Fabiano Andreacchio, è uscito Bass R-Evolution
È uscito su etichetta I.W.M. il nuovo album di Fabiano Andreacchio, bassista di enorme talento, dal titolo Bass R-Evolution, che sancisce l’esordio solista dell’artista. Bass R-Evolution è stato sviluppato attorno alla figura della chitarra basso, spaziando dalla potenza del prog-metal al suono caldo del basso fretless e acustico. Ispirato e stimolato dalle icone internazionali del basso elettrico Stu Hamm, Billy Sheehan e Steve DiGiorgio, Fabiano Andreacchio cerca di unire una serie di melodie visionarie alla sua devastante attitudine Metal con un suono di basso considerato moderno e innovativo. Il disco è disponibile anche in versione digitale su tutte le piattaforme. La promozione e l’ufficio stampa saranno a cura del Mazzarella Press Office.
Il video di Fabiano Andreacchio del brano SEXonnia, estratto dall’ultimo disco in studio dell’artista
è stato diretto, girato e montato dal regista Ivan King (della King Unit https://www.facebook.com/kingUNITofficial), specializzato in cortometraggi horror ed è stato interamente autoprodotto.
La distribuzione è stata invece affidata a Believe ed Italian Way Music come l’album “Bass R-Evolution”. Girato nel paese d’origine dell’artista, SEXonnia è stato interamente girato con due videocamere GoPRO Hero.
Intervista
Davide
Ciao Fabiano. Il tuo talento di bassista è indiscutibile. Quando hai cominciato a studiare questo strumento e perché lo hai scelto rispetto ad altri?
Fabiano
Grazie mille del complimento Davide. Ho iniziato da autodidatta nel 1998, poi compiuti i 18 anni ho iniziato delle lezioni presso un accademia privata nel mantovano guidato dal maestro Franco Martinelli. Però essendo testardo ho preferito continuare da autodidatta perché gli “schemi” non fanno per me, ma non mi sentirei di consigliare questa strada a nessuno che voglia approcciarsi allo strumento. Ho scelto il basso perché secondo me è lo strumento che da più soddisfazioni in termini di sound, groove e ritmo anche se poi io lo suono in maniera un po’ particolare.
Davide
“Bass R-Evolution” è il tuo esordio. Cos’hai fatto prima, quali altre esperienze?
Fabiano
Come solista si è il mio debut-album. Ho avuto diverse esperienze, ti cito solo le più importanti e le più durature: ho esordito con i Banditz (HardRock – Verona) ormai 15 anni fa e con loro ho pubblicato 2 album “Dirty Gamez” e “Sensation Seeker”. Poi nel 2008 ho fatto il provino con i Mothercare (PainCore – Verona) una band con una storia 20ennale e sono stato promosso: con loro ho pubblicato “the Concreteness of Failure” che è stato il 3 full lenght della carriera della band. Dal 2010 al 2014 ho suonato in 2 tribute band (Rob Zombie e Marilyn Manson) e ho cantato e suonato con la electro rock band ROX con i quali ho pubblicato “The time hasn’t time” e “Human Radioactivity”.
Davide
Ho letto che sei stato stimolato dalle icone internazionali del basso elettrico quali Stu Hamm, Billy Sheehan e Steve DiGiorgio. Quali maggiori innovatori consideri del basso e del suo modo di suonarlo? Cosa ne pensi di un innovatore assolutamente originale del fretless quale è stato Mick Karn (che tuttavia sembra non aver avuto epigoni), e di cui una qualche eco io ho sentito nel fretless di Texas Skull Revolver?
Fabiano
Indubbiamente un bassista notevole e di grande gusto e spessore musicale, purtroppo non ho citato lui come non ho citato altri mostri sacri, ho voluto focalizzarmi solo sui principali che hanno inciso col loro stile sulla mia formazione o che semplicemente mi hanno folgorato!
Davide
Perché hai deciso di fare un disco in cui il basso è l’assoluto protagonista?
Fabiano
Volevo farlo da sempre, le preproduzioni c’erano e appena si è presentata l’occasione l’ho inciso e mixato. Poi Italian Way Music e Believe Digital hanno fatto il resto. Il disco solista è una strada calcata già da diversi artisti lo so bene, ma la maggior parte sono chitarristi: dischi solisti di basso non ce ne sono molti e in più ho voluto spaziare in tutti i generi che ho incrociato durante il mio percorso musicale (blues, prog, metal estremo, industrial). Il risultato è una proposta abbastanza “alternativa” e questo era uno degli obiettivi. L’altro obiettivo era trasmettere più emozioni possibili traducendole in musica e la maniera migliore che ho di esprimermi in musica è suonare il basso.
Davide
Il disco è stato interamente suonato da te. A parte Nicola Cisamolo al synth nel brano “Fly over”, vi sono due ospiti, però anche loro bassisti, Doobybass Ares e Ale “Darkoniglio”. Perché la scelta di ospitare altri bassisti?
Fabiano
Perché le linee di chitarra le avevo già tutte in testa, spazi per soli di chitarra non ne ho lasciati molti e probabilmente avrebbero reso l’ascolto più pesante. Le batterie sono programmate quindi l’idea di un feat. con un batterista non mi ha nemmeno sfiorato ad esser sincero! Avrei potuto cercare un cantante per un feat. ma volevo fare un disco strumentale e già una canzone cantata da me c’era quindi ho scartato l’ipotesi. Avevo diverse idee per la strofa di “The Last Kiss” ma non mi appagavano a pieno allora ho deciso di chiamare il mio amico Darkoniglio dei Sinphobia e di affidare a lui la parte! direi che ha portato a termine il lavoro nel migliore dei modi dato che diversi recensori l’han valutata tra gli episodi più riusciti del disco. Stessa cosa è avvenuta con gli altri feat.
Davide
Quali sono i tuoi strumenti e i tuoi amplificatori preferiti?
Fabiano
Ultimamente mi sto avvicinando molto agli extended range instruments. Ho acquistato un basso 7 corde che mi ha aperto la mente a nuove posizioni ed armonie che mi erano sconosciute. Stessa cosa per le chitarre (perchè nei miei dischi preferisco occuparmi direttamente delle chitarre): sto utilizzando una chitarra 8 corde per il nuovo cd. Per quanto riguarda gli amplificatori mi affido al digitale, perchè è più pratico da gestire in studio come preset e banchi, così pratico e di gran qualità che mi porto il mio amp-modeling software anche live quando faccio clinics o suono con le basi. Mi dimentico dell’esistenza delle 4×12 da 30kg e del posizionamento dei microfoni e di mille altri problemi che avevo fino a un paio d’anni fa.
Davide
Perché hai intitolato questo lavoro Bass R-Evolution? Che tipo di rivoluzione o di evoluzione immagini di questo strumento oggi e per il futuro?
Fabiano
Il motivo principale è perché il basso è da sempre usato come strumento di accompagnamento nel rock, mentre qui l’accompagnamento lo fanno le chitarre e il basso è l’elemento centrale del mix. La vera rivoluzione quindi è in termini sonori, difatti appena inizia il groove della canzone opener “SEXonnia” capisci che non è un disco rock o metal come tutti gli altri. L’evoluzione invece sta nell’approccio allo strumento: il mio mood è di totale aggressività che si traduce il termini di sound con distorsioni, plettrate alternate esplosioni di groove e breakdown.
Davide
Hai scelto due cover per questo tuo esordio: il tema del film “Terminator”, The machine behind, e “Rebell Yell” di Billy idol. Perché questi due brani in particolare?
Fabiano
Questa domanda è facile e riesco a risponderti in maniera concisa: Terminator (il primo) è del mio anno di nascita, è uno dei miei film preferiti ed ha una colonna sonora epica! 3 motivi più che validi. Per quanto riguarda Rebel Yell ho voluto fare un presente alla mia ragazza che adora Billy Idol, inoltre è una canzone che anche a me è sempre piaciuta.
Davide
Componi al basso? Come procedi di solito nella creazione di un tuo brano?
Fabiano
Adoro le strutture “pop” classiche, quindi nelle mie canzoni quasi sempre si identifica lo schema strofa-ponte-ritornello. Normalmente parto dal riff di chitarra o di basso a seconda dell’ispirazione quindi procedo subito a squadrare la struttura con la batteria. Poi completo l’arrangiamento con le parti soliste di basso (come se fossero vocals) e con i sinth se ci stanno bene. M’è capitato di partire anche dal giro di sinth/piano costruendoci poi la song sopra.
Davide
Ti si vedrà dal vivo e, se sì, come sarà la band che ti accompagnerà?
Fabiano
Per il momento sono stato invitato in qualche festival in versione “clinics” come amo definire, ovvero one-man-band con l’ausilio delle sequenze registrate. Mi piacerebbe un trio con basso-chitarra-batteria per poter fare dei live shows veri e propri ma non voglio dei semplici accompagnatori, mi piacerebbe fare uno spettacolo definitivo dove gli strumentisti siano tutti solisti e rapiscano l’attenzione del pubblico in ogni momento della performance. Forse è utopia, ma siccome sognare è rimasta l’unica cosa ancora gratuita (chissà poi x quanto…) allora lo faccio in grande stile!
Davide
A seguire?
Fabiano
C’è davvero tanta carne al fuoco, si tratta solo di incastrare i tasselli del puzzle nella maniera migliore. Sto componendo il mio secondo disco e sono a buon punto, vorrei fare uscire un singolo prima del disco ma sto valutando con Italian Way Music se effettivamente sia la scelta migliore. Ho in ballo dei feat. internazionali di altissimo livello quindi dobbiamo assolutamente fare le cose a regola d’arte, anche perchè date le recensioni di Bass R-Evolution le aspettative per il sequel sono decisamente superiori. Il mio secondo disco sarà decisamente più metalcore e più elettronico del primo con breakdown potentissimi ed inserti industrial, dubstep e voci a vocoder ma manterrà la filosofia di sound con basso in primo piano e soli con basso distorto praticamente in ogni pezzo. Ho trovato una formula di sound che mi appaga tantissimo e non ho intenzione di cambiarla almeno per ora, ma compositivamente parlando sono molto imprevedibile quindi bisogna aspettarsene di tutti i colori. Sto collaborando inoltre con Dj Zeta che si occuperà di remixare delle mie canzoni in versione Hard-Style mentre io comparirò come guest vocals su alcuni dei suoi pezzi. Altra novità (come se fossero poche) sono stato ingaggiato come bassista dalla band post-industrial-rock “Prescrition Happiness” stiamo pubblicando un E.P. e abbiamo grandi cose da farvi sentire! C’è anche un ultima collaborazione per un progetto un po’ particolare con uno scrittore Noir di Mantova: vogliamo produrre un cofanetto con cd+romanzo con le lyrics dei pezzi tratte dal romanzo stesso e … chissà se ci scappa anche un cortometraggio con lo stesso concept! Sarebbe l’Opera definitiva!
Davide
Grazie e à suivre.