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Io ti vendicherò – Fiorella Borin

3 min read

Delos Digital Edizioni

Narrativa

ISBN 9788825430950

Prezzo Euro 1,99 (eBook)

Più che vendetta, giustizia

Una delle caratteristiche degli scritti di Fiorella Borin, che siano pubblicati in cartaceo, oppure in e-book, è che vi è la certezza, prima ancora di leggere, di trovare una prosa confezionata come si deve e con tutti gli elementi positivi a cui da tempo la narratrice veneziana ci ha abituati. Proprio per questo si entra subito in sintonia con la vicenda raccontata da cui ci si lascia immancabilmente attrarre. Anche nel caso di Io ti vendicherò, un racconto non lungo, si è immediatamente catapultati nella drammatica ritirata dei nostri soldati dell’Armir, con una descrizione che si sofferma prevalentemente su pochi personaggi, volti che diventano noti in una folla anonima che si trascina disperatamente in cerca di salvezza. E’ ben presente il senso di smarrimento che pervade gli uomini che muovono passi quasi per inerzia alla ricerca, spesso vana, di una strada sicura che li riporti a casa. Nulla è stereotipato, anzi prevale nelle descrizioni un senso pratico di immediatezza che sembra scaturire da pochi, ma ben calcolati colpi di pennello. Questa scrittura agile si ritrova anche quando il protagonista ritorna alla sua Venezia, una città che vive l’angoscia della dominazione nazista, e in cui cerca di vendicare la morte di un amico che ha lasciato nella steppa russa, arruolato a suo tempo a forza per aver detto incautamente una barzelletta su Mussolini. Più che vendetta, però, la chiamerei giustizia, volta a colpire un delatore, persona di per sé viscida e untuosa. Nella parte storica si inserisce così una trama gialla, con naturalezza, senza forzature, perché la reazione del protagonista è del tutto logica alla perdita dell’amico, che non sarebbe avvenuta senza l’odiosa delazione; sì, in lui c’è tutto l’odio che si può provare per certa gente, ma c’è anche quel senso della vita che prevale negli uomini che sanno che cosa sia la dignità e che anche li anima di sete di giustizia.

Il racconto è indubbiamente bello, con l’unico difetto di essere corto e di terminare troppo presto, lasciandoci soddisfatti, ma con un po’ di amaro in bocca, perché è difficile staccarsi da un protagonista che è un uomo comune, ma con sentimenti innati quali l’amicizia e il desiderio di un mondo più giusto.

Fiorella Borin, veneziana, laureata in psicologia, ha pubblicato più di trecento racconti privilegiando i generi giallo/noir, storico e weird e l’ambientazione nel Veneto, alcuni romanzi ispirati a vicende del Cinquecento e del Novecento, e qualche prefazione a sillogi poetiche e a romanzi thriller. Tra le tante pubblicazioni, ricordiamo Il pellegrino spagnolo (2012), Le voci mute. Nove storie veneziane (2014), I ragazzi del ciliegio. 1918-1945 (2019) e Rosso da morire (2022) editi da Solfanelli. Per Edizioni della sera è uscito nel 2017 il romanzo storico I giorni dello sgomento. Con Delos Digital ha pubblicato gli e-book La verità è oscuraLa notte delle candele nereLa ragazza del capitano, La sesta vocale, Il brigante dalla benda rossa, Ingiustizia è fatta, Il manoscritto veneziano, Nero veneziano e i due racconti gialli scritti a quattro mani con Rino Casazza Il cuore della dark Lady e Lo smembratore dell’Adda.

 

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