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Intervista con Invisible Wave

7 min read

Gli Invisible Wave sono stati fondati da Guido Tonizzo, scrittore e mental coach, oltre che cantante della band. I suoi testi sono la continuazione dei suoi libri ed iniziative culturali sul miglioramento personale.
La formazione si è esibita tra il 2018 ed il 2019 in festival di rilievo e location suggestive, anche in accompagnamento al tour di presentazione dell’ultimo libro di Tonizzo: “Vita, Conoscenza e Mistero”.
Invisible Wave è un progetto artistico musicale i cui focus sono la ricerca interiore, la spiritualità e l’attualità. La loro musica è un viaggio, tra melodie e raffinate sonorità pop, rock, ambient, indie ed elettronica: esprimono una identità ed originalità tutta da scoprire, sia energica sia elegante, con inediti che rimangono in mente; alcuni di essi fanno riflettere, altri sanno trasmettere emozioni, altri ancora fanno saltare e cantare.
Dal 2020 collaborano con l’etichetta discografica New Model Label di Ferrara.

La formazione vede Guido Tonizzo, autore di testi e musiche, voce, piano e tastiere; Cristina Spadotto, chitarra elettrica e acustica, seconde voci; Stefania Della Savia, basso, synth bass e seconde voci.

TRACKLIST:

1) STAY SAFE
2) CALL MY NAME
3) FAKE NEWS
4) OUT OF THE COMFORT ZONE
5) MOMENTS OF REAL LIFE
6) INVISIBLE PRESENCE

Intervista

Davide

Da quali altre tue esperienze musicali e come nascono gli Invisible Wave? Cos’è l’Onda Invisibile? 

Guido Tonizzo

Gli Invisible Wave sono da un lato una novità nata da una rinnovata vena creativa che ho negli ultimi anni. Dall’altro lato raccolgono l’eredità di quello che è il mio percorso compositivo e di musica inedita che ho maturato negli anni.
L’onda invisibile è una metafora. Una metafora di tante cose che spesso si assomigliano, e tanto, pur nella diversità.
La musica è un’onda invisibile, il senso della vita (uno dei temi fondamentali per noi) può essere visto come un’onda invisibile: ciò che unisce tutto e tutti ma che non riusciamo a vedere chiaramente, ma solo di tanto in tanto a percepire.
La ricerca dell’onda invisibile è un tentativo di andare oltre ciò che è evidente, per scoprire ancora di più di noi, della vita, ed usare questa nuova conoscenza al servizio degli altri e della nostra personale evoluzione.

Davide

In che modo sono nate le sei canzoni pop ambient di “Stay Safe”, di cosa parlano e che tipo di percorso ideale rappresentano?

Guido Tonizzo

Immaginiamo questo EP come una medaglia. La medaglia ha due facce: una è rappresentata dal mondo esterno (infatti brani come Fake News e Out of the comfort zone esortano ad essere protagonisti e partecipare consapevolmente alla società, e prendersi le responsabilità del caso). C’è il lato “opposto”, la faccia della medaglia sulla crescita personale, a cui tengo anche in quanto me ne occupo direttamente come trainer e coach (la stessa Out of the comfort zone, come pure Moments of real life entrano in questo mondo) e in fine c’è una terza caratteristica di questa medaglia: il materiale con cui è fatta, ciò che ha all’interno… che è metafora della ricerca spirituale (le canzoni Call my name e Inivisible Presence ne parlano in primis). La title track Stay Safe unisce tutto in un abbraccio, da un lato incita a vivere pienamente la vita con le sue sfide, dall’altro ad avere la giusta prudenza e occhi bene aperti.

Davide

Ho letto che il focus del progetto “Invisible Wave” è la ricerca interiore ed esteriore, lo sviluppo personale, la spiritualità, la vita. Cioè?

Guido Tonizzo

Riprendendo le risposte precedenti, possiamo dire in conclusione che Invisible Wave è un progetto che, per la musica, per i testi e per la passione che ci mettiamo, è un inno all’autenticità della vita, nella sua migliore accezione possibile. Ogni sfaccettatura della vita (esteriore, interiore, spirituale, sociale, ecc) può essere importante, se la si vive appieno e consapevolmente. Creare, oltre che esprimere tutto ciò (nel nostro caso), è anche fare ricerca (sia sonora sia di qualunque tipo… l’arte aiuta le persone a guardarsi dentro e tirar fuori nuove intuizioni… ispirazione).

Davide

Com’è stato lavorare con la chitarrista e cantautrice Cristina Spadotto (Sybell il suo progetto solista alternative) nonché chitarrista nella band Uttern di Denise Cannas (di genere pagan-shamanic folk) e con la bassista Stefania Della Savia (già Living Dolls e Black Lodge, due hard rock cover band)? Qual è stata la vostra visione condivisa della musica in questo lavoro?

Guido Tonizzo

Io e Cristina ci seguivamo reciprocamente come artisti già da anni. Ci siamo conosciuti nel 2017 e l’intesa c’è stata fin da subito, e lo è sempre di più. Stefania collabora direttamente con me già da una decina di anni, e la qualità della nostra collaborazione ha reso ovvio il fatto che l’avrei chiamata anche per Invisible Wave. Ognuno ha il suo percorso musicale, ma l’aspetto di condividere temi importanti, il piacere per il nostro genere musicale, e la voglia di fare musica originale, ci uniscono e, da quello che sentiamo e dai feedback che riceviamo anche durante i live, questa unione è molto potente e “arriva” come un bel messaggio per chi ascolta.

Davide

Quali sono i tuoi principali artisti e gruppi musicali di riferimento?

Guido Tonizzo

Spazio dall’elettronica al metal passando per il blues, il jazz, il pop, il rock, l’ambient, eccetera. La musica è immensa e spero che questa immensità potrà tornare a farsi spazio di più anche nel mondo mainstream. Questo progetto sta nel flusso creativo e, in modi diversi, ha varie radici. Quelle più evidenti sono gli U2, i Coldplay, i Muse, i Radiohead degli anni 90, e anche progetti più “electro” tipo Moby e Massive Attack. Pur mantenendo e arricchendo un’identità tutta mia e nostra.

Davide

“La lingua italiana è troppo complessa e lenta: per un concetto che in inglese si spiega in due parole, in italiano ne occorrono almeno sei” ha spiegato una volta Marchionne. Perché hai scelto l’inglese per i tuoi testi?

Guido Tonizzo

Presumo semplicemente perché la musica che ho ascoltato per molti anni fin da giovanissimo, era interanzionale. Penso che questa cultura di base che mi sono fatto, unita alla frase di Marchionne, siano buone spiegazioni. Chissà che in futuro però non scriverò anche musica in italiano. Staremo a vedere… 😉

Davide

Sei anche scrittore, trainer e mental coach. Cosa fa esattamente un mental coach e cosa sono i suoni del benessere?

Guido Tonizzo

Suoni del Benessere è un disco del 2016 pubblicato in allegato al mio primo libro, poi ripubblicato con l’importante editore Tecniche Nuove anche nel 2017. Un disco che unisce musica a meditazione, in modo leggero e profondo.
Parlare di “mental coach” è troppo generico…esistono bravi mental coach e pessimi mental coach, e ci sono vari modi/metodi di fare il coach. Quindi parlerò di quello che faccio io, mettendoci il cuore, tanto studio ed esperienza e alta qualità: aiuto le persone! Ad essere la miglior versione di se stesse… comunicare meglio, aumentare l’autostima, concentrarsi nello studio, mi occupo anche di coaching per cantanti e musicisti. Nei miei corsi di musica d’insieme unisco l’aspetto musicale a quello del coaching, per una maturazione che è completa, ed è anche di “gruppo”. Aiuto poi le aziende nel comunicare al meglio, nel promuoversi in modo adatto ai tempi che cambiano. Eccetera. Vedo questo lavoro come porte che si aprono, opportunità che, chi si affida a me, può cogliere. Io stesso, nel mio percorso di studi, ho imparato tantissimo e dato valore alla mia vita.

Davide

All’interno della copertina del cd c’è un biglietto su cui hai scritto a mano: “Scrivi sul retro di questo foglietto un tuo sogno/obiettivo e custodiscilo qui. Consultalo di tanto in tanto, come se fosse una bussola”. Tu cosa hai scritto sul retro del biglietto della tua copia personale?

Guido Tonizzo

Eh ehh… Custodisco quel foglietto gelosamente ☺ 
Ho tante speranze, certezze, obiettivi e allo stesso tempo apprezzo il presente.
Approfitto di questa domanda, però, anche se so di non aver risposto, facendo notare ciò che c’è scritto dietro il foglio, nella facciata interna della copertina… in particolare la frase: “Life is a mirror”. Prendiamoci la responsabilità delle nostre azioni, della nostra visione del mondo, mettiamoci a imparare e arricchire la nostra mente, vogliamoci e vogliamo bene, ricordiamoci che ogni momento è speciale e che possiamo incidere sulla vita e non solo subirla. Mi raccomando! 

Davide

Cosa seguirà?

Guido Tonizzo

L’anno prossimo, in una collaborazione tra Invisible Wave e vari artisti, uscirà un disco molto sperimentale, ma nel frattempo ci attendono nuovi singoli e concerti. Situazione-covid permettendo, noi in un modo o nell’altro ci saremo! 

Grazie

Davide

Grazie e à suivre…

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