Il nuovo album SOLO
Con Luca Aquino e Francesco Bearzatti
Carmine Ioanna pubblica il nuovo album Solo per la Bonsai Music, con la collaborazione di Luca Aquino alla tromba e Francesco Bearzatti al clarinetto.
La spontaneità del racconto musicale raggiunge la massima espressione nella performance solitaria. Il dialogo in solo con il proprio strumento permette di raccontare le esperienze musicali e di vita nel modo più spontaneo possibile, liberi da qualsivoglia vincolo o legaccio strutturale. Carmine Ioanna raccoglie in questo album d’esordio tante vite fatte di suono, dove il cuore, l’istinto dell’improvvisazione e i linguaggi musicali a lui cari hanno giocato un ruolo determinante. L’idea del progetto discografico prende forma durante il tour con Luca Aquino per la promozione di aQustico. Tante belle emozioni, tanti insegnamenti e tanti concerti, poi l’incontro con il produttore Pierre Darmon della prestigiosa etichetta francese Bonsai Music.
L’album, registrato da Artesuono di Stefano Amerio a Cavaliccio (Udine), contiene sei composizioni originali, una reinterpretazione di un brano popolare irpino e due cover: Feel so good di Chuck Mangione e A Paris di Francis Lemarque.
Arra è dedicato alla memoria del nonno al suo intercalare. Che Voira è la rivisitazione di un canto tradizionale di Montemarano dei primi del ‘900. In Solo Ritorno ci sono i volti e i luoghi che, sebbene visti per la prima volta, sembrano già vissuti. Carmini e Saretta è una ninna nanna che contiene due sentimenti opposti: quello buono è riferito al legame affettivo con i suoi due nipotini e a un cucciolo di cane di nome Carmine; mentre il sentimento cattivo è rivolto agli autori del furto della fisarmonica avvenuto lo stesso giorno della nascita del cucciolo.
“Non ricordo la mia vita senza la fisarmonica e, ad oggi non credo che siano mai passati più di due giorni senza che io e lei ci scambiassimo quattro chiacchiere e quattro note. Solo è il resoconto delle mie esperienze musicali e di vita, ho cercato di raccontare la mia vita fino a qui e sarà impossibile non sentire all’interno i canti balcanici (mia nonna era di origini albanesi) e la musica irpina, o il free jazz” (Carmine Ioanna).
Solo
Bonsai Music 2014
Formazione: Carmine Ioanna, fisarmonica; Luca Aquino, tromba; Francesco Bearzatti, clarinetto.
Tracklist:
Calimero
Carmini e Saretta
Jumpy Giamp
Feel so good
Arra
Sunset
Solo Ritorno
A Paris
Che Voira
http://www.carmineioanna.it/
Intervista
Davide
Ciao Carmine. Ho letto che suoni la fisarmonica da quando tuo nonno ti mise tra le braccia la sua fisarmonica, accendendo così una passione e segnando il tuo destino. Che studi hai fatto e quali altre esperienze prima di questo bel lavoro solista d’esordio?
Carmine
Ho studiato in conservatorio a Frosinone, dove mi sono diplomato in fisarmonica (bayan). Ma ho iniziato a suonare in giro molto presto e anche durante gli studi classici ho continuato a farlo, suonavo quello che capitava, dalla musica folk al blues al suol o il tango argentino, fino alla bella collaborazione con Luca Aquino in aQustico.
Davide
Meno di un mese fa mi è capitato di fare due parole con un altro bravo fisarmonicista, Daniele Falasca. Dopo un glorioso periodo per la fisarmonica italiana ormai lontano (penso agli anni di Peppino Principe, Giancarlo Zucchi, Learco Gianferrari, Barimar, Giancarlo Sivori, Iller Pattacini, Gigi Stock, Cesare Vaja… sta forse per tornare un periodo di valorizzazione e di auge in Italia per la fisarmonica cosiddetta “a piano” (liscio a parte)?
Carmine
Sicuramente quegli anni sono stati molto fertili. Credo che l’apertura dei corsi di fisarmonica in conservatorio possa dare una mano a far avvicinare tanti musicisti a questo strumento.
Poi a tasti o a bottoni, non credo ci sia molta differenza. Io le suono entrambi e penso che lo strumento non sia altro che un mezzo.
Davide
Ho avuto di recente occasione di rispolverare un cd della Ecm del 2001 di Frode Haltli, fisarmonicista norvegese d’avanguardia. In coincidenza con una serie di altri lavori, specialmente di fisarmonica jazz, trovo delle affinità tra il tuo disco e un progetto contemporaneo più generale di ri-valorizzazione delle molteplici dimensioni (forse ancora in parte inesplorate) della fisarmonica contemporanea. Qual è il tuo punto di vista sulla ricerca attraverso la musica per fisarmonica e le sue peculiarità?
Carmine
Credo che la fisarmonica abbia delle potenzialità incredibili… molte sicuramente ancora inesplorate… tanti musicisti stanno cercando delle strade nuove, molto interessanti, anche io nel mio piccolo ci provo. Grazie alla collaborazione con una casa costruttrice la Cooperfisa e della ditta Accordion Service stiamo sperimentando delle soluzioni anche sullo strumento.
Davide
Il titolo del disco è “Solo”, ma il disegno della copertina è solare come il disegno di un bambino. Cosa volevi comunicare attraverso il titolo e il disegno che hai scelto per racchiudere in una parola e in una immagine il tuo lavoro?
Carmine
In realta`la copertina è un ritratto fatto da Elsa Darmon durante un concerto di aQustico al Sunset a Parigi. Appena l`ho visto ho capito di avere la copertina del disco!! lo trovo veramente bellissimo.
Ho registrato “solo” di getto, perché volevo raccontare la mia storia in modo più sincero e onesto possibile, non come un susseguirsi di eventi razionalmente programmati, ma di emozioni, con lo stesso spirito con cui Elsa ha fatto quel ritratto.
Davide
Parliamo dei tuoi gusti musicali. Chi e cosa ascolti di preferenza? Quali sono i dischi, musicisti o gli autori a cui ti senti più artisticamente ed emotivamente legato?
Carmine
Ascolto vari tipi di musica. Mi piace tantissimo la classica, il jazz, il blues, ma anche tutto quello che è folklore, ossia che raccontano le usanze le abitudini e le sofferenze di un popolo, come il tango argentino, o il samba, o i canti del sud dell’Italia o la musica Balkanica.
Sicuramente ci sono dei musicisti che mi hanno folgorato, ad esempio Oscar Peterson che è stato il mio primo ascolto di jazz, o Chopin che ho avuto modo di studiare in conservatorio al corso di pianoforte, o parlando di Fisarmonicisti contemporanei Richard Galliano e Antonello Salis, con il quale ho avuto anche la fortuna di suonare
Davide
Mio padre suonava la fisarmonica ed era originario dell’Irpinia e, quindi, nell’ascolto del tuo disco è stato inevitabile provare anche qualcosa di mio, di più personale. Come certi miei sentimenti su una Irpinia che sto letteralmente riscoprendo. L’Irpinia ha prodotto tantissimi canti tradizionali poco conosciuti, come del resto poco valorizzato è stato a lungo il suo grande patrimonio archeologico, culturale, artistico… Ma negli ultimi anni si sta facendo qualche sforzo e qualcosa comincia a emergere. Perché dunque la scelta di reinterpretare “Che Voira”?
Carmine
Sono molto legato alla mia terra. Dici bene, è stata valorizzata pochissimo, ho ritenuto giusto riportarne un pezzettino nel mio disco. E poi Che voira è una melodia bellissima. Tra le altre cose c’è anche un videoclip realizzato interamente in Irpinia che è già`on-line su YouTube.
Davide
Com’è avvenuto il tuo incontro con la francese Bonsai Music, la petit label qui monte? In Italia è stato finora più difficile trovare uno sbocco discografico?
Carmine
Pierre l’ho incontrato la prima volta quando sono stato a suonare in Francia con aQustico, lui ha creduto in questo progetto e mi ha prodotto il disco.
Credo che in Italia sia più difficile trovare un’etichetta, o almeno nel mio caso lo è stato.
Davide
“Dove il mondo fallisce, parla la musica“, scrisse Christian Andersen. E forse il mondo, questo mondo sta per certi versi fallendo. Quale missione, quale contributo a migliorare le cose può o potrebbe, deve o dovrebbe secondo te avere/dare la musica?
Carmine
La musica può unire persone culturalmente lontanissime tra loro, secondo me questa è la sua grande forza, ma non dovrebbe avere il compito di risolvere i problemi del mondo.
Davide
Cosa farai ora?
Carmine
Spero di fare un bel po` di presentazioni di “Solo”; intanto continua il tour con Luca Aquino (acustico) e ho incominciato una collaborazione con un rapper Sud Coreano, Loptimist, e uscirà a breve il disco “Hip-pop accordion”.
Davide
Grazie e à suivre…