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Intervista con Luciano Varnadi Ceriello

10 min read
Il Segreto Di Chopin
 
 
Nel corso di una missione di devastazione e annichilimento di una nazione e di un popolo, Reinhard Friedmann, un alto ufficiale nazista scopre, per puro caso, delle lettere fino ad allora rimaste segrete. Quelle lettere che Apollonia Dabrowska, la donna amata in segreto da Chopin, il suo unico e misterioso grande amore, scrisse ma non inviò mai al compositore polacco. Incuriosito, il soldato inizia la lettura dei documenti rinvenuti e si accorge, così, che tra le lettere ve ne sono anche alcune inviate da Chopin alla sua adorata. Attraverso la lettura di questa corrispondenza segreta, il romanzo ripercorre la vita del musicista dalla nascita alla morte, intrecciandola con elementi di fantasia, che s’intersecano con i momenti reali della vita di Chopin e con dati storici e biografici del grande compositore. Questa la sinossi in copertina del romanzo “Il segreto di Chopin” di Luciano Varnadi Ceriello, edito da Armando Curcio Editore. Caratteristica peculiare di questo lavoro è l’inserimento di poesie, i cui  testi sono stati scritti dall’autore seguendo le linee melodiche dei 21 Notturni composti da Chopin ed in cui ad ogni nota corrisponde una sillaba. I brani realizzati dall’autore, eseguiti dal Maestro Giuseppe Giulio Di Lorenzo al pianoforte e dalla vocalist Vera Mignola al canto, hanno un sapore deliziosamente “old style” e si adattano perfettamente al ritmo narrativo dell’opera, stabilendo una meravigliosa corrispondenza fra musica e testo letterario.
Il romanzo si estende anche al campo dell’arte figurativa. Sono infatti in esso contenute 24 tavole pittoriche a tema (acrilico su cementite), dipinte dalla pittrice Amelia Musella, e scaricabili gratuitamente dal sito. Tali immagini rievocano i personaggi presenti nei testi dei brani.
 
 
Luciano Varnadi Ceriello nasce a Rovigo nel 1971 e risiede a Sirignano in provincia di Avellino. Oltre alla professione di insegnante, è anche scrittore, compositore, cantante e attore. Nel corso della sua vita ha inciso diversi dischi e scritto testi per opere in seguito inscenate. L’opera teatrale “Ho sognato Chopin” ha ricevuto molteplici riconoscimenti in concorsi e premi letterari.
 
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Intervista
 
Davide
Ciao Luciano e ben tornato su Kult Underground. Al “poeta del pianoforte” avevi già dedicato un’opera teatrale (“Ho sognato Chopin”). Perché dunque Chopin?
 
Luciano
Ciao Davide, è sempre un piacere essere qui con te su Kult Underground.
Non sono stato io a scegliere Chopin. bensì lui a scegliere me, è lui che ha fatto nascere in me sia il drammaturgo, sia il romanziere e di questo gli sono molto grato. Ho infatti scritto prima l’opera teatrale “Ho sognato Chopin e poi il romanzo “Il segreto di Chopin, che ne è stato quasi una diretta conseguenza.
 
Davide
Il romanzo è stato ben accolto da critica e pubblico, ci sono state già diverse ristampe e ha ricevuto numerosi premi. Ci fai un riassunto dei momenti di tua maggiore soddisfazione dall’uscita del romanzo fino a questo momento?
 
Luciano
Sì, il romanzo per fortuna ha destato un notevole interesse. Io mi sono affacciato al mondo della letteratura in modo decisamente timido, del resto “Il segreto di Chopin” è il mio primo romanzo e, non mi sarei mai aspettato di raggiungere un tale consenso da parte della critica e del pubblico. Il romanzo è uscito esattamente un anno fa, è infatti stato edito nel maggio del 2017 e, da quel momento in poi, è stata tutta un’ascesa verso successi sempre più importanti. In un anno ho avuto un’infinità di soddisfazioni. Il romanzo ha vinto ben quindici premi, tra i quali il primo premio al Premio letterario La città di Murex di Firenze, il secondo premio a I Murazzi di Torino, il terzo premio allo Zingarelli di Cerignola e diverse menzioni d’onore con le quali, a macchia di leopardo, ho coperto un po’ tutto lo stivale. Ti dirò che, tra le immense soddisfazioni avute, annovero anche il pensiero d’encomio di Juri Camisasca, inserito come incipit del libro.  
 
Davide
Perché la tua storia è ambientata proprio negli anni di invasione e occupazione nazista della Polonia?
 
Luciano
Alla luce degli eventi degli ultimi anni, questo romanzo vuole essere un appello alla tolleranza. Con l’ambientazione in Polonia e le descrizioni relative al periodo della seconda guerra mondiale vorrei riportare alla mente del lettore gli orrori vissuti e le violenze perpetrate dai nazisti, che purtroppo non sono poi così lontani da noi. L’ho fatto per non dimenticare e per cercare di insegnare ai più giovani che la violenza e l’intolleranza non rappresentano mai la strada giusta da seguire, perché non fanno altro che distruggere un futuro che potrebbe essere radioso.
 
Davide
Come nasce l’idea di scrivere i testi per i suoi Notturni, rendendoli così cantabili?
 
Luciano
Il tutto nasce da un processo onirico avvenuto la notte del 26 settembre 2012, nel quale mi apparve in sogno Chopin. Durante quel sogno, il poeta del pianoforte mi chiese di scrivere un testo sul suo Notturno oggi più famoso, l’Op. 9 N°2 in Mi bemolle. Il pianista espresse, inoltre, il desiderio che in tale testo si descrivesse sua madre intenta a comporre musica, in attesa che suo marito rientrasse dal lavoro. Io, prima di allora, non mi ero mai interessato alla musica classica, né tantomeno a quella di Chopin. Tu che conosci bene il mio percorso artistico, sai bene che mi sono sempre dedicato al cantautorato di matrice moderna, con atmosfere che spaziano dal pop al rock d’autore, per cui anche i miei ascolti sono sempre stati indirizzati verso quel genere di musica.
Al risveglio, non badai più di tanto a quello strano sogno, mi alzai e, mentre ero intento a radermi, avvertii provenire dal televisore delle note che catturarono la mia curiosità. Quella melodia immediatamente mi parlò e mi dettò delle parole, ricordo ancora le prime frasi che saltarono fuori dalle mie labbra ancora circondate dal sapone da barba: “Guarderai negli specchi, vedrai il riflesso dei miei tasti neri…”. Mi sembrava una musica conosciuta, ma non ne ero certo, per cui, con il volto raso per metà, mi avvicinai alla tv e attesi i titoli di coda per scoprire chi fosse il compositore di quelle dolcissime note. Ebbene, incredibile a dirsi, erano proprio le note del Notturno Op.9 N. 2 in Mi bemolle… Di solito non mi lascio turbare facilmente da queste curiose coincidenze, ma ammetto che quel giorno rimasi senza parole. La concomitanza di quei due eventi mi sembrò davvero stranissima. Lasciai cadere la cosa. Del resto che cosa c’entravo io, un cantautore italiano di tendenza rock, con il più grande pianista di musica classica? E poi, diciamoci la verità, chi ero io per scrivere un testo sulla melodia di un mostro sacro come Chopin?
Passarono diversi giorni, durante i quali ero molto preso dai miei progetti musicali. Tuttavia quel frammento di musica che avevo ascoltato non mi abbandonava; la sua forza, anziché dissiparsi, aumentava ogni giorno di più. Una sera, frugando tra i dischi in vinile di mio padre, ne trovai uno che conteneva i Notturni di Chopin; dopo qualche istante di esitazione, decisi di metterlo sul piatto del giradischi e di ascoltare per intero quella famosa Opera 9 N°2. Nell’ascoltarla rimasi estasiato ed avvertii l’esigenza di prendere carta e penna per appuntare le frasi che di getto mi vennero ispirate dalla musica. L’indomani, acquistai un cd che comprendeva tutti i Notturni del compositore polacco e completai l’opera iniziata la sera precedente. In un primo momento non mi sembrò vero. Avevo scritto un testo sulla linea melodica di un Notturno di Chopin, rispettandone la corrispondenza sillabica. Da quel momento mi sono innamorato delle melodie di quel pianista e, un po’ alla volta, la sua musica mi ha coinvolto a tal punto, da dettarmi i testi per tutti i Notturni che aveva composto. Sono nati, così, 21 brani. E la fata danzò, Farinelli, Edipo, La tua docile preda, Amleto e tutti gli altri.
 
Davide
I brani sono stati dunque anche esibiti per pianoforte e voce. In quali occasioni? C’è modo di ascoltarli da qualche parte? Più avanti pensi di farne un disco?
 
Luciano
I brani sono stati eseguiti durante la maggior parte delle presentazioni del romanzo che ho tenuto in giro per l’Italia. Insieme ai miei compagni di viaggio, li ho presentati presso i Mondadori store in giro per l’Italia, presso chiese e castelli, al Museo d’Arte Contemporanea di Caserta, nei Licei e ultimi in ordine cronologico, presso il prestigioso Circolo dei Lettori di Torino e lo Spoleto Art Festival to Napoli. Gli esecutori sono il Maestro Giuseppe Giulio di Lorenzo al pianoforte e la vocalist Vera Mignola alla voce, mentre per la versione versione lirica ci saranno anche il soprano Tania di Giorgio e gli Ergos Quartett. Durante le presentazioni di solito io e l’attrice Vania de Angelis, che ricopre egregiamente anche il ruolo di presentatrice, leggiamo, sottoforma di reading alcuni passi estratti dal romanzo. Sul sito  www.ilsegretodichopin.it e sul mio canale youtube, c’è tantissimo materiale da ascoltare e visionare. Sul sito, oltre alle canzoni, si possono trovare anche l’intero primo capitolo, gli spartiti con il testo in partitura, per i quali ringrazio l’amico compositore Oderigi Lusi e le tavole pittoriche ispirate ai testi del romanzo create dalla pittrice Amelia Musella. C’è anche un’area riservata con contenuti speciali alla quale si può accedere grazie a un codice presente all’interno del libro.
Riguardo il disco, ho in mente di pubblicare una trilogia che comprenderà tutti e 21 i Notturni. Il primo album è già pronto e comprende 9 Notturni. È un progetto per pianoforte, voce femminile, coro e 2 voci recitanti, una delle quali sono io e l’altra… Beh, questo non credo sia il caso di rivelarlo adesso. Ti dico soltanto che ho avuto il piacere di avere in questo disco il cantautore italiano che io stimo di più tra tutti. Chi mi conosce bene di certo se ne farà un’idea. Al momento sto valutando con quale etichetta farlo uscire. È prevista per il futuro anche un’incisione in versione lirica.
 
Davide
Il romanzo è completato da un inserto storico di quasi 40 pagine riccamente illustrate su Chopin, ma non solo su Chopin. Perché questa appendice informativa e documentaria?
 
Luciano
. “Il segreto di Chopin” è formato dal 70% di fantasia e dal 30% di realtà. Ho pensato di inserire questa appendice documentaria per far capire al lettore quali sono le parti reali del romanzo. La parte documentaria è stata curata dalla Dott.ssa Eleonora Ceriello Franceschini che ha intessuto contatti con il Museo Fryderyk Chopin di Varsavia ed in particolare con la Dott.ssa Izabella Butkiewicz, la Dott.ssa Iwona Senica e il Dott. Łukasz Kaczmarowski, che ringrazio per la piena disponibilità dimostrata, con il Museo Nazionale e la Biblioteca Jagiellońska di Cracovia, la Biblioteca Nazionale di Varsavia, l’Archivio Nazionale Cinematografico della Polonia e la Biblioteca Nazionale di Francia.
 
Davide
C’è stata anche una collaborazione con la pittrice Amelia Musella, che ha realizzato 23 tavole ispirate al libro e scaricabili da internet. Come nasce questa collaborazione e perché hai voluto caratterizzare l’uscita di questo libro con la compresenza e l’interazione di più linguaggi (narrativa, poesia, arte, musica, internet…)?
 
Luciano
Amelia Musella è mia moglie. Dopo aver condiviso 25 anni della nostra esistenza ed esserci fusi nei DNA dei nostri quattro figli, abbiamo deciso di condividere anche le nostre arti. Amelia ha infatti elaborato 23 tavole pittoriche (acrilico su cementite), dedicate ai capitoli del romanzo e alla vita del grande musicista polacco. Ho voluto caratterizzare questo libro con la compresenza dei vari linguaggi perché ho sempre subito il fascino della contaminazione tra le arti.
 
Davide
Scrivere non è niente più di un sogno che porta consiglio, affermò Borges. Qual è per te il senso dello scrivere?
 
Luciano
Ho scoperto che per me scrivere è come intraprendere un viaggio senza meta. Per quanto io mi imponga delle tappe obbligate, mi sono ormai reso conto che, durante la stesura del romanzo, alcuni capitoli seguono dei percorsi propri e alcuni personaggi spuntano dal nulla e quasi vivono di vita propria. A me non è concesso altro che fissarli sulla carta.
 
Davide
Cosa seguirà?
 
Luciano
Seguirà il continuo de “Il segreto di Chopin”. Perché anch’esso è parte di una trilogia. Al momento sono alla correzione di bozza del secondo libro. Come è successo per il primo romanzo, nel quale i 21 capitoli corrispondono ai 21 Notturni di Chopin, il secondo romanzo contiene quarantanove capitoli, corrispondenti alle quarantanove (Quarantotto + una postuma) Romanze senza parole di Felix Mendelssohn che, come ho fatto per i Notturni, ho reso canzone. Vorrei fare uscire anche un doppio album in concomitanza dell’uscita del libro e vorrei allargare questo progetto a tante altre persone. Oltre agli splendidi compagni di viaggio Giuseppe di Lorenzo, Vera Mignola e Vania de Angelis, ho invitato i cari amici cantautori Davide Matrisciano, Zorama, Aldo Granese, Saughelli, il soprano Tania di Giorgio e gli Ergos quartett a prenderne parte a vario titolo. Approfitto delle pagine di Kult Underground per estendere l’invito a cantanti e musicisti che vogliano dare un contributo al progetto attraverso la propria arte.
 
Davide
Grazie e à suivre…
 

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