per calcolare chi deve perdere un salvagente. La mano può terminare in anticipo quando rimangono in gioco solo due giocatori. A questo punti si calcolano i punti (ci vuole carta e penna per segnarli) in ragione di uno per ogni salvagente inutilizzato (un punto negativo se si è usciti in anticipo) e un punto per chi ha attualmente il livello di marea minimo (nessuna carta marea equivale ad un livello zero).
Conteggiati i punti si passa alla mano successiva, dando al proprio vicino di sinistra il mazzetto delle carte “temporale” e i propri salvagente (verranno tutti rigirati dal lato “a disposizione). Alla fine delle varie mani viene dichiarato vincitore chi ha totalizzato più punti.
Il gioco è molto semplice e ricorda un po’ “6 nimmt!” per la scelta contemporanea delle carte, differenziandosene comunque a sufficienza per risultare originale, soprattutto nel meccanismo di rotazione dei mazzetti di carte: in questo modo ognuno può giocare una mano con le carte altrui, l’obiettivo sarà quello di riuscire a gestire meglio degli altri le carte a disposizione. C’è anche un bilanciamento nella distribuzione iniziale delle carte per il fatto che le carte medie (quelle più difficili da gestire) sono quelle associate ai salvagente (una mano fatta da carte medie darà più salvagente rispetto ad una mano fatta da carte alte o basse). E per chi ha una buona memoria c’è anche la possibilità di provare a ricordare le carte giocate e ragionare sulla mossa in base alle carte rimaste in mano ai giocatori (più facile giocando in cinque, con tutte le carte disponibile, più difficile giocando in meno, mancando alcune carte).
Land Unter è il classico filler, semplice ma non banale, che si gioca in un tempo breve (una mezz’ora al massimo) e non troppo governato dalla fortuna (le regole introducono meccanismi che bilanciano una distribuzione fortunata delle carte); infine, la grafica è piacevole e fumettosa, con le carte marea che rappresentano un’isoletta con un faro abitata da pecore in balia dell’alta marea. La versione originale è in tedesco, ma con una traduzione (o questa recensione) si riesce a giocare benissimo, dato che sulle carte non c’è alcuna scritta ma solo numeri. In alternativa esiste anche una versione in inglese, dal nome “Turn the Tide” o un gioco dalle stesse regole ma con ambientazione diversa, chiamato “Zum Kuckuck!”, infatti ricordate cosa vi scrivevo all’inizio della recensione? In Land Unter il tema è accessorio, mentre il divertimento, per nostra fortuna, no.
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