inseguire la felicità a qualsiasi prezzo
Casa Editrice: Les Flâneurs Edizioni
Collana: Bohémien
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 196
Prezzo: 15,00 €
Marina è una bimba prodigio, dalla voce candida e dalla grazia innata, capace di accattivarsi le simpatie di tutti con la sua bellezza, il suo talento e la sua mitezza. A proteggerla e guidarla Elena, una madre apprensiva, che tenta però di lasciare lo spazio alla figlia per assecondare la propria indole e scegliere da sola la propria strada. Ed è proprio di questo rapporto stretto che narra “Come una falena”, il secondo romanzo di Fulvia Altomare, che da sempre coltiva la passione per la scrittura, ma che la svolge con successo solo da qualche anno, dal pensionamento in avanti e sceglie la sua terra, la Puglia come location: da Bisceglie a Trani, lungo il versante adriatico. Un paesaggio spettacolare, tra filari di ulivi e coste merlate, fa da cornice alla crescita di Marina, che diventa una donna magnetica e di classe, riservata e mite nei comportamenti. A turbare Elena, la presenza di una falena nera che sin da piccola, accompagna la ragazza nei momenti cruciali della sua vita: dai concerti per lo “Zecchino d’oro”, al giorno delle sue nozze. «La donna scoprì quindi che, da un punto di vista scientifico, le falene sono semplici farfalle che il più delle volte pagano a caro prezzo la vicinanza con l’uomo o più semplicemente l’attrazione verso la luce. Secondo la tradizione popolare, tuttavia, esse sono anche portatrici di “avvisi” del fato, o addirittura anime inquiete di morti, senza pace per i più svariati motivi e per questo bisognose di preghiere. Più Elena leggeva e più si agitava. Non era mai stato il tipo di persona che dà peso a credenze popolari, superstizioni, segnali del destino e presunti malocchi, ma le occasioni in cui era comparsa quella falena nera erano veramente inquietanti, anche perché sempre in concomitanza con la presenza di Marina». E come nella vita di qualsiasi ragazza, non mancano le infatuazioni e delusioni e gli incontri del destino, quelli che segnano la vita in maniera indelebile, come quello della ragazza ormai insegnante con il suo collega di educazione fisica Gianluca. «Il miracolo avvenne quando Marina incontrò a scuola un nuovo collega, insegnante di educazione fisica. Il preside glielo presentò una mattina; sostitutiva il suo predecessore che era andato in pensione. Marina gli aveva stretto la mano distrattamente ma poi lo aveva guardato e aveva incontrato due grandi occhi verde scuro che sembravano metterla a nudo, tanto erano indagatori. Lei sembrò svegliarsi dal lungo sonno che la rendeva apatica e abbozzò un sorriso. Lo guardò dalla testa ai piedi e si ritrovò a pensare che era proprio un bell’uomo, alto, atletico e ben vestito, anche se con abiti sportivi». Una saga familiare e sentimentale molto coinvolgente, che accumuna le esperienze di tante donne, che alla sofferenza sono assuefatte e vorrebbero soltanto riprendere a volare, come una falena verso, la luce.
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