KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Intervista con Gasparazzo Bandabastarda

8 min read
Precedenti interviste
 
Abruzzesi, pugliesi ed emiliani con base a Reggio Emilia e Bologna formano la Bandabastarda del non genere, che attinge dalle sonorità del mondo per confezionare brani personali dalle tinte forti e liquorose sperimentando con il reggae, la psichedelia, il punk-rock ed il world-folk sposate ad una estetica freak. “Pane e Musica” è l’ottavo album del gruppo e nei testi troviamo diversi riferimenti all’attualità e alla storia, un’alternanza di momenti più scanzonati ed altri più seri e impegnati. Tra quelli festosi troviamo l’iniziale “Za’vov”, con le sue atmosfere folk balcaniche o ancora “Patata Groove” e “Pane e Musica” mentre “Bruno Neri” ricorda il calciatore che durante gli anni del fascismo si rifiutò di aderire al regime ed in seguito divenne partigiano, cadendo poi in battaglia sull’Appenino. Altri momenti suggestivi sono “Ettore Scola”, grande regista che ha attraversato il novecento, lasciando il segno nell’immaginario di più generazioni o ancora “Hevi (Amore Curdo)”, ispirata alla poesia  “Appuntamento durante la tregua” di Hisam Allawi. Lo spirito dell’album è riassunto in queste parole del gruppo: “Venuto al mondo in un periodo storico, politico per il nostro paese, ma anche a livello mondiale non bello, difficile da accettare, da conviverci. Una società molto social e poco umana, che si scopre improvvisamente feroce, piena di pregiudizi e che sta facendo enormi passi indietro. E in questa grande incertezza, abbiamo voluto rituffarci in quello che meglio ci riesce: suonare, comporre, assemblare idee e speranze. Crediamo fermamente che la Musica possa dar ristoro e protezione in mezzo a questo marasma.” I Gasparazzo Bandabastarda sono pronti a ripartire in tour e a proseguire la loro storia che li ha portati ad esibirsi in diversi paesi del mondo, dal deserto dell’Algeria alla Costa d’Avorio, passando per Svizzera, Germania e diversi altri paesi europei.
 
 
Formazione: Alessandro Caporossi: voce, chitarra classica / Antonio Marzili: sax Tenore, sax contralto, tromba, tastiere, voce / Generoso Pierascenzi: chitarre, campionamenti, voce / Matteo Cimini: batteria / Riccardo Montipò: basso elettrico / Galileo Rigenerato: percussioni
Registrato da Gabriele Riccioni al Bunker Studio di Rubiera
 
Discografia (escluse compilation):
2007 – CD – “Tiro di classe” – (Terracalda/Self) / 2010 – CD – “Fonostorie” (Gasparazzo/Goodfellas) / 2012 – CD – “Obiettivo sensibile” (Autonomix/Venus) / 2012 – DVD/LIBRO – “Sabbia e libertà” viaggio musicale nei campi profughi Sahrawi (Jaima/DarVoce) / 2014 – CD “Esiste chi resiste” concept album sulla Resistenza (New Model Label/Audioglobe) / 2014 – CD – “Mo’ Mo’” (New Model Label/Audioglobe) / 2016 – CD – “Forastico” (New Model Label/Believe) / 2019 – CD – “Pane e Musica” – (New Model Label – Audioglobe)
 
Tracklist:
Za’ Vov / Bruno Neri / Ettore Scola / Basso ventre / O / hevi (Amore Curdo) / Pane e Musica / Patata groove / Preoccupante è quando
 
Video di “Za’ Vov”
 
Intervista
 
 
Davide
Ciao. Ottavo capitolo discografico, a che punto siete e vi sentite del vostro percorso, come “Pane e musica” lo raccoglie in sintesi e lo propone?
 
Gasparazzo Bandabastarda
Pane e musica parla di noi, della formazione attuale e del linguaggio di sei musicisti che dialogano nel gusto e nell’espressione nel 2019. Certo il carattere gasparazzoso resta vivo come lo era nel primo album Tiro di classe del 2007 che intrecciava i temi di denuncia al gusto per il divertimento e la passione per il ritmo: ed è a quel capitolo discografico che forse si rifà di più.
 
Davide
A me personalmente piace molto quando una canzone si riferisce a qualcosa o qualcuno, una storia, un fatto o un personaggio in particolare da conoscere, da ricordare, su cui poi riflettere. Per questo vorrei parlarne con voi, di canzone in canzone. Si comincia con “Za’ Vov”, scanzonata e e di sapore balcanico. Pare che la parola zabaione venga da una voce onomatopeica settentrionale col significato generico di “mescolanza, guazzabuglio”. In senso figurato uno zabaione è infatti anche detto uno scritto o un discorso fatti di idee o di espressioni accozzate disordinatamente… In questi anni anche l’Italia e il mondo tutto sono in un bel (anzi brutto) guazzabuglio. Cosa possono fare in aiuto a questa situazione la musica e le canzoni?
 
Gasparazzo Bandabastarda
La musica e le canzoni possono muovere le coscienze, raccontare aneddoti e far viaggiare nella storia e nel tempo. E’ una responsabilità pubblicare canzoni, nel nostro caso cerchiamo di emozionarci e di conseguenza produciamo ciò che l’emozione ha generato.
 
Davide
“Bruno Neri” calciatore appassionato di arte e di poesia e partigiano morto in guerra a Gamogna (militò anche nel Torino). Perché è importante oggi più che mai ricordare la storia di chi dato la vita contro il fascismo?
 
Gasparazzo Bandabastarda
Perché il fascismo sta facendo paurosamente tendenza e figure come Bruno Neri sono da “raccontare” soprattutto dove la propaganda ha terreno fertile. Noi tifiamo Bruno Neri.
 
Davide
“Ettore Scola”, mancato nel 2016, ha fondato buona parte della weltanshauung dei propri film sul  travaso continuo dalla delusione politica a quella esistenziale e viceversa, con lo sfondo più o meno sfuocato dei grandi movimenti della storia. Qual è il vostro “Ettore Scola”?
 
Gasparazzo Bandabastarda
Bella domanda… il nostro è un omaggio alla sua produzione artistica, alla Commedia Italiana, a un’ Italia che non c’è più e che lui ha saputo sapientemente raccontare. Il nostro Ettore Scola è un Uomo generoso dalla grande etica e con un’ idea forte e marcata di Politica, tempi vissuti con un grande senso di responsabilità, altro che il populismo, il pressappochismo di oggi. Ce lo immaginiamo sorridente ma con un velo di malinconia… per come siamo caduti in basso.
 
Davide
“Basso ventre” cover di un brano dei Las Karne Murta, autore Arjuna Iacci. Perché questa scelta? Cosa in genere fa “scattare” la voglia di appropriarsi di un pezzo non vostro?
 
Gasparazzo Bandabastarda
In questo caso gli autori del brano ci hanno chiesto di suonare un loro brano per una compilation “ Everybody wants to be Karne Murta” uscita nel 2017. Abbiamo scelto e riarrangiato Basso Ventre d’istinto. Raramente rivisitiamo brani editi, è successo per Siesta di Bobby Solo, Tornerai del Trio Lescano per motivi “romantici” direi…
 
Davide
“O” poesia di Vincenzo Leocata, insegnante e poeta siciliano, sulla lettera “O”: c’è un’altra “O”, oltre quelle di Leocata, che avreste voluto o che aggiungereste ora a quel testo?
 
Gasparazzo Bandabastarda
No perché il testo è stato già integrato da alcune “O” realiste che abbiamo aggiunto a discapito di alcune più sognanti e poetiche che Leocata aveva usato.
 
Davide
Hevi (Amore Curdo) ispirata alla poesia “Appuntamento durante la tregua” di Hisam Allawi. Perché è importante non dimenticare la interminabile tragedia kurda?
 
Gasparazzo Bandabastarda
La responsabilità di chi ha modo di comunicare è, a nostro avviso, quella di raccontare e nel nostro caso lo facciamo con quello che davvero ci colpisce e addirittura ci impressiona come la guerra in Siria, conflitto senza fine dove il popolo curdo è sotto attacco su più fronti, nell’ indifferenza dell’ informazione pubblica (si può dire che è calato il silenzio su questa vicenda) e con la complicità delle grandi potenze mondiali, i primi responsabili di questo massacro. Conoscendo di persona Hisam, il poeta fuggito dalla guerra che ora vive qui in Italia, autore di una raccolta di poesie “Brucia il ricordo di te” c’è stata subito la volontà di collaborare, anche grazie al sostegno morale di Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus, associazione umanitaria impegnata in prima linea che ha incontrato anche la solidarietà di Zerocalcare. Hevi, nome di donna che vuol dire Speranza, è una storia d’ amore tra due ragazzi che riescono ad incontrarsi solo per brevi attimi in uno scenario devastato dalla guerra.
 
Davide
La patata è il simbolo andino del Perù e delle genti andine. Regina del sottosuolo, i locali la chiamavano papa e la consideravano, per il suo rapporto con la terra, come una Dea Madre. Riassumendo il botanico Redcliff Salaman e la sua Storia sociale della patata, la cultura della patata fu anche una metafora, un simbolo, un rituale, una preghiera, un medicinale, una canzone, un ballo. La patata misurava le altitudini e  veniva usata come unità di misura del tempo. Non dicevano «una mezz’ora», ma «una bollitura di patate». E in Europa è arrivata dopo che i conquistatori spagnoli raggiunsero e saccheggiarono le case degli indigeni. Ancora oggi non ha smesso di caricarsi simbolicamente, come nei giorni degli attentati a Bruxelles e patatine fritte simbolo dell’indignazione verso il terrorismo… Cos’è la “patata” di “Patata Groove”?
 
Gasparazzo Bandabastarda
La patata del brano è quella che hai descritto tu in maniera esaustiva. Aggiungiamo simbolo di semplicità, economicità, entusiasmo verso cose umili, migrazione, adattabilità, ritorno all’infanzia
 
Davide
Pane e musica… Oggi però sta diventando davvero difficile guadagnarsi il pane con la musica.  Qual è stata la situazione più difficile o imbarazzante che vi sia mai capitata al riguardo?
 
Gasparazzo Bandabastarda
Si è difficile a maggior ragione quando arrivi su un palco per il sound check e ti dicono sorridenti “occhio che la giunta è leghista” e forse chi ti deve pagare è proprio di destra. Anni fa non era così ed abbiamo passato periodi pessimi per i live in Italia ed all’estero. Relativamente ai compensi non abbiamo fortunatamente ricordi imbarazzanti quindi non si mangia con la musica ma per essere una band con un repertorio originale e comunque con tematiche a volte graffianti siamo fortunati nel trovare spazi per esprimerci ed essere pagati. Sui temi trattati a volte abbiamo avuto reazioni avverse (vigliacchi saluti romani e gesti minacciosi verso il palco) ma definirei episodi causati da menti con seri problemi.
 
Davide
“Preoccupante è quando”… quando i No Vax, quando le fake news, quando i migranti e il razzismo, quando le morti bianche… E quando ancora (e su tutto) di sfuggito al testo per ragioni di spazio, tempo e forma canzone?
 
Gasparazzo Bandabastarda
Di sfuggito (ma discusso) al testo c’è tantissimo purtroppo. L’indifferenza verso gli altri, il dominio globale delle armi, il sessismo, la criminalizzazione delle droghe leggere, il neofascismo ostentato e tanto altro che non starebbe dentro una canzone. Del resto nel brano è trattato soprattutto il modo vile e gratuito di soffocare una cultura a colpi di post sui social media.
 
Davide
Cosa seguirà?
 
Gasparazzo Bandabastarda
Per adesso suoniamo questo album che è variegato e musicalmente divertente per il futuro speriamo di non dover continuare con Preoccupante è quando come è accaduto per il nostro brano del 2010  “Miraggi” dedicato alle morti nel mediterraneo che è tristemente attualissimo oggigiorno.
 
Davide
Grazie e à suivre…

Commenta

Nel caso ti siano sfuggiti