gioco per 1-6 persone
Autori: Hjalmar Hach & Lorenzo Silva
Editore: Ghenos Games (www.ghenosgames.com)
Negli ultimi tempi sono stati pubblicati molti giochi della tipologia “Roll & Write”, ovvero giochi dove si lanciano dei dadi e si cerca di ottenere determinate combinazioni, segnandole su un foglio; il capostipite di questa tipologia è sicuramente Yahtzee, e questo “Le Strade d’Inchiostro” (“Railroad Ink” nella versione in inglese) è uno degli ultimi esemplari (tra i quali si può annoverare l’ottimo “Roll Through the Ages”). In questo gioco i risultati dei dadi non sono né numeri né lettere, bensì strade e ferrovie, che devono essere disposti in una griglia a rappresentare dei percorsi, e in questo aspetto topologico si riassume l’elemento più originale e interessate di questa variazione sul tema. Altra particolarità sono le due scatole in cui è stato prodotto il gioco, sottotitolate “Rosso Fiammante” e “Blu Profondo”, e che si differenziano solo per i dadi utilizzabili nelle varianti (ovvero, invece di pubblicare a parte le espansioni, sono state prodotte due scatole base, con ognuno un’espansione differente). Questa suddivisione fa sì che sia possibile, acquistando entrambe le scatole, giocare fino a dodici persone (ma anche di più, se si fotocopiano le schede e ci si procura dei pennarelli), dato che basta un set di dadi per qualunque numero di giocatori (se riescono a vedere i risultati dopo il lancio), ma vediamo nel dettaglio i meccanismi di questo gioco…
La scatola è molto compatta (e con una bella chiusura a libro magnetizzata) e contiene:
– otto dadi a sei facce non standard,
– sei plance cancellabili,
– sei pennarelli (con spugnetta sul tappo per cancellare),
– il regolamento (in italiano).
I componenti sono molto buoni: le plance robuste, i dadi belli e solidi (e incavati, così non si rischia che si sbiadiscano), e i pennarelli comodi da usare. Non ci sono scritte sui componenti, per cui si può giocare con qualunque edizione, una volta imparato il regolamento.
La preparazione è istantanea, ogni giocatore prende una scheda e un pennarello, e si può iniziare; notare che il gioco standard prevede di usare i quattro dadi bianchi (chiamati dadi Percorso).
All’inizio del round si lanciano i quattro dadi percorso e tutti i giocatori dovranno cercare di disegnarne le facce sulla propria scheda: le possibilità rappresentate sono una strada o una ferrovia, con rettilinei, curve e incroci, in più c’è un cavalcavia dove una strada e una ferrovia si incrociano, e due stazioni dove si incontrano una strada e una ferrovia. I giocatori dovranno disegnarli sulla propria scheda (una griglia 7 x 7 caselle), potendoli sia ruotare che ribaltare, ma non duplicare, e con la restrizione che qualunque faccia deve essere connessa ad una faccia già disegnata in precedenza, oppure con una delle dodici uscite presenti sui bordi (sei strade e sei ferrovie). Sulla propria scheda sono presenti anche sei facce speciali, se ne potrà usare una ogni round (che andrà cancellata per evitare di riutilizzarla), fino ad un massimo di tre facce speciali per partita.
Quando i giocatori hanno disegnato tutte e quattro le facce, il round termina, e bisogna scrivere un numerino nella casella bianca di tutte e quattro le caselle appena disegnate, dopodiché si può passare al round successivo. Il gioco termina alla fine del settimo round, e vengono calcolati i punti sommando:
– un punteggio relativo al numero di uscite collegate (si va da un minimo quattro punti per due uscite, fino ad un massimo di 45 per tutte e dodici),
– la lunghezza della strada più lunga,
– la lunghezza della ferrovia più lunga,
– il numero di caselle centrali occupate (fino a nove),
A questo si sottrae un punto per ogni errore (tratte non collegate o errori di collegamento) e chi ha il totale più alto vince la partita (in caso di parità si controlla chi ha fatto meno errori, e in caso di ulteriore parità si condivide la vittoria). In solitario si può giocare cercando di battere il proprio record di punteggio (peccato non abbiano inserito una tabella per convertire i punteggi in livelli di vittoria).
Fino a questo punto le due scatole sono uguali, entrambe contengono le sei schede, sei penne, e quattro dadi bianchi, ciò che le differenzia sono i quattro dadi colorati, due arancioni e due rossi per “Rosso Fiammante”, due blu e due azzurri per “Blu Profondo”, per giocare le varianti si scelgono due dadi, e si aggiungono a quelli da lanciare nel round, con queste variazioni nelle regole (oltre alla durata della partita, ridotta a sei round):
– lava (dadi arancioni): all’inizio si disegnerà un vulcano in un lago di lava nella casella centrale, ad ogni round si dovrà usare almeno un dado lava e disegnare la relativa faccia, espandendo il lago di lava oppure creandone uno nuovo. Al termine della partita i lati di un lago ancora aperti conteranno come errore, mentre i laghi chiusi frutteranno cinque punti ognuno, oltre ad un punto per ogni casella che occupa il lago di lava più grande.
– meteora (dadi rossi): ad ogni round un dado indicherà la direzione, l’altro la distanza dalla casella in cui cadrà un meteorite (rispetto a quella in cui è caduto nel round precedente, eccetto il primo, in cui si considera la casella centrale), che cancellerà tutto quanto già disegnato nella casella (si dovrà disegnare un cratere). Alla fine della partita tutte le strade e le ferrovie che terminano in un cratere non si considereranno errori ma frutteranno ognuna due punti.
– fiume (dadi blu): ad ogni round si può usare uno o due dadi per un nuovo tipo di percorso, il fiume, che va disegnato e connesso come gli altri due (le estremità possono essere connesse al bordo, dove non ci sono strade o ferrovie). Al termine della partita si conteggia un fiume aggiungendo un punto per ogni casella che occupa, con un bonus di tre punti se entrambe le estremità sono connesse ai bordi.
– lago (dadi azzurri): ad ogni round si può usare uno o due dadi per disegnare uno o più laghi, al termine della partita i lati aperti non contano come errore, e si ottiene un punto per ogni casella che è occupata dal lago più piccolo. Notare anche che le facce che contengono un molo non interrompono la strada o la ferrovia, ma la fanno continuare attraverso il lago.
Come avevo anticipato si tratta di un gioco adatto a qualunque numero di giocatori, e con il fatto che tutte le scelte avvengono contemporaneamente, la durata rimane invariata, durata in ogni caso contenuta, dato che difficilmente si supera la mezz’ora. Questo aspetto, oltre alla semplicità delle regole e la qualità dei materiali, fa diventare questo gioco un titolo adatto veramente a tutti, e le scelte a disposizione (tra cui l’utilizzo delle tre facce bonus) lo rendono non banale, soprattutto considerando i dadi colorati, la cui aggiunta aumenta le possibilità (e quindi le scelte da dover prendere), dato che in effetti con i soli quattro dadi standard si arriva a esaurire il gioco dopo qualche partita. Difetti? Non c’è interazione tra i giocatori, per cui si tratta di un “solitario multi-giocatore”, per qualcuno non è un difetto, ma è un aspetto che va considerato se state cercando un gioco con più competizione diretta (ad esempio in “Roll Through the Ages” i giocatori sono in competizione tra loro per realizzare le meraviglie).
In conclusione, se qualcuno vi propone una partita a Yahtzee, considerando che l’anno prossimo raggiungerà la veneranda età di ottant’anni (è stato pubblicato la prima volta nel 1940), potete proporre questo gioco come alternativa sicuramente più attuale (e opinione personale, più divertente).