KULT Underground

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Arkham Noir

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gioco per una persona
Autore: Yves Tourigny
Editore: Raven Distribution ( www.raven-distribution.com )

Il titolo completo di questo gioco è “Arkham Noir – Caso #1: Gli Omicidi del Culto della Strega”, ed infatti questo è il primo di una serie di giochi (esclusivamente per una persona) dove il giocatore veste i panni dell’investigatore privato “Howard Lovecraft” (un nome come un altro, no?), chiamato a risolvere strani e inspiegabili casi polizieschi (dall’atmosfera decisamente noir). In questo caso ci troviamo nella città di Arkham dove, nella notte tra il trenta aprile e il primo maggio (la notte di Valpurga), sono stati compiuti due efferati omicidi, e siamo stati chiamati dalla Polizia per fornire il nostro aiuto alla loro risoluzione. Di questa serie sono stati pubblicati altri due casi: “Richiamato dal Tuono” e “Infiniti Abissi di Oscurità”, dalle meccaniche simili (ma con alcune variazioni); notare che esistono altri due casi (“The Real Leeds” e “The King in Yellow”), ma sono stati pubblicati dall’autore come autoproduzione (in quantità limitata ed esclusivamente in inglese), per cui conviene puntare alle nuove versioni (di più semplice reperibilità). Ma vediamo nel dettaglio le meccaniche di questo gioco…

La scatola è piccola (tascabile e molto robusta) e contiene:

-un mazzo di carte,

-il regolamento.

Le carte sono molto robuste (con un’attenta manipolazione non dovrebbe essere necessario imbustarle) e la grafica (in bianco, nero e seppia) rende molto bene l’ambientazione oscura e inquietante di un’investigazione che porterà il protagonista al limite della sua sanità mentale. Si fa un largo uso di simboli, per cui in teoria è possibile giocare con qualunque edizione, ma dato che esiste una versione completamente in italiano conviene utilizzare questa, anche per meglio apprezzare le descrizioni che si trovano sulle varie carte.

Per preparare una partita, si dispongono sul tavolo le quattro carte Riferimento, per formare l’area di gioco, si mischiano le carte Vittima, se ne rimette una nella scatola e se ne piazzano due sul tavolo (sono i primi due casi aperti), si mischia il mazzo degli indizi e se ne dispongono cinque in fila (è la fila delle piste, e quella più a destra è la “Prima Pista”), se ne pescano tre come propria mano, ed infine si piazza sul tavolo la carta “Contatto Professionale” su uno dei due lati (che dà un potere speciale da utilizzare una volta in partita) e si può iniziare.

La partita si articola in vari Round, ognuno dei quali composto da due Fasi: la Fase Azione e la Fase di Manutenzione. Durante la Fase Azione il giocatore deve eseguirne una a scelta tra:

-Prendere in mano la carta Prima Pista; notare che c’è il limite di tre carte in mano, per cui se lo si supera si deve scartare fino a rientrare.

-Giocare la carta Prima Pista in un caso aperto, piazzandola a lato di una delle file di carte (la “linea investigativa” di quel caso), con il requisito che una icona sul lato a sinistra deve essere uguale ad una icona sul lato a destra dell’ultima carta del caso; notare che ci possono essere anche altri due prerequisiti: una carta con un lucchetto può essere giocata solo se nella fila c’è una carta con una chiave, mentre un numero indica che nella linea investigativa ci devono essere come minimo quel numero di carte; infine, quando si gioca una carta in una linea investigativa, se ne attivano gli effetti speciali indicati sul fondo.

-Scartare la carta Prima Pista e giocarne una dalla propria mano in un caso aperto.

-Scartare la carta Prima Pista e chiudere un caso aperto; questo lo si può fare se nella linea investigativa sono presenti cinque tipologie differenti di indizi, in più se vi sono carte con l’icona Puzzle non comprese tra queste cinque, si possono piazzare nell’area “quadro completo”; tutte le carte della linea investigativa vanno messe nell’area “casi chiusi”, e se non ci sono più casi aperti vanno rimischiati nel mazzo gli scarti e le carte de “il tempo scorre” e va aperto un nuovo caso pescando una nuova carta vittima.

-Scartare la carta Prima Pista e passare direttamente alla Fase di Manutenzione.

Quando si è costretti a scartare una carta, bisogna prestare attenzione all’icona della clessidra, se è presente la carta va messa nell’area “il tempo scorre”, altrimenti va negli scarti. In più, se viene aggiunta una carta ad una linea investigativa dopo la settima, va fatto un controllo sulla Sanità Mentale: si pesca una carta e se contiene l’icona relativa tale carta va messa nell’area “sanità mentale”, altrimenti va scartata.

Durante la Fase di Manutenzione si svolgono questi controlli:

-se ci sono cinque o più tipologie differenti di carte nell’area “quadro completo”, la partita è vinta;

-se ci sono cinque o più carte nell’area “sanità mentale”, la partita è persa;

-se ci sono cinque o più carte nell’area “il tempo scorre”, va pescata una nuova vittima e si apre un nuovo caso (le carte nell’area vanno scartata), e se non ci sono più vittime da pescare la partita è persa;

-si rifornisce la fila delle piste, spostando le carte verso sinistra; se si esaurisce il mazzo di pesca, va piazzata una nuova vittima aprendo un caso (e anche qui se non ci sono più vittime la partita è persa) e si rimischia il mazzo degli scarti.

A questo punto si procede con un nuovo Round, e la partita termina quando si verifica una delle tre condizioni viste in precedenza, in pratica:

-si vince comprendendo il “quadro completo”, ovvero scoprendo la verità dietro gli omicidi;

-si perde esaurendo la “sanità mentale”, ovvero semplicemente si impazzisce per quello a cui si è assistito;

-si perde per le troppe vittime, ovvero il Sabba si è completato e non siamo riusciti ad impedire la serie di omicidi.

Come tutti i solitari (e i collaborativi) è importante poter variare la difficoltà, per mantenere il gioco competitivo anche con l’esperienza, in questo caso si può:

-richiedere sei tipologie di carte puzzle (invece di cinque) per aumentare la difficoltà,

-aumentare le vittime iniziali per diminuire la difficoltà,

-aumentare i limiti di tempo e sanità mentale per diminuire la difficoltà.

Notare che negli ultimi due casi, è possibile anche diminuire vittime iniziali, limiti di tempo e sanità mentale per aumentare la difficolta.

L’aspetto principale di questo gioco è che, nonostante la forte ambientazione e la caratterizzazione dei casi, il meccanismo è tutto sommato astratto, per cui durante la partita non si tratta di seguire una trama o svelare effettivamente un mistero, ma risolvere un puzzle valutando la situazione corrente per raggiungere l’obiettivo, ovvero cercare di chiudere i casi accumulando le carte Puzzle necessarie (con un po’ di fantasia si può immaginare una storia, ma si vede che è una forzatura). In pratica ad ogni turno si deve decidere quale azioni eseguire, in base alle carte in mano e quelle in plancia, e non si tratta di una valutazione immediata, per cui conviene giocarci a mente fresca (lo sarà di meno a partita terminata) e in un ambiente tranquillo; notare anche che i simboli non sono distribuiti in modo uniforme (c’è una carta riassuntiva che li elenca), per cui si tratta di prestare attenzione anche a questo aspetto. In ogni caso la mancanza di una storia fa sì che il gioco non si esaurisca una volta risolto, ma può essere tranquillamente rigiocato, a differenza di altri titoli dove effettivamente una volta scoperto l’arcano non c’è ragione di rigiocare. Però se si sta cercando un gioco più immersivo, conviene guardare altrove, in effetti l’ambientazione è accattivante, ma il meccanismo poteva essere applicato a qualunque situazione.

Notare che il secondo gioco della serie mantiene le regole del primo, e aggiunge regole particolari, per cui conviene giocarlo solo dopo aver provato il primo (e naturalmente aver vinto qualche partita), dato che ha un livello di difficoltà più alto ed è adatto ai giocatori con un po’ di esperienza (provarli in senso inverso potrebbe portare un po’ di delusione).

In conclusione, abbiamo un gioco dalle regole semplici, ma che richiederà una maggiore dose di cellule grigie (e sanità mentale) rispetto al solitario standard, dalla durata contenuta (in mezz’ora è tutto finito, nel bene o nel male), dal tema sempre apprezzato tra i giocatori e dal costo molto contenuto. E dato che è in italiano, potrete capire a pieno l’orrore che si nasconde nella casa della strega sulla collina…

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