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The Resistance

6 min read
gioco per 5-10 persone
Autore: Don Eskridge
Editore: IndieBoards and Cards (www.indieboardsandcards.com)
 
La Resistenza è uno sparuto gruppo diindividui che, nell’ombra, si oppone all’oppressione dell’Impero. Maquest’ultimo ha molti modi per esprimere il suo potere, anche attraverso lapresenza di spie infiltrate all’interno della Resistenza.
Questa è l’ambientazione del gioco (nontroverete altri dettagli, rimane comunque ad un livello abbastanza astratto);si tratta di un gioco sulla falsariga di “Lupi Mannari” (o di unadelle sue innumerevoli versioni commerciali) che si discosta da quest’ultimoper una serie di elementi che lo rendono estremamente interessante, primo fratutti la linearità delle regole.
Ma anche la sua storia è interessante,inizialmente pubblicato come Print-and-play su Boardgamegeek, e quindiscaricabile liberamente, ha trovato la via della pubblicazione grazie ad unapiccola casa editrice (la quale ha al suo attivo soltanto altri tre giochi), la”Indie Boards and Cards”. Lo stesso autore è al suo primo titolopubblicato.
Il gioco è molto compatto, dentro lascatola trovate:
–        vari tipi di carte,
–        una piccola plancia,
–        sette dischetti di legno (trerossi, tre blu e uno nero),
–        le regole in tre lingue (inglese,francese e tedesco).
In realtà i regolamenti sono due, uno peril gioco base, uno per quello avanzato. I componenti non hanno scritte, a partele carte Plot utilizzate per il gioco avanzato; per cui per giocare al giocobase non è necessario leggere nulla, mentre per giocare alla versione avanzatai giocatori dovranno capire cosa c’è scritto sulle carte, in ogni caso non sitratta di testo complesso (ci sono nove tipi di carte Plot), ed è sufficienteuna scheda riassuntiva. Le carte passeranno spesso di mano, per cui convieneimbustarle (comunque sono molto poche).
La plancia è molto semplice, e contienesolo il segnaturni e due tabelle, così non è necessario far riferimento alregolamento durante la partita. All’inizio viene preparato un mazzetto con iruoli inserendo il numero di carte indicato dalla prima tabella; ad esempio incinque giocatori ci saranno tre membri della resistenza e due spie. I giocatoridevono guardare il loro ruolo e tenerlo segreto. Oltre a questa carta, ognunone riceve altre due che verranno utilizzate per le votazioni (una per accettaree una per rifiutare il team proposto).
A questo punto viene determinato il primogiocatore (il “Leader”) dandogli la carta apposita; lo scopo delLeader è quello di proporre un team di giocatori che compirà la missione (illoro numero varia a seconda del turno).
Ma prima di iniziare le spie devonoriconoscersi tra loro, per cui si fa una fase simile a quella che si fa nelturno di notte di una partita a Lupi Mannari: tutti i giocatori chiudono gliocchi e, sotto l’indicazione del Leader, solo le spie li aprono,riconoscendosi.
Il Leader ora propone un team, dando atutti i suoi componenti una carta Missione (sono missioni generiche, noncontengono alcuna indicazione che le differenzia una dall’altra); i giocatoridevono ora votare scegliendo una delle loro carte (anche il Leader può farparte del team). Se la maggioranza vota a favore, il team è approvato e sipassa alla risoluzione della missione; in caso di pareggio o di sconfitta, ilruolo del Leader passa al giocatore a sinistra che dovrà proporre un nuovoteam. Nota bene: se, per cinque volte consecutive la votazione non ha un esitopositivo, la partita termina con la sconfitta dei giocatori che appartengonoalla Resistenza, e con la vittoria delle spie.
Se la missione viene approvata, ognigiocatore che fa parte del team riceve due carte, una per indicare la riuscitae una per il fallimento della missione. Ogni giocatore ne sceglie una e lamette in un mazzetto che verrà mischiato, per non rivelare quale carte sonostate giocate.
A questo punto il mazzetto viene rivelato ese non ci sono carte fallimento la missione è riuscita, si mette un gettone blunella plancia; in caso contrario la missione è fallita e si mette un gettonerosso.  Le carte non utilizzate vengono raccolte e mischiate anch’esse, in modotale da non dare indizi sulle carte giocate.
Il Leader diventa il giocatore a sinistra ela partita continua con una sua proposta di un nuovo team.
Nota bene: un membro della Resistenza nonpuò mai giocare carte per far fallire una missione (solo le spie hanno lapossibilità di decidere) mentre solo nella quarta missione, se si gioca in piùdi sei persone, sono necessarie due carte negative per farla fallire.
La partita continua fino a quando non siarriva a tre missioni riuscite o tre missioni fallite (quindi si giocano almassimo cinque missioni); nel primo caso vince la Resistenza, nel secondovincono le spie.
Come vedete le regole del gioco base sonoestremamente semplici: si spiegano in cinque minuti e una partita completa durameno di mezz’ora (dipende molto dal numero dei giocatori e dalla lunghezzadelle discussioni). Nel gioco avanzato il Leader ad ogni turno distribuisce achi vuole due o tre carte Plot (tre nel caso in cui ci siano più di ottogiocatori). Queste carte danno la possibilità di utilizzare azioni speciali(come conoscere i ruoli degli altri o bocciare automaticamente un team), ce nesono nove differenti (riassunte nelle regole). Oltre a questa versione, si puògiocare con due varianti alle regole:
– saltare la fase di identificazione dellespie, per rendere il gioco più facile alla Resistenza,
– dare la possibilità al Leader di deciderequale, tra le cinque missioni, va giocata (ogni missione va scelta solo unavolta e la quinta può essere scelta solo dopo due missioni riuscite).
Rispetto a “Lupi Mannari” ilnumero dei giocatori è più ridotto ma ha il grosso vantaggio di non escluderenessuno nel corso della partita (il difetto più evidente del suo precursore).In teoria sarebbe possibile giocarlo con più di dieci persone (con due scatoledel gioco) ma bisogna cercare un bilanciamento, dato che non ci sonoindicazioni “ufficiali” in merito.
Naturalmente se non amate il genere,nemmeno The Resistance vi piacerà; ma se state cercando un’alternativa a”Lupi Mannari” (o a “Bang!”) senza casualità o troppiammennicoli (si potrebbe ambientare di decine di situazioni differenti), ovveroun gioco che vi porti immediatamente dentro alla “situazione”, doveteassolutamente procurarvelo. Il che potrebbe essere un problema, dato che lacasa editrice è molto piccola e difficilmente i loro prodotti sarannodistribuiti su larga scala; ma sul sito è possibile ordinare direttamente aloro, e in questi giorni hanno appena reso disponibile una nuova tiratura diquesto gioco.
 
Esempio di inizio partita (con cinquegiocatori):
 
Il giocatore A è il primo Leader, preparaun mazzo con tre carte Resistenza e due Spie, lo mischia e ne dà una a testa,assieme a due carte voto. Dopodiché chiudono tutti gli occhi e le due spie siriconoscono.
Nel primo turno, A, senza alcun indizio suiruoli, dovendo formare un team di due giocatori per la prima missione scegliesé stesso e D. La votazione passa senza problemi (nessun giocatore si vuolesbilanciare senza aver visto il risultato) per cui si passa alla risoluzione.Le due carte vengono raccolte e mischiate, poi girate, mostrando duerisoluzioni positive. La prima missione ha successo, per cui viene posizionatoun gettone blu. B diventa il Leader.
Nel secondo turno, B deve proporre un teamformato da tre giocatori, per cui propone A e D, oltre a sé stesso. Anche questoteam viene approvato e si passa alla risoluzione. Questa volta tra le tre cartece n’è una negativa, per cui la missione fallisce e viene posizionato ungettone rosso. È chiaro che le possibilità sono due, o B è una spia, oppurenella prima missione uno tra A e D aveva optato per un diversivo nonrivelandosi subito.
C diventa il Leader, per la terza missionedovrà proporre un team di due sole persone, per cui ha la scelta tra un teammai utilizzato prima (C ed E) oppure proporre qualcuno tra A, B e D tra cui c’ècertamente una spia.

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