gioco per 2-5 persone
Autore: Satoshi Nakamura
Editore: What’s your game? (www.whatsyourgame.it)
La casa editrice “What’s your game?” è apparsa da poco sul mercato italiano, ma si è subito distinta per la scelta dei titoli che ha prodotto, ovvero giochi che hanno avuto un grosso successo sul mercato estero ma che non sono stati prodotti in grandi volumi. Una scelta da applaudire, per il fatto che ha reso facile la reperibilità sul mercato italiano di titoli come “Reef Encounter” o come questo “Fairy Tale”. L’autore, il giapponese Satoshi Nakamura, è un esperto giocatore di “Magic: The Gathering” e ha voluto riproporre il meccanismo di scelta delle carte utilizzato nei tornei “Sealed Deck” in un gioco di carte non collezionabile.
La scatola (compatta, l’ideale da portare con sé in tasca) contiene esattamente cento carte e le istruzioni in italiano, inglese e tedesco; la prima cosa che salta all’occhio è la bellissima grafica delle carte, disegnate in puro stile manga fantasy, un vero piacere da guardare.
Innanzitutto c’è da dire che questo gioco ha due livelli di difficoltà, il livello base può essere giocato da due a quattro persone e impiega ottanta carte, mentre il livello avanzato può essere giocato fino a cinque persone e impiega tutto il mazzo, utilizzando regole aggiuntive che interessano le venti carte in più. Visto che le meccaniche di gioco sono un po’ inusuali, conviene impratichirsi prima nelle regole base, anche per comprendere quali sono i possibili sviluppi che si possono dare alla propria strategia. Durante la partita va considerato anche che giocando in quattro (in cinque con le regole avanzate) si utilizza tutto il mazzo, mentre con un numero inferiore di giocatori molte carte non verranno mai utilizzate, per cui non conviene basare la nostra strategia sulla presenza di un unico tipo di carta.
Oltre alla splendida immagine, ogni carta riporta una serie di informazioni: il punteggio, il nome (in inglese e in giapponese) il numero di carte uguali che si trovano nel mazzo, il tipo di carta (personaggio, luogo o leggenda), l’appartenenza (fate, draghi, etc…) e alcuni simboli che ne spiegano ulteriormente le azioni e il calcolo del punteggio.
Una partita a Fairy Tale si divide in quattro fasi, seguite da un conteggio dei punti. Ogni fase si svolge nello stesso modo: il mazziere distribuisce cinque carte per ogni giocatore, dopo averle studiate ogni giocatore ne prende una per sé e passa il resto della mano al proprio vicino (di sinistra nelle fasi dispari e di destra nelle fasi pari), si procede in questo modo fino a che ognuno ha scelto cinque carte (l’ultima in realtà sarà stata una scelta forzata). A questo punto ogni giocatore sceglierà una delle cinque carte e la metterà davanti a sé, scoprendola simultaneamente; alcune carte possono avere un’azione speciale che va eseguita nel momento in cui viene giocata:
– “Hunt”: tutte le carte dell’appartenenza indicata vanno coperte.
– “Close”: una (o due) carta dell’appartenenza indicata va coperta, questa azione può influenzare anche gli altri giocatori.
– “Open”: una (o due) carta dell’appartenenza indicata, se attualmente è coperta, va scoperta.
Si procede in questo modo giocando una seconda e una terza carta, mentre le ultime due andranno scartate. A questo punto la prima fase è terminata: ogni giocatore avrà davanti a sé tre carte (alcune potranno essere coperte); le fasi successive si giocano nello stesso identico modo, l’unica differenza è che alla fine della seconda fase i giocatori avranno sei carte, nove alla fine della terza e dodici alla fine della quarta. Di queste dodici carte solo quelle scoperte saranno quelle che determineranno il punteggio raggiunto da ogni giocatore; vi sono carte che hanno un punteggio fisso, semplicemente da aggiungere al totale, mentre altre carte sono un po’ più complesse da conteggiare:
– ci sono carte che valgono tanti punti quante sono le carte uguali presenti, ad esempio, tre carte uguali di questo tipo valgono ognuna tre punti, per un totale di nove punti,
– ci sono carte che valgono tanti punti quante sono le carte “amiche” presenti moltiplicate per un certo valore (definite da un disegno in miniatura presente sulla carta), ad esempio, se una carta *X3 si trova assieme a due carte “amiche”, allora la carta varrà sei punti,
– alcune carte hanno un valore condizionale, ovvero viene conteggiato solo se è presente un’altra carta, oppure il giocatore possiede la maggioranza delle carte di una certa appartenenza.
All’inizio la strategia da seguire può sembrare poco chiara, ma bastano un paio di partite per capire quali sono le varie possibilità che si hanno per combinare le carte; la fortuna è abbastanza importante, dato che nella distribuzione iniziale delle carte può capitare subito la carta che si cercava, ma a causa del peculiare metodo di distribuzione delle carte nelle mani successive è importante valutare sia la propria situazione, sia quella degli altri giocatori, poiché può risultare più vantaggioso togliere una carta utile ad un avversario che sceglierne una utile a noi. Sotto questo punto di vista risulta molto interessante la variante a coppie di questo gioco, dato che la scelta delle carte da far passare implica dover considerare anche la possibilità di favorire il nostro compare, oltre che noi stessi.
Concludendo, abbiamo un gioco originale, compatto e dall’aspetto molto accattivante, che ci dà la possibilità di provare le meccaniche di un gioco di carte collezionabile senza subirne il lato negativo del costo; aggiungendoci che è un prodotto “nostrano”, possiamo senza dubbio sceglierlo quando si tratta di fare il prossimo acquisto, cercando di non farci spaventare nella prima partita dall’apparente complessità delle carte e delle regole.