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XCOM – Il gioco da tavolo

8 min read
gioco per 1-4 persone
Autore: Eric M. Lang
Edizione in inglese: Fantasy Flight Games (www.fantasyflightgames.com)
Edizione in italiano: Giochi Uniti (www.giochiuniti.it)
 
XCOM è il nome di una fortunata serie di videogiochi per PC, iniziata nel 1994 con “X-COM: Enemy Unknown” e che continua anche ai giorni nostri, con l’uscita di “XCOM 2” a febbraio 2016. La premessa molto semplice: per fronteggiare l’invasione della Terra da parte degli alieni è stata creata un’organizzazione internazionale, l’Unità di Combattimento Extraterrestre (o XCOM), che dovrà difendere il pianeta non solo con la tecnologia a disposizione, ma anche studiando e analizzando gli alieni e la loro tecnologia per migliorare mezzi e unità di combattimento. Il videogioco era strutturato in due sezioni, gestionale e tattica, nella prima si procedeva con la pianificazione delle ricerche scientifiche, l’addestramento delle unità, la costruzione dei mezzi e l’ampliamento delle basi (utilizzando i fondi messi a disposizione dalle varie nazioni del mondo); nel momento in cui veniva segnalato l’arrivo di un’unità aliena, la si poteva intercettare e combattere con un’interfaccia tattica a turni (molto simile in questo a un gioco da tavolo).
La versione da tavolo di questo gioco ripropone la stessa ambientazione semplificando però molto la parte tattica (di fatto rendendola astratta) ma conservando la stessa atmosfera, attraverso la modalità cooperativa, infatti gli alieni sono gestiti dal regolamento, e tutti i giocatori (si può giocare anche in solitario) devono collaborare per sconfiggerli.
Ma la principale particolarità di questo titolo è che per giocare è necessario utilizzare un supporto informatico, ovvero un PC/Mac o uno smartphone su cui eseguire un programma apposito, che detterà i tempi di svolgimento della partita e gestirà vari aspetti, come eventi casuali e calcoli. Potete quindi scaricare gratuitamente dal sito della Fantasy Flight una versione per Windows o OSX, oppure da Google Play o AppStore una versione rispettivamente per Android o iOS; se non avete nessuno di questi sistemi operativi (ovvero utilizzate Linux o Windows Phone) non siete comunque tagliati fuori dato che c’è la possibilità di utilizzare una versione per browser (all’indirizzo https://xcomapp.fantasyflightgames.com/web/Player.html) che però ha bisogno di un collegamento a Internet (a differenza delle altre soluzioni che possono funzionare anche offline).
La scatola è nel formato standard (come “I Coloni di Catan”) e contiene:
– una plancia,
– vari mazzi di carte (in diversi formati),
– miniature di plastica,
– segnalini di cartoncino,
– quattro dadi a sei facce non standard e un dado a otto facce standard,
– il regolamento introduttivo.
I materiali sono buoni, ben illustrati e le miniature sono dettagliate (anche se non sono molte). Dato che su ogni carta ci sono scritte che ne spiegano l’effetto (l’uso di simboli è limitato) conviene giocare con la versione in italiano (anche il software è stato tradotto). Il “regolamento” presente nella scatola è composto solo da quattro pagine che riepilogano il materiale e il setup, per imparare a giocare bisogna far riferimento al software, seguendo il tutorial (anche se la Fantasy Flight ha pubblicato sul suo sito un compendio delle regole).
La preparazione è abbastanza semplice, e consiste principalmente nell’attribuire a ogni giocatore le rispettive risorse (tutte sono codificate da simboli); il software indicherà quali tipi di alieno vengono utilizzati nella partita (tutte le carte delle tipologie specificate sono mischiate in un mazzo) e i livelli di partenza del panico nei sei continenti, assieme alla carta missione principale da piazzare sul tabellone (tale carta determinerà quale sarà la missione finale); notare che è possibile giocare a quattro differenti livelli di difficoltà, da Facile a Esperto (è il software si incarica di gestire tutte le variabili). Il gioco è pensato per quattro giocatori, ognuno che interpreta un determinato ruolo (se si sono meno persone vanno accorpati alcuni ruoli), ovvero:
– il comandante, che gestisce il budget e dirige gli intercettori per combattere gli UFO nei continenti,
– il capo scienziato, che gestisce le ricerche per sviluppare nuove invenzioni,
– il capo delle comunicazioni, che segue le direttive del software e gestisce i satelliti in orbita,
– il capo delle operazioni, che invia i soldati nelle varie missioni (compresa la difesa della base dagli alieni).
La struttura del turno di gioco è variabile, dato che a seconda delle interferenze degli alieni alcune fasi verranno eseguite in una successione differente. Di base il turno si divide in due parti, la pianificazione (durante la quale ogni giocatore, a turno, dovrà gestire le proprie risorse in un ristretto intervallo di tempo) e la risoluzione (ogni giocatore utilizzerà i dadi per determinare l’esito delle proprie azioni, senza restrizioni di tempo).
Durante la fase di pianificazione si verificheranno questi eventi:
– attribuzione di fondi da parte dei governi,
– possibilità di attingere al fondo di emergenza,
– arrivo di UFO in orbita (anche più volte),
– richiesta di spiegamento dei satelliti,
– arrivo di UFO nei sei continenti (anche più volte),
– richiesta di spiegamento degli intercettori nei continenti,
– arrivo di alieni nella base (anche più volte),
– richiesta di spiegamento di soldati a difesa della base,
– pesca di due carte missione, dalle quali ne verrà scelta una (questa fase viene eseguita solo se non c’è una missione attiva),
– richiesta di invio di soldati per la risoluzione della missione attiva,
– pesca di due carte crisi e decisione su quale andrà attivata (anche più volte),
– richiesta di impiego di scienziati per le ricerche su tre possibili invenzioni (il capo scienziato ha una mano di sei carte da cui scegliere).
Durante la fase di risoluzione, innanzitutto andranno conteggiate tutte le risorse utilizzate sulla plancia (satelliti, intercettori, soldati e scienziati) e speso un credito per ogni risorsa. Se c’è del budget in eccesso, si potranno acquistare nuovi intercettori e addestrare nuovi soldati, mentre se c’è del deficit, allora il continente più avanti nel tracciato del panico avanzerà di un altro livello (questo influirà sull’importo degli stanziamenti per il prossimo turno).
Successivamente, per ogni situazione, si faranno una serie di test utilizzando un certo numero di dadi speciali assieme al dado a otto facce; i simboli sui dadi speciali indicano un successo, mentre se il dado a otto facce corrisponde al numero dei lanci fatti (uno al primo, due al secondo, e così via fino a un massimo di cinque) allora si avrà una sconfitta, e verranno applicate le relative penalità:
– per ognuna delle tre ricerche, si lanciano tanti dadi quanti sono gli scienziati associati, se si raggiunge il numero di successi indicato sulla carta ricerca, allora questa si attiva e va data al relativo giocatore, che la potrà utilizzare dal turno successivo, in caso di fallimento gli scienziati vengono capovolti e torneranno disponibili solo tra due turni.
– per ogni satellite attivato viene lanciato un dado, e ogni successo distrugge un UFO in orbita, in caso di fallimento i satelliti vengono capovolti e torneranno disponibili solo tra due turni, gli UFO rimanenti faranno avanzare il panico del continente con il livello più basso.
– per ogni continente si lanceranno tanti dadi quanti sono gli intercettori presenti, ogni successo distruggerà un UFO, mentre un fallimento distruggerà tutti gli intercettori presenti nel continente, gli UFO rimanenti faranno avanzare il livello di panico.
– risoluzione della missione corrente, per ogni soldato assegnato (si considerano i simboli presenti sulla tipologia di soldato e quelli indicati dalla fase della missione o dalla carta alieno) si potrà lanciare un dado, i successi da raggiungere sono indicati sulla carta, i fallimenti porteranno all’eliminazione dei soldati assegnati (notare che una missione potrà essere portata a termine anche in un turno successivo); se si risolvono tutti i passaggi della missione si potranno ottenere i vantaggi indicati sulla carta.
– in modo simile vengono affrontati gli alieni che hanno invaso la base, assegnando soldati a combattere ogni singolo alieno (le carte alieno possono indicare poteri speciali), se non vengono fermati gli alieni infliggeranno danni alla base.
– vengono risolte tutte le carte crisi, con effetti che vanno dal trascurabile al (molto) negativo.
Notare che durante sia la fase di pianificazione che quella di risoluzione i giocatori hanno a disposizione delle azioni speciali (definite da carta poste davanti a sé), e che durante la partita, portando a termine le ricerche, altre carte entreranno in gioco, con gli effetti più disparati (effetti che simulano lo sviluppo di nuove tecnologie grazie alle conoscenze acquisite dagli alieni); oltre a questo ogni volta che un alieno viene eliminato la relativa carta va assegnata al capo scienziato, che potrà “spenderla” in qualunque lancio di dado per aggiungerne uno.
Alla fine di questa fase il software chiede se è stata completata una missione (in tal caso nel turno successivo chiederà di sceglierne un’altra, oppure, se ne sono state risolte a sufficienza, dichiarerà che si è attivata la missione finale), se la base è stata distrutta dagli alieni e qual è il livello di panico dei continenti. Per vincere la partita, si devono risolvere tutti i passaggi della missione finale (di difficoltà più elevata di una missione standard), prima che la base venga distrutta o due continenti arrivino al massimo livello di panico. In entrambi i casi (vittoria o sconfitta) il software presenterà una schermata con una “colonna sonora” adeguata (anche se si sarebbe potuto fare qualcosa di più “epico”, a mio modo di vedere).
Alla prova dei fatti, questo titolo si rivela molto appassionante, la divisione dei ruoli aiuta a immedesimarsi, e grazie al software si riducono le operazioni necessarie per la gestione degli alieni (che in un gioco tradizionale si sarebbero dovuti gestire attraverso lanci di dadi e pescate di carte). Il meccanismo del tempo reale (allo scadere si deve interrompere la fase) e i lanci di dadi a difficoltà crescente mantengono viva la suspense per tutta la durata della partita, mentre l’acquisizione delle nuove tecnologie dà un senso di crescita e gratificazione per i maggiori “poteri speciali” a disposizione. Il rischio di avere un giocatore che dirige tutti è limitato dal fatto che ognuno ha i propri compiti (e tra parentesi il ruolo del comandante è quasi designato a prendere decisioni per gli altri); anche i tempi morti sono ridotti al minimo, dato che durante il turno degli altri giocatori conviene seguire le loro azioni per eventualmente intervenire con le proprie abilità. Il gioco dà il meglio di sé con i quattro giocatori, accorpando i ruoli si mantiene comunque interessante, anche se aumenta il livello di difficoltà dato che si devono gestire più risorse a disposizione (in solitario raggiunge naturalmente il massimo di complessità, e si rischia sempre di dimenticare una risorsa importante).
I puristi potrebbero storcere un po’ il naso per l’intrusione della tecnologia in questo ambiente, ma personalmente lo vedo come un esperimento ottimamente riuscito, dalle enormi potenzialità (basti pensare alla possibilità di applicare modifiche semplicemente aggiornando il software); per ora non sono previste espansioni, ma dato che il meccanismo è modulare, sarà molto semplice aggiungere elementi come nuove unità, invenzioni, missioni, eventi e alieni.
In conclusione, consiglio questo titolo a tutti quelli che sono alla ricerca di un cooperativo coinvolgente e innovativo, e la disponibilità di una versione completamente in italiano (e senza errori) è un bonus estremamente apprezzabile. Ma ora vi devo lasciare, vedo un segnale nel radar proveniente dall’Australia…

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