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Intervista con No More Code

6 min read

“Alienation” è il disco d’esordio della rock punk band No More Code, disponibile in tutti gli store digitali e le piattaforme digitali, oltre che in una edizione limitata in CD (Vrec/Audioglobe distribuzione). Dal disco sono estratti i due singoli “Kill the guitar” e “Embittered” che hanno anticipato l’uscita discografica.

La band propone un hard rock punk con elementi moderni e testi molto espressivi sotto l’attenta produzione artistica di Pietro Foresti, produttore multiplatino già a fianco di membri di Guns’n’Roses, Korn, Asian Dub Foundation, Unwritten Law, che ha portato un sound internazionale ai pezzi della giovane band.

Dall’incipit più aggressivo di “Animal”, passando per i singoli più radio oriented “Kill the Guitar” e “Embittered”, l’adrenalina rimane alta in “One Last Chance”, “Mr. Jack” e “Lobotomy”: complicità, amori, inquietudini, insicurezze, la vera e propria alienazione del titolo (che troviamo in “Shadow of your Trails”), scorrono a fiumi nei 10 brani del disco, e non mancano di riflessioni. Come la conclusiva “Spiderweb”.

Le influenze musicali dei No More Code spaziano dai Guns’n’Roses ai Green Day, dai Blink 182 ai Red Hot Chili Peppers con una predilezione verso il rap rock dei Rage Against the Machine. Il progetto nasce tra le province di Como e Varese da Alex Accardi (voce) e Andrea “Master” Mastromonaco (chitarra solista), amici di infanzia. Dopo vari cambi di formazione la band trova la sua line up definitiva con l’ingresso di Erik Piccolo al basso, Marco “Lero” Le Rose alla chitarra ritmica e Andrea “Lussa” Lussana alla batteria. Il nome inizialmente scelto è Mugshot. Una volta pronti i brani inediti incontrano il produttore Pietro Foresti con cui danno vita al disco d’esordio ultimato durante la pandemia. Nel 2021 cambiano il nome in No More Code e firmano con l’etichetta Vrec per l’uscita discografica autunnale.

Animal / Kill the guitar / Embittered / One last chance / Shadow of your trails / Mr. Jack / Lobotomy / Wolves / Yesterday / Spiderweb.

Intervista

Davide

Ciao. “Alienation”, disco d’esordio. Dal latino “exordiri”, cominciare a ordire, a tessere la trama. Quali sono i fili, le linee essenziali più importanti che costituiscono la vostra band e la vostra musica, quindi questo vostro esordio?

No More Code

Ciao Davide, siamo una band semplice, fatta di ragazzi disadattati, egocentrici dallo stile punk. Questo è ciò che ci accomuna, l’esigenza di esprimerci riversando le nostre emozioni nella musica.

Davide

“No More Code”… “Niente più codice” perché in un mondo dove tutto e tutti siamo sempre più codificati, quindi ridotti a codici, numeri… o cosa?

No More Code

Potrebbe sembrare che il nome sia stato pensato in questo periodo dove ad ognuno di noi è assegnato un QR code ma nonostante sia azzeccato per il periodo il nome è uscito prima di tutto questo. “Niente più codice” o “ non più codificato” per noi significa non avere confini, superare le etichette. È nato dall’idea del Lone-signal, un segnale lanciato nello spazio nell’attesa di ricevere risposta da presenze non terrestri. L’uomo cerca sempre di catalogare, codificare, di spiegare dei sistemi naturali attraverso formule ma forse non tutto si può spiegare così.

Davide

Come siete giunti al disco e all’incontro con Pietro Foresti? Qual è stato il suo contributo in qualità di vostro produttore?

No More Code

Eravamo arrivati ad un punto del percorso dove ci serviva una scossa per andare avanti, altrimenti probabilmente avremmo lasciato perdere. Così abbiamo deciso di affidarci a Pietro Foresti, dopo esserci conosciuti reciprocamente abbiamo capito che avremmo potuto fare uno step in più con lui.

Abbiamo lavorato a tutte le idee che avevamo e le abbiamo strutturate in modo da poter avere le caratteristiche di professionalità che il mercato musicale richiede. Pietro è un ottimo motivatore, è capace di trovare la chiave giusta per sbloccare le situazioni e la cosa più importante per noi è che non ha mai interferito con la nostra creatività.

Davide

“Semplicemente io amo il rock and roll, non c’è altro da aggiungere direi. È qualcosa di cui sono stato sempre appassionato, una pulsazione interiore che mi eccita…” ha detto Slash. Voi perché amate il rock (and roll)? Perché lo avete eletto a vostro linguaggio musicale?

No More Code

Il rock è generalmente l’espressione musicale degli ultimi, richiama a sé la “periferia” dei sentimenti umani. Per questo l’amiamo.

Non c’è un genere musicale che può esprimere meglio determinati sentimenti come ad esempio la rabbia, la frustrazione, la disperazione ma anche la speranza e l’amore.

Davide

Perché “Alienation”? Come affrontate, nei vostri brani, lo stato di estraniazione e smarrimento dell’uomo nell’odierna società e civiltà tecnologica che ci colpisce nella nostra identità più autentica? Quali sono gli argomenti trattati nei testi di “Alienation” e attraverso quale filo conduttore?

No More Code

Sostanzialmente denunciamo la deriva che il mondo sta prendendo nella società moderna. L’uomo si sta allontanando sempre più dalla sua essenza e per molti come noi questo si traduce in sofferenza. Nei testi esprimiamo il rifiuto della società in cui viviamo, l’esserne estraniati ma con la speranza che le cose si possano sistemare.

Davide

A proposito di fili e di trame… L’ultima traccia si intitola “Spiderweb”. A quale ragnatela e a quale ragno alludete nel testo?

No More Code

Nel testo alludiamo ad un ragno che tesse la ragnatela nel nostro cervello e crea connessioni. Il nostro cervello è fatto di connessioni, impulsi. Le connessioni che creiamo possono essere positive, negative, a volte si riesce a “catturare la preda” che ci si era prefissati di puntare, a volte i fili possono rompersi e quindi distruggere le connessioni. È tutto una questione di equilibrio determinato da dei delicati fili di seta.

Davide

La copertina rimanda a uno scenario fantascientifico, a una creatura aliena dentro una astronave in viaggio verso qualcosa che sembra essere un buco nero. Cosa volevate comunicare con questa immagine?

No More Code

Nella copertina c’è una sagoma umana all’interno di una navicella che guarda verso un’eclissi lunare. Sta a significare la necessità dell’uomo a cercare il vero sapere, estraniandosi da tutto e guardando oltre l’immaginazione. La mano aliena invece sta a significare che c’è sempre qualcosa sopra di noi, di inspiegabile, di misterioso.

Davide

Avete scelto l’inglese per sfiducia verso il mercato musicale italiano, specialmente se di qualità?

No More Code

Abbiamo scelto la lingua inglese perché secondo noi è più appropriata per il genere di musica che offriamo. Il nostro è un rock orientato all’internazionalità e anche per motivi di fonetica ci è sembrato più azzeccato.

Davide

Ci sono video o pagine varie per chi voglia approfondire e seguire?

No More Code

Potete seguirci su instagram e facebook come “nomorecodeband”.

Siamo anche su tutte le piattaforme digitali, in primis spotify

Potete trovare su YouTube i video dei nostri singoli sempre ricercando No more Code.

Davide

Cosa state “tramando” a seguire?

No More Code

Cercheremo di portare la nostra musica Live il più possibile e naturalmente stiamo pensando anche a nuova musica!

Davide

Grazie e à suivre…

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