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Intervista con Umberto Ti.

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 Umberto Ti. – Cielo Incerto
L’EP di esordio del cantautore di Padova con la produzione artistica di Giuliano Dottori
In tutti gli store digitali dall’11 Novembre 2016 da New Model Label
 
Umberto Ti. è lo pseudonimo di Umberto Tramonte, cantautore padovano che arriva al debutto con 5 brani, dove la passione per la canzone d’autore italiana si unisce a sonorità più moderne e contemporanee, chitarre elettriche, inserti di elettronica, grazie anche alla produzione artistica di Giuliano Dottori. I brani di Umberto Ti. partono da atmosfere intimiste, storie personali e sognanti, il “Cielo Incerto” che dà il titolo all’album è più uno stato d’animo, raccontato attraverso la figura di una donna che prende un treno lasciando il protagonista solo indossando il solito vecchio cappotto… “Cambio paese e ti rivedo cambio nazione e ti ritrovo!” e in queste parole c’è sempre e comunque una traccia di speranza.
È sempre la figura femminile ad essere al centro del racconto, questa volta però in una non precisata metropoli che, come il titolo della canzone “AngeliFantasmi”  è un po’ Angelo un po’ Fantasma, ti insegue, si perde, si fa trovare  tra piazze: “Il tuo vestito nuovo l’ho visto sempre li girare tra le piazze piene di persone così sole…”; o in un porto “…Non mi ricordo più il tuo nome, giù al porto ti ho cercato tutta la notte…”.
Nel corso di questo EP di 5 tracce c’è anche spazio per momenti più energici, come ad esempio “Alibi” che mostra un altro lato della musica di Umberto Ti., in questo caso più blueseggiante e urbano, quasi il racconto cinematografico di una serata fuori controllo.
 
Credit: Prodotto e arrangiato da Giuliano Dottori presso il Jacuzi Studio – Mixato da Antonio “Cooper” Cupertino  presso il San Pedro Studio
Tracklist: 1. Città Affollata – 2. Cielo Incerto – 3. Non Mi Ricordo Più Il Tuo Nome – 4. Alibi – 5. AngeliFantasmi
Link:
 
Davide
Ciao Umberto. Sei arrivato al debutto da quale precedente percorso?
 
Umberto
Ciao Davide!
sinceramente arrivo direttamente fuori dalla mia stanza, non ho un background musicale con una band e non ho mai suonato cover, però ho sempre scritto fin da adolescente prima poesie che poi si sono trasformate in canzoni. Leggo molto e questo mi aiuta e poi vivo di musica,ho divorato i grandi cantautori e tuttora seguo il panorama cantautorale attuale.
Fondamentale è stato il mio incontro con Giuliano Dottori,il quale ha creduto in me e grazie alla sua direzione artistica siamo riusciti a dare vita a questi cinque brani.
 
Davide
Cosa ti spinge a scrivere una canzone?
 
Umberto
Scrivere una canzone per me è  una necessità,un’urgenza, uno sfogo. All’interno della canzone mi trovo cullato e rassicurato.
 
Davide
A quali momenti stilistici-musicali del passato o del presente stai rivolgendo maggiore attenzione nel fare la tua musica?
 
Umberto
Il primo disco me l’ha fatto ascoltare mia nonna, la copertina raffigurava il volto misterioso di un’uomo, era Fabrizio De Andrè. Da lì non sarei più tornato indietro, ero piccolo ma poi avrei capito, Claudio Lolli, Piero Ciampi, De Gregori, Guccini, potrei continuare a lungo. Però c’era un altro disco che ascoltavo in quei pomeriggi era di un altro grande, Pierangelo Bertoli. Devo proprio ringraziare mia nonna! Ora c’è ancora molto di valido tra noi giovani,ascolto molto soprattutto per imparare.
 
Davide
C’è stato un periodo in cui l’utilizzo della canzone da parte dei cantautori aveva uno scopo politico e sociale; qual è il tuo attraverso le tue canzoni?
 
Umberto
I miei testi parlano di pezzi di vita quotidiana,di vissuto,rabbia e di sogni.L’intento delle mie canzoni è quello di aprire una porta all’ascoltatore e cercare di condurlo per mano dentro il mio mondo con estrema umiltà.
 
Davide
Anche in Italia la musica in digitale sorpassa cd e vinile. I dati rilevati  relativi al primo semestre del 2016 certificano il sorpasso del digitale, guidato dallo streaming, sul prodotto fisico a livello nazionale. Cosa ti ha indotto al prodotto fisico in questa situazione sempre più “smaterializzante”?
 
Umberto
Per me anche il cd materiale è molto importante proprio perché lancia un forte messaggio attraverso la copertina,il rumore della pellicola quando lo apri,l’odore del nuovo,della scoperta. Guarda per esempio cos’erano i vecchi vinili,le copertine erano vere proprie opere d’arte!
 
Davide
Cosa o come ti volevi rappresentare in copertina?
 
Umberto
Quello che volevo rappresentare con la copertina del mio Ep è un ritratto di me stesso scomposto. Quei pezzi di volto che sembrano staccarsi dal corpo,sono come tasselli di storie che prendono vita. Stanno anche a simboleggiare le molte sfacettature della mia musica.
 
Davide
Cosa seguirà?
 
Umberto
Spero che sia l’inizio di un sogno,di un percorso che mi dia l’opportunità di continuare a comunicare,di condividere con gli altri le mie emozioni e crescere come artista.
 
Davide
Grazie e à suivre…

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