Arte, poesia e rinascita al femminile
Ventura Edizioni (Senigallia, 2024)
pag. 166
euro 24.00.
“Siamo fatte di carta” è un libro meraviglioso; nel senso che provoca meraviglia, stupore. Sarà forse perché mi aspettavo di leggere il solito libro di pensieri più o meno poetici atti ad accompagnare qualche immagine, magari pure ritoccata al computer (con o senza furbizia artificiale!). Eppure no. Soltanto questo è insufficiente, per illudermi. Altra eccezione: sono d’accordo in pieno con l’Editore: quello insomma del vino buono per forza visto che l’oste è lui: quando parla di un libro prezioso, unico, di rara intensità che esplora l’infinito universo femminile attraverso le parole e le opere di Floriana Porta e Anna Maria Scocozza in questa straordinaria fusione di poesia e arte. I versi, scelti con cura, catturano la realtà umana nelle sue due dimensioni, quella terrena e spirituale, e lo fa in un modo ampio, profondo e cristallino, mentre le opere scultoree di carta offrono una visione unica, molto coinvolgente e personale dell’esistenza e dello spazio emotivo, diventando inestimabili strumenti di rinascita, di cura, di speranza e di resilienza”. p.s. Peccato unico, avere usato l’abusato assai termine ‘resilienza’. Comunque Ventura ha pienamente ragione. II libro é diviso in sezioni dedicate ai vestimenti e alle calzature poetiche, alle opere libro, agli eco-gioielli, alle maschere e ai progetti/ laboratori, e affronta anche altre importanti tematiche: “l’incanto della natura, l’eco-filosofia e il riciclo creativo inteso come pratica virtuosa in grado di dare una seconda vita a materiali di scarto, in questo caso carta e cartone”. La giovane autrice Durantini, invece, in sede di apertura dell’opera, fra le altre cose scrive: “L’immediatezza, la rapidità, la fulminea apparente frammentarietà della parola poetica di Porta condivide il baluginio emotivo, il palpito luminoso, la cesellatura che innesca una trama narrativa con le opere di Scocozza realizzate con la carta e con materiali riciclati”. Dato che non è semplice qui riportare le fotografie delle opere di Scocozza, scelgo di rimandare anche le citazioni delle liriche di Porta. Che sono davvero gli stessi timbri d’arte della sua amica artista e sodale, quando i termini di parola di Floriana Porta toccano il sentimento del tempo di misura tutto orientale per rimetterlo in una composizione di pensiero – anima – della nostra deriva occidentale. Anna Maria Scocozza é nata a Roma, nel 1965, dove vive e lavora. Diplomata in Costume e Moda, ha frequentato, presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, la Scuola libera del nudo e moltissimi corsi di specializzazione di pittura e decorazione. Come attività lavorativa ha condotto numerosi Laboratori/Workshop artistici-creativi e corsi di tecniche pittoriche presso musei, scuole e centri di aggregazione giovanile per adolescenti, adulti e bambini. Negli ultimi anni, fra le altre cose, la sua ricerca artistica si è focalizzata sulla realizzazione del suo “Guardaroba poetico” e precedentemente sull’acquarello e sui libri d’artista. Ha partecipato a numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero e le sue opere si trovano presso Musei, Fondazioni e Collezioni italiane e straniere. Floriana Porta, è nata a Torino, nel 1975, vive a Vinovo e fin da piccola ha avuto la necessità di scrivere, comporre, disegnare e fotografare. Si presenta con forme espressive di rara intensità e la sua opera – poetica e figurativa – si dispiega fra natura e bellezza, introspezione e sogno, elementi imprescindibili della sua riflessione esistenziale. Uno stile ermetico, il suo, lontano dalla retorica e dal sentimentalismo, caratterizzato da raffinatezza, contemplazione e armonia. È esperta di poesia giapponese, in particolare di haiku, baishù e tanka. Ha fatto parte per tanti anni della giuria del prestigioso Concorso Internazionale di Haiku di Cascina Macondo. Ha pubblicato numerosi libri, ebook e plaquette di poesia ed è presente in molte importanti antologie poetiche.