Conoscitore della realtà cubana per motivi familiari, Gordiano Lupi riesce a ricreare in questi cinque racconti – di cui uno assai lungo, tanto da potersi assimilare a un romanzo breve (Nella coda del caimano) – un’atmosfera caraibica densa di tensione e di mistero, dove la religiosità e l’esoterismo si fondono in una sorta di modus vivendi proprio di queste popolazioni di origini africane, per le quali il culto dell’animismo non è mai cessato, pur essendo state convertite al cristianesimo.
Le varie vicende, pertanto, sono tutte caratterizzate dalla presenza del soprannaturale che è alla base delle stesse e nell’ambito del quale vengono trovate le soluzioni di morti violente apparentemente inspiegabili.
In un ambiente, ben descritto, di degrado morale e materiale causato dalla dittatura castrista, spesso il ricorso a entità di un altro mondo rappresenta l’unica via di fuga possibile dalla dura realtà quotidiana. Così, accanto a statue di santi a grandezza d’uomo, convivono spiriti maligni, e in contrapposizione ai sacerdoti cattolici troviamo i santéri, paleri e babalaos.
In questo senso il bel volume di Gordiano Lupi ha una funzione che va oltre quella del puro intrattenimento, pur godibilissimo, in quanto cerca di rappresentare un modo di vivere che rifugge dalla nostra logica, ma che, in quell’ambiente e in quelle condizioni, ha una funzione talmente importante da essere radicato nella gente, quasi una certezza acquisita.
Nella narrazione l’autore è riuscito a equilibrare lo spirito creativo con quello didattico, così che tutto procede in modo estremamente scorrevole e il lettore, nel seguire lo svolgersi della trama, riesce anche ad apprendere gli usi e i costumi di quel popolo in modo del tutto naturale.
Dei cinque racconti, almeno al mio gusto, i più riusciti mi sono sembrati La vecchia ceiba e Nella coda del caimano, anche se gli altri tre sono di piacevole lettura. Mi sono anche domandato il motivo di questo maggior gradimento e penso d’averlo trovato nel fatto che in entrambi la vera protagonista è la natura, nel primo un vecchio albero, nel secondo un fiume, cioè un qualche cosa di concreto che controbilancia idoneamente le perplessità di un europeo di fronte a certi miti e leggende. In particolare Nella coda del caimano ha uno sviluppo assai articolato, ricco di imprevisti, di colpi di scena che travolgono letteralmente il lettore, ansioso di arrivare a comprendere come finirà.
L’autore
Gordiano Lupi (Piombino, 1960). Capo redattore de Il Foglio Letterario e Direttore Editoriale delle Edizioni Il Foglio. Collabora con Mystero e con la Casa Editrice Profondo Rosso di Roma. Collabora con Contro Radio di Firenze per recensioni sul cinema italiano anni Settanta. Pubblica racconti per X Comics, Blue e Underground Press. Scrive soggetti e sceneggiature per fumetti realizzati graficamente dal disegnatore Oscar Celestini (pubblicati su X Comics, Blue e Underground Press). Ha pubblicato: Lettere da Lontano (Tracce, 1998), Il mistero di Incrucijada (Prospettiva, 2000), L’età d’oro (Il Foglio, 2001), Il giustiziere del Malecón (Prospettiva, 2002), Le ultime lettere di Pilvio Tarasconi (Il Foglio, 2002), Per conoscere Aldo Zelli (Il Foglio, 2002). Ha tradotto i romanzi del cubano Alejandro Torreguitart Ruiz: Machi di carta (Stampa Alternativa, 2003), La Marina del mio passato (Nonsoloparole, 2003) e Vita da jinetera (Il Foglio, 2005). I suoi lavori più recenti sono: Nero Tropicale (Terzo Millennio, 2003), Cuba Magica – conversazioni con un santéro (Mursia, 2003), Cannibal – il cinema selvaggio di Ruggero Deodato (Profondo Rosso, 2003), Un’isola a passo di son – viaggio nel mondo della musica cubana (Bastogi, 2004), Quasi quasi faccio anch’io un corso di scrittura (Stampa Alternativa, 2004 – due edizioni in un anno), Orrore, erotismo e pornografia secondo Joe D’Amato (Profondo Rosso, 2004), Tomas Milian, il trucido e lo sbirro (Profondo Rosso, 2004), Le dive nude – vol. 1 – il cinema di Gloria Guida e di Edwige Fenech (Profondo Rosso, 2005), Serial Killer italiani (Editoriale Olimpia, 2005 – duemila copie vendute nei primi tre mesi).
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