KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Deep Sea Adventure

5 min read
gioco per 2-6 persone
Autori: Jun Sasaki & Goro Sasaki
Editore: Oink Games (www.oinkgms.com)
 
La Oink Games è una piccola casa editrice giapponese (di cui Jun Sasaki, uno degli autori di questo gioco e di altri titoli da loro prodotti, è il CEO), i cui prodotti sono una chiara rappresentazione dello stile minimalista ed essenziale che il Giappone sta pubblicando in questi anni; e se vi state chiedendo se il nome ha qualcosa a che fare con i suini, la conferma la si può avere dal logo: infatti si tratta di un simpatico grugno di maiale stilizzato (è una rassicurazione sulla condivisione mondiale di alcuni concetti, tra cui il verso del suino, e sulla praticità di qualcosa di più facile da scrivere di un nome giapponese). Una rapida occhiata al loro sito mostra come la stragrande maggioranza dei giochi da loro realizzati abbiano lo stesso formato, una piccola scatolina dal costo sempre uguale di 2.200 Yen (che oggi al cambio sono 17,68 Euro), e lo stesso stile, astratto e molto pulito, tutto fatto da silhouette colorate. Tra parentesi, spicca anche una prossima riedizione di “Modern Art” di Knizia, un gioco dove questa grafica risulta molto appropriata. Ma vediamo nel dettaglio come è strutturato questo gioco…
La scatola, come anticipato, è molto piccola (e molto robusta), e contiene:
– un sommergibile in cartoncino,
– pedine in legno di sommozzatori per i giocatori,
– due dadi a sei facce (ma con i numeri da uno a tre),
– un segnalino di legno,
– tessere di cartoncino,
– i regolamenti (in inglese, francese, tedesco, spagnolo, olandese, e italiano).
I materiali sono molto buoni, il cartoncino è molto spesso e con una piacevole superficie vellutata. Non ci sono componenti in lingua, a parte i regolamenti, anche se la traduzione in italiano può lasciare qualche dubbio, per cui conviene dare un’occhiata a quella in inglese (o in un’altra lingua che conoscete) per maggiore chiarezza.
Per preparare la partita, si piazza il sommergibile sul tavolo, con sopra un sommozzatore per ogni giocatore, e la pedina per indicare il livello di aria iniziale, poi si dispongono le tessere che riportano da uno a quattro punti in una fila che parte dal sommergibile, con il numero di punti in ordine crescente (le tessere con la X, che sono vuote, vanno messe da parte).
Una partita si gioca in tre round, ad ogni turno un giocatore esegue queste fasi:
– diminuisce la quantità di aria nel sommergibile del numero di tessere che sta trasportando nel round corrente (se il livello scende sotto lo zero, completerà in ogni caso il suo turno prima che si dichiari concluso il round).
– decide se tornare indietro (la pedina inizia girata verso le profondità del mare), se lo fa, non potrà più cambiare direzione nel resto del round.
– tira i due dadi e si muove del numero di tessere indicate, meno quelle trasportate (e saltando quelle occupate dagli avversari), se ottiene un numero negativo non potrà muoversi; se arriva sul fondo sarà costretto a fermarsi, mentre se torna al sommergibile il suo round è terminato (i turni successivi non farà nulla, neppure consumare aria).
– fare una fra tre possibili azioni: prendere la tessera su cui si trova, sostituendola con una vuota; oppure se si trova su una tessera vuota può sostituirla con una di quelle che sta trasportando; oppure non fare nulla.
Una volta compiute queste quattro fasi, il turno passa al giocatore successivo; il round termina quando tutti i giocatori sono tornati al sommergibile, oppure l’aria si esaurisce, e ogni giocatore verifica se:
– è tornato sul sommergibile, e quindi gira le tessere raccolte e le mette da parte come punteggio,
– non è tornato sul sommergibile, in questo caso tutte le tessere raccolte nel round vengono piazzate sul fondo del percorso, in gruppi di tre (a partire dal giocatore più lontano dal sommergibile); questi gruppi di tre tessere verranno considerati come una tessera unica per la raccolta e il consumo di aria.
A questo punto si rimuovono le tessere vuote accorciando il percorso, e si inizia il round successivo con una nuova riserva d’aria e tutte le pedine che ripartono dal sommergibile (inizia il giocatore che era arrivato più lontano dal sommergibile, oppure l’ultimo a tornare, se sono tornati tutti).
Al termine del terzo round si conclude la partita, e i giocatori sommano i punteggi di tutte le tessere che sono riusciti a riportare nel sommergibile, chi ha il totale più alto vince la partita (in caso di parità si controlla chi ha il maggior numero di tessere dal livello più alto, e in caso di ulteriore parità si condivide la vittoria).
Come vedete le regole sono molto semplici, ma il gioco si rivela meno banale di quanto possano farlo pensare: il meccanismo è quello di un classico “push your luck”, si mette alla prova la propria fortuna vedendo fino a che punto si può rischiare, ma dato che la riserva di aria è comune, ogni tessera che si raccoglie riduce le speranze di tutti di fare punti, oltre che penalizzare le proprie capacità di movimento. E la prima decisione da prendere è fino a quanto spingersi in profondità: finché si è a mani vuote non si consuma aria e ci si muove rapidamente, quindi inizialmente è facile raggiungere elevate profondità, ma dato che ad ogni tessera raccolta si consuma la riserva comune e ci si muove più lentamente, il primo che deciderà di raccogliere una tessera detterà i tempi per tutti gli altri; e vedere arrancare tutti lentamente sulla via del ritorno, con la riserva d’aria che diminuisce rapidamente è qualcosa di decisamente angosciante, poi se qualcuno si azzarda a raccogliere un’altra tessera provocherà sicuramente gli insulti degli altri giocatori, che si vedranno ridurre le speranze di tornare indenni sul sommergibile. Ed è questo l’elemento più originale del gioco: in tutti gli altri “push your luck” la scelta di un giocatore di proseguire influenza solo sé stesso, invece qui tutti gli altri giocatori ne subiranno le conseguenze.
Difetti? Data la meccanica principale non è adatto a chi non sopporta l’influenza del caso (ma dato che si tirano due dadi si può fare un rapido conteggio su quali siano le probabilità), e potrebbe essere di difficile reperimento dalle nostre parti (ma come sempre ci arriva in aiuto l’online). Quindi se state cercando un gioco rapido, semplice, che vi terrà sul filo del rasoio ad ogni lancio di dadi, questo è un titolo che vi consiglio sicuramente. Notate infine come lo stile zen del gioco lascia in secondo piano un fatto davvero inquietante: anche se si esaurisce l’aria le pedine ripartono in ogni caso dal sommergibile… ma siamo sicuri che siano sempre gli stessi sommozzatori?

Altri articoli correlati

Commenta