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Intervista con Genoma

5 min read
Stories – l’EP di debutto tra sonorità elettroniche, influenze new wave e chill-out.
 
I Genoma nascono nel 2015 e Stories è il loro lavoro di debutto, pubblicato in edizione strettamente limitata con copertina dipinta a mano e con una bonus track, la cover di Atmosphere dei Joy Division.
Nella musica della formazione di Ravenna si fondono diverse influenze, tra elettronica, melodie pop, influenze new wave, ritmi downtempo e chill-out. Un elemento caratteristico è l’utilizzo di seaboard e synth, suonati da Enrico Coari, il violoncello di Elisa Cagnani e le  percussioni di Roberto “Beo” Raggi , e poi ancora il basso fretless di Nicola Farolfi, la batteria di Stefano Lelli e la voce di Angela Piva, perfettamente a proprio agio tra italiano, inglese, brani originali e cover rivisitate. Ed è la stessa cantante che ha realizzato a mano le copertine per l’edizione limitata dell’EP.
I testi esplorano diversi spettri emotivi, intimisti e crepuscolari quelli di FlashbackeDark Window, opera di Nicola Farolfi mentre più  visionari quelli di Pink Astronauts Story e di Remember Me, quest’ultima cantata in italiano, a dispetto del titolo, lascia presagire nuove evoluzioni nella musica dei Genoma.
Infine, presente solo nella versione CD la cover di Atmosphere dei Joy Division a segnare il legame, più emotivo che sonoro, con un mondo musicale dark/wave.
 
Tracklist: Flashback / Pink Astronauts Story / Dark Window / Remember  Me / Atmosphere (Joy Division cover)
 
New Model Label – Govind Khurana
htpps://www.facebook.com/genomaproject  
 
Intervista
 
Davide
Ciao Genoma. Un esordio è l’inizio di un’opera. Nel vostro caso davvero interessante e promettente. Quale sarà dunque l’opera dei Genoma, quali gli obiettivi artistici che vi hanno legato in questo progetto e quindi a seguire?
 
Genoma
La ricerca comune di sonorità che possano creare immagini ed emozioni.
 
Davide
Il genoma è stato anche paragonato alle informazioni contenute in un libro. Quali capitoli, quali storie e informazioni sono dunque racchiuse in questo vostro esordio? Qual è il suo filo di Arianna?
 
Genoma
Abbiamo iniziato scrivendo capitoli che rappresentassero noi stessi e poi incontrandoci nella musica ne abbiamo creati nuovi che sono riusciti ad abbinare le nostre storie interiori e sonore.
Cerchiamo di creare un mondo in cui ci sia empatia tra noi e chi ascolta; come leggere un libro: ogni lettore si immagina un percorso interiore durante la lettura..
 
Davide
C’è una prevalenza di strumenti, accompagnati dal suono indeterminato delle percussioni, dal suono determinato ma che possono scivolare dentro i microtoni (basso fretless, violoncello, la tastiera Seabord, la stessa voce umana). È questa una scelta precisa?
 
Genoma
Cerchiamo una musica minimale che oscilla attorno a poche tonalità.
 
Davide
Oltre alla musica ho apprezzato molto anche la copertina edizione limitata in cartone dipinta e scritta a mano da Angela, una diversa dall’altra anche nei colori (suppongo acquarelli). “Rimaterializzare” in oggetti unici la musica ormai smaterializzata nell’mp3 via internet è sicuramente una strada per tornare a fare amare il disco nella sua veste “multiartistica” (il disegno o la pittura e la fotografia prima di tutto), oltre che nella sua qualità globale e temporale. Ma vendere i file audio anche via internet è diventato imprescindibile. Come vi siete posti questo moderno dilemma musicale e come intendete sviluppare una vostra via produttiva?
 
Genoma
La priorità per noi non è la vendita ma diffondere la nostra musica tramite i canali che i media mettono a disposizione oggi, ma nei nostri lavori sarà sempre presente una produzione artigianale in quanto rispecchia il nostro modo di essere.
 
Davide
L’atmosfera generale che si respira nel vostro lavoro è quella di alcuni lavori inglesi anni ’80, in particolare della cosiddetta Ethereal wave. Quali sono stati i vostri artisti e punti di riferimento nel determinare il gusto d’insieme dei Genoma?
 
Genoma
All’interno del gruppo c’è chi ha vissuto in prima persona quel periodo e si ritrova nelle atmosfere scure degli anni ’80, e anche gli altri componenti si trovano a condividere le stesse ricerche emotive.
 
Davide
Alcune linee di ornamento del basso fretless rievocano lo stile unico che è stato di Mick Karn. Come avete recepito quel decennio ricco di innovazioni e di nuovi generi musicali e come vi ponete rispetto a un suo aggiornamento e rinnovamento tre decenni dopo così come rispetto al panorama musicale attuale?
 
Genoma (Nicola Farolfi)
Il basso fretless suonato in quello stile è sicuramente ispirato a Karn, il famoso bassista dei Japan, ed anche nei suoni delle tastiere si possono cogliere le fumose sonorità di Barbieri.
Secondo noi loro erano molto più attuali di quanto si possa pensare, anzi ancora oggi dopo 30 anni proiettati nel futuro. Molta musica che si ascolta oggi è frutto per la maggior parte dei produttori che la confezionano. Forse noi abbiamo nel bene e nel male la possibilità di creare una musica al di fuori degli schemi di vendita.
 
Davide
La musica è ciò che ci permette di intrattenerci con l’aldilà, scrisse Robert Schumann. Cos’è invece per voi, cosa vi e ci permette?
 
Genoma
La  musica ci permette di creare un legame tra il nostro mondo interiore e la realtà esterna, ci permette di sognare e di trovare un’armonia con noi stessi, ed è ciò che speriamo di trasmettere anche a chi ci ascolta.
 
Davide
Cosa seguirà?
 
Genoma
Ci sono diverse idee su cui stiamo lavorando, in questo periodo stiamo ultimando un progetto live che raccontando una storia unisca suono e immagini, non semplicemente andare sul palco e suonare un pezzo dietro l’altro senza un significato, ma unire brani inediti e cover in un viaggio con un inizio ed una fine.
 
Davide
Grazie e à suivre…

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