Intervista con Fabiano Andreacchio
La band Atomic Factory è stata fondata dal talentuoso bassista Fabiano Andreacchio, già conosciuto in queste pagine (http://www.kultunderground.org/art/18147) con il suo esordio solista Bass R-Evolution. “Living Dead Groove” è dunque il suo secondo lavoro datato 2016 (Sliptrick records), registrato insieme a Mikahel “Shen” Raiden, al batterista Nicko “Sozz” DeMicheli e numerosi importanti ospiti.
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Intervista
Davide
Ciao Fabiano. A distanza di meno di un anno dall’uscita di Bass R-Evolution torni dunque con Livind Dead Groove. Qualcosa è cambiato. Per intanto non è più un tuo lavoro solista, in cui suoni tutto o quasi tutto da solo, ma sei coadiuvato da validi strumentisti e diversi ospiti. Ce li presenti?
Fabiano
Ciao Davide certo il mio chitarrista pluricordato Mikahel “Shen” Raiden e il mio batterista Nicko “Sozz” DeMicheli mi seguiranno principalmente in sede live, assieme abbiamo una band che abbiamo chiamato Atomic Factory e siamo già all’opera sul materiale nuovo. Come dice il nome siamo una fabbrica musicale in continua produzione che seguo principalmente io con il loro aiuto! Inoltre la New entry alla voce Federico “Dedde” Balestrieri è già al lavoro sui nuovi pezzi del prossimo disco targato Atomic Factory. Come ospiti in Living Dead Groove abbiamo Jeff Hughell direttamente dai leggendari Six Feet Under, Brian Maillard che accompagna i tours di Dominici (Ex cantante dei D.T.), il mio super amico Dino Fiorenza bassista italiano famoso in tutto il mondo e poi Giovanni Tomassucci, Gabriels, Francesco Dall’O’ e DJ Francesco Zeta.
Davide
Cosa ti ha orientato a fare dunque qualcosa in gruppo e non più da solo?
Fabiano
Avevo necessità di tornare in sala prove e suonare un po’ alla vecchia maniera! Inoltre lo show dal vivo con le basi è un po’ asettico… con un band su un palco è tutta un’altra storia!
Davide
Cos’è il morto vivente o il non-morto del titolo? Qual è il tema comune a tutte le tracce, i cui titoli riportano alla memoria una certa cinematografia fanta-horror, splatter o d’exploitation?
Fabiano
Tutto l’album è a tema zombie, adoro quel genere horror in particolare e sono stato ispirato dagli ultimi film usciti in cui gli zombie sono creature molto veloci e scattose (stile World War Z) da qui riff molto djentosi e sfuriate thrash/shred disseminate lungo tutto l’album. I testi sono ridotti all’osso per cui è più da vedere come “colonna sonora” di un film horror-zombie-moderno.
Davide
Cosa rappresenta per te il groove, il linguaggio ritmico?
Fabiano
Per me il groove è l’essenza della musica, la musica senza groove non può esistere mentre invece è possibile il contrario! io parlo, canto, comunico e ballo col groove!
Davide
Ci sono dischi lontani o più recenti da cui senti di aver tratto ispirazione per questo lavoro?
Fabiano
Assolutamente, se non fossero esistiti i Cynic con Focus, i Fear Factory con Archetype e Demanufacture ed una serie di gruppi anche più moderni (Architects, Emmure, Structures ecc ecc) Living Dead Groove non avrebbe mai suonato così! Una grande influenza me l’ha data soprattutto Jeff Hughell con i suoi lavori solisti che ho rigorosamente acquistato e divorato molto prima di chiedere umilmente se voleva collaborare con me sul mio nuovo disco.
Davide
Cosa ha guidato in Living Dead Groove le tue sperimentazioni ritmiche, sonore o stilistiche nonché gli orientamenti più progressivi ed elettronici?
Fabiano
Volevo ottenere un mix di metal vecchio con metal moderno ed elettronica quindi semplicemente ho iniziato a scrivere riff su riff aggiungendo ogni suono che si sposava bene con ritmo e con la melodia che stavo creando! è stato tutto abbastanza naturale e sanguigno senza troppi “paletti” auto-imposti. L’unico limite che mi sono messo è la lunghezza dei brani (tutti tra i 3 e i 4 minuti) e che il master finale risultasse più omogeneo possibile, perchè a me gli album che hanno sonorità troppo diverse all’interno non piacciono particolarmente!
Davide
Assoli di basso come quello in “S.O.S.” lasciano davvero ammirati. Cosa cerchi di racchiudere del tuo strumento e della tua concezione dello strumento nei tuoi momenti solistici al basso?
Fabiano
Quel solo è spettacolare hai proprio ragione! Dino Fiorenza in quel brano ha dato davvero sfoggio delle sue tecniche e del suo gusto! quando l’ho sentito per la prima volta non ci credevo!!! e più lo ascoltavo durante il mixaggio più ne ero impressionato! L’assolo di basso è una variazione sul tema che si crea quasi in maniera naturale quando le note del riff non ti bastano più per esprimere tutto il potenziale della canzone, che automaticamente sfocia in un assolo. In questo disco accade abbastanza di rado perchè i pezzi sono abbastanza intricati e cervellotici di per sé… qualcuno potrebbe vederlo anche come un assolo di 40 minuti questo disco…
Davide
Le voci e le spoken-words sono tutte pesantemente trattate elettronicamente, vocoderizzate e non eseguono dei veri e propri canti, a parte brani come Hypocrisy o End of Abomination, ma diventano esse stesse elemento ritmico o strumentale tra gli altri. Qual è stato il tuo approccio al riguardo?
Fabiano
Ho proprio trattato le vocals come suoni elettronici per completare il puzzle del sound! Ho ricevuto diverse critiche per questa scelta, ma io rimango del parere che il disco ha preso una piega molto più originale e alternativa con questa soluzione, poi si sa i gusti non si discutono quindi ci sta che a tante persone il vocoder non piaccia! a me piace molto invece!
Davide
La cover di “Smells like teen spirit” dei Nirvana nel tuo disco diventa “Smell like a corpse”. Perché questo remake del brano che forse per primo ha sancito l’ingresso del grunge e dell’alternative rock nel mainstream e che sembra tu abbia voluto riportare nell’underground?
Fabiano
Questa cover è stata una sfida. Questa canzone (che nella versione originale mi piace davvero tanto e che mi riporta ad un periodo della mia vita che ricordo con molta malinconia) è molto lontana dal genere che propongo, ed è un icona per tantissimi musicisti ed ascoltatori. Sono stato irriverente e presuntuoso per scelta e ho voluto stravolgere una canzone leggendaria all’inverosimile. Sono sicuro che, nel bene o nel male, questa cover farà il suo dovere…
Davide
Tra gli ospiti ho notato anche un mio concittadino, dj attivo nel genere techno, il torinese Francesco Zeta. In chiusura hai affidato a lui il remix di Hipocrisy, mentre a Smoke dj quello di Corpses. Perché hai accostato il “living dead groove” al mondo dell’elettronica delle discoteche o magari del rave party nonché del loop, che è poi il groove dell’elettronica oggi?
Fabiano
DJ Zeta è un grandissimo amico che ha collaborato con me ancora quando ero frontman dei ROX. Il disco è molto elettronico negli arrangiamenti e un suo remix mi sembrava obbligatorio perchè lui con i suoni pesanti e i ritmi hardstyle è davvero un boss!
Davide
Infine, più “rassicurante” dopo tanta energia e inquietudine, una versione acustica di End of Abomination, con pennate su accordi di basso come fosse una chitarra…
Fabiano
Si l’acustic version di E.O.A. è molto apprezzata perchè è ascoltabilissima anche da persone non amanti del metal, nella follia di questo concept c’era spazio anche per una canzone acustica secondo me! in realtà avrebbe dovuto essere l’unica versione ufficiale di questo brano, ma poi è stata scelta da Jeff Hughell per il featuring quindi le ho messe entrambe!
Davide
Ciò che non può danzare sul bordo delle labbra, va a urlare in fondo all’anima, ha detto lo scrittore francese Christian Bobin. Cos’è per te l’urlo? Ma cosa sono per te anche anche la durezza e la velocità?
Fabiano
Sono una forma di espressione estrema e assolutamente compatibile con miei gusti! Quindi nei dischi che amo di più sono presenti, ed ovviamente anche nei miei pezzi ne faccio abbondante uso! Mi ci trovo a mio agio in ogni momento e in ogni situazione! Non necessariamente per esprimere solo rabbia dolore e violenza, ma anche per tutto il resto: inoltre il suono della voce urlata, della batteria percossa a massima potenza e il suono della chitarra e del basso plettrati con violenza sono qualitativamente migliori a mio giudizio.
Davide
Cosa seguirà?
Fabiano
A dicembre pubblicherò un disco solista intitolato “Bass Guitar Hero” con canzoni acustiche, pezzi solo drums&bass, pezzi djent/progressive ed una cover + una bonus track. Per quanto riguarda Atomic Factory invece stiamo già componendo il nuovo full length che vedrà un sacco di featuring come ormai consueto in casa Atomic. Sarà un disco più “classico” come struttura/sound e ci piacerebbe pubblicarne 2 versioni una strumentale ed una cantata.
Davide
Grazie e à suivre.
Fabiano
Grazie a te e alla vostra super-webzine per l’opportunità che ci avete dato!