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La Kangoo – politicamente corretta

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La nuova frontiera degli spot sulle macchine

Il nuovo spot della Renaul Kangoo è uno spot estremamente interessante e merita di essere segnalato perché ribalta i consueti luoghi comuni  relativi alle pubblicità  delle macchine. Ne modifica i pilastri che erano costituiti da esaltazioni di potenza, di eleganza e velocità. La macchina vista e interpretata come status symbol ed elemento caratterizzante uno stile di vita, vincente, trendy, rampante, con protagonisti sempre di successo, ricchi, avventurosi e trendy. Di solito donne o uomini single dall’aria realizzata e benestante,  aggressivi e  sicuri, o famigliole felici, della cui felicità la macchina si prestava a essere la rappresentazione più adeguata. Questo spot è una radicale e affascinante inversione di marcia. Ci hanno lavorato l’art Claudia Ganapini e il copy Laura Pecoraro sotto la direzione creativa di Gaetano La Rosa. Direttore creativo esecutivo è Alasdhair Macgregor-Hastie. Rende moltissimo visto sul grande schermo, al cinema, ma sta passando anche abbastanza spesso in televisione. Se l’avete perso potete vederlo qui http://multimedia.repubblica.it/home/279068  ed è all’insegna del “C’è spazio per i sentimenti”.  Una piccola storia. Niente richiama rampantismo o ricchezza esibita o originalità a tutti costi. Anzi. C’è un padre separato, pacato, che porta a spasso il figlioletto. Il bambino ha quell’età in cui le domande che ronzano in testa sono tante, quell’età in cui è legittimo fare paragoni  e chiede al babbo se la sua macchina fa i 250 all’ora, come quella del “fidanzato di mamma”. Poi domanda se la macchina  ha 8 cilindri e racconta, candidamente, che quella dell’amico di mamma ha i sedili in pelle rossa. Si percepisce la leggera tensione di una situazione assai comune, nella quale è facile identificarsi, una situazione molto più diffusa di quegli eventi–glamour raccontati  negli usuali spot delle macchine. Il padre continua a guidare e pacatamente risponde: “Quanti lecca lecca ci stanno nella macchina del fidanzato di mamma?” Il bambino si volta, e, come nel paese delle meraviglie, lo spazioso bagagliaio della Kangoo è pieno di casse ricolme di lecca lecca, rossi, invitanti, a disposizione. Lo sguardo del bambino è intenso, stupito, felice. Ne prende uno con gusto, ma, in un attimo di disattenzione gli cade proprio sul sedile. “Tranquillo – gli risponde il padre – questi non sono di pelle rossa.” Un messaggio delicato e soft che ribalta, nei pochi minuti dello spot, il modo stesso di intendere l’automobile, di considerarne l’uso, la valenza, l’importanza. Una pubblicità che avvicina questo modello di macchina alla famiglia media, con esigenze medie e soprattutto vere. Una novità ben segnalata da  Vincenzo Borgomeo su Repubblica, http://www.repubblica.it/2006/06/motori/giugno-2006/kangoo-rivoluzione/kangoo-rivoluzione.html e di sicuro effetto.

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