Onda d’Urto Edizioni
Narrativa romanzo
Pagg. 256
ISBN 9788899484224
Prezzo Euro 16,00
Servizi segreti deviati
Roma, 25 marzo 2008, è mattina presto, l’orario in cui la gente si sposta per andare a lavorare o recarsi a scuola, così che la metropolitana è particolarmente affollata. A una stazione sale una donna e trova posto vicino a un uomo; i due si scambiano dei convenevoli e si arriva perfino a ipotizzare che possa nascere una storia d’amore, ma a un’altra stazione sale un altro uomo e subito le cose precipitano. Quello a fianco della donna riesce a spingerla giù dalla carrozza sulla banchina e lei travolge un giovane in attesa. Poi il treno riparte e viene sconquassato da un’esplosione colossale, un attentato che provoca centinaia di morti. Inizia così l’ultimo romanzo di Alessandro Pugi che, dopo il riuscito poliziesco L’origine del male, si cimenta nel fecondo, ma difficile campo della spy story. E’ inutile che mi dilunghi per spiegare di che si tratti, perché sarebbe troppo complicato e poi farei un torto al lettore togliendogli il piacere della scoperta, dirò solo che siamo in Italia e che ancora una volta troviamo i cosiddetti servizi segreti deviati, in una lotta di potere che provocherà altre morti e che sembrerà non aver fine. La creatività dell’autore riesce a imbastire una storia che non manca certo di originalità, ma questa ricerca di narrare una vicenda capace di dire qualcosa di nuovo va un po’ a scapito di un’altra caratteristica che avevo apprezzato in L’origine del male. I personaggi, numerosi, per quanto ben tratteggiati, presentano infatti un’analisi psicologica che scende poco in profondità, ma, se può essere in fondo poca cosa per quelli secondari, per i principali è una carenza che non permette al lettore di comprendere il perché di certi loro comportamenti. Certo la trama resta l’obiettivo principale e, per quanto complessa, è di quelle che riescono veramente ad avvincere, anche se avrei qualcosa da obiettare per il finale. Siamo abituati con Pugi a delle conclusioni inaspettate, pur se logiche, ma qui fra tanti doppi, o addirittura tripli giochi, c’è da perdersi tanto che il fil rouge che tiene unite le varie parti si ingarbuglia e non è facile districarlo. E’ un peccato che nulla toglie al piacere di un lettore che voglia soprattutto trovare un’accentuata e continua suspense, ma credo che una più studiata razionalità avrebbe portato maggiori benefici, e anche consensi, all’opera. Certo il mondo degli agenti segreti non esce bene da questo libro e conferma le famose massime di Giulio Andreotti, che valgono anche per altri campi, ma soprattutto per questo:”Fidarsi è male, non fidarsi è meglio” e “A pensar male ci si azzecca sempre”. Del resto, al di là dell’anedottica o della fantasia dell’autore l’esperienza degli anni di piombo ci porta a dubitare della serietà dei servizi segreti, che oggi magari saranno cambiati, spero in meglio, ma che nel romanzo non è che ci facciano una bella figura, anche se i due protagonisti principali (un uomo e una donna) destano una naturale simpatia, lei un cane sciolto, lui un’idealista che finirà inevitabilmente, scottato dalla realtà, con il diventare un altro cane sciolto.
Da leggere.
Alessandro Pugi è nato a Portoferraio (Isola d’Elba) dove ha vissuto e vive tutt’ora. E’ ispettore capo di Polizia Penitenziaria. La passione per la scrittura nasce nel 2010 con la pubblicazione del suo primo romanzo: The Spanners, un testo fantasy/thriller che sperimenta le sue “scarne” doti di scrittore. Nel 2012 vede la luce “Il colore del cielo” romanzo tra i vincitori del Premio Internazionale Letterario “Cattolica”. Dal 2012 al 2017 si susseguono: “La sottile linea del destino”, “IL tredicesimo zodiaco”, “Come il volo di una farfalla” finalista Premio Nazionale Regine Abruzzo, “Il cercatore di Stelle”. Nel 2018 esce “L’Origine del Male”, vincitore del premio “La Giuria” al Premio Letterario Internazionale “Milano International” e premiato al premio Internazionale “Michelangelo Buonarroti”. Infine, l’ultima fatica “Il sussurro del diavolo”, pubblicato nel 2019 da Onda d’Urto.