dal 25 Marzo 2014 in CD ed in tutti gli store digitali da New Model Label
Party In A Forest nasce una fredda mattina di dicembre, sotto il cielo grigio di Bologna. Uno di quei giorni in tutto va fondamentalmente bene, piove ed è una gran noia. Le canzoni sono lì. Già da un po'. Bisogna dar loro una forma, fissarle in una registrazione, fare un disco. Stavolta per davvero.
Serve uno studio di registrazione, servono un po' di soldi. Occorre trovare un nome per la band. Party In A Forest è la luce, i colori, le voci di una festa immersi nell'enigma della foresta. È una melodia semplice che incontra un suono potente e diretto, a volte luminoso e pieno di speranza, a volte più scuro e introspettivo. È un ritmo che colpisce e trascina, scuote e accarezza.
Niente schemi. Niente bugie. Party In A Forest sono: Ferdinando Montone: voce e chitarre, Alessandro Pelle: basso, Manuel Fontana: batteria.
Tracklist: 1. Tired / 2. Lies / 3. I've Been Blind / 4. Going Nowhere / 5. Like It Never Ends / 6. Everybody Walks Alone / 7. Ashes / 8. No Reason Why / 9. Before You Go (Take Me Home) / 10. Dawn
Davide Chi sono i “Party in a Forest”, da quali altre esperienze musicali provengono e come si incontrano a formare questo nuovo trio?
Party in a forest Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? Le tre domande più antiche della storia dell’umanità… Siamo una rock band, semplicemente, nata tra Roma e Bologna. Come è successo un po’ a tutte le band, siamo stati singolarmente coinvolti in altri progetti fino a che non si è trovata la giusta alchimia, le giuste persone, quello che ti fa dire: “ok, adesso ci siamo, possiamo metterci a lavoro seriamente e fare un disco”.
Davide “Party in a forest” è anche una canzone dei The Wombats, trio indie rock proveniente da Liverpool. In “Going nowhere”, ma anche in altri momenti, si sente molto l'influenza di band rock come i primi U2. Chi sono gli ispiratori del vostro stile musicale e in che modo vi ci accostate o ve ne discostate?
Party in a forest Band storiche come appunto U2 (degli anni ’80), The Cure, The Smiths, Joy Division, ma anche qualcosa di più recente come Editors e The Strokes. Ci accostiamo a tutto questo in modo inconsapevole, perché tutto ciò che ascolti con passione finisce inevitabilmente per influenzare il tuo stile musicale e a definire in parte gli orizzonti entro cui scrivi e componi; ce ne allontaniamo in maniera decisamente consapevole, in quanto la scrittura e la composizione possono definirsi tali se e solo se sono frutto di uno sguardo nuovo, rivolto verso l’interno, orientato all’elaborazione personale di stimoli provenienti dall’esterno (musica, ma anche libri, film, fotografie, vita vissuta).
Davide Perché “Ashes”, ceneri, come titolo al disco e perché la farfalla in copertina con quell'occhio che, da mimetismo aposematico sull'ala, si è fatto nel fotomontaggio un occhio vero?
Party in a forest Ashes è un insieme di frammenti di vita raccolti in dieci tracce. Frammenti nascosti nella memoria, sbiaditi dal tempo, di cui rimane soltanto quella sensazione di chi si è appena svegliato e vive ancora nel sogno, pur non ricordando nulla. È una riflessione sul passato e sul presente, su ciò che cambia e su ciò che rimane uguale. La farfalla della copertina (a cura di Sonia Firlej) è in realtà una falena, una farfalla notturna. Ci è subito piaciuta questa immagine perché è densa di significato. L’occhio sull’ala è simbolo di una nuova nascita, una nuova vita che nasce dalle ceneri di una vita precedente. Osserva passivamente il mondo ma da un momento all’altro comincerà a muoversi e partecipare ad esso.
Davide Perché la scelta di cantare i testi in inglese e di cosa parlano le canzoni di questo disco?
Party in a forest Perché quando scrivi in un certo modo e un certo tipo di musica, il testo non può che essere in inglese. Le forzature sono ridicole. E poi vogliamo spingerci oltre i confini dell’Italia. Il fatto che in Italia si debba cantare in italiano, in Francia in francese e così via, è un’idea vecchia in un mondo nuovo e globale. Come ti dicevo prima, i testi raccontano frammenti di vita visti attraverso lo schermo del ricordo. Dawn, ad esempio, l’ultima canzone del disco, racconta di un momento preciso, il fondersi di notte e giorno. La fine e un nuovo inizio. Quell’attimo rivelatore di verità. Quella che Montale chiamava la maglia rotta nella rete (tanto per fare un po’ gli intellettuali…).
Davide Niente schemi. Niente bugie. Cosa sono le bugie nella musica dal vostro punto di vista? E cosa la sincerità?
Party in a forest
Le bugie sono le mode e i trend del momento. Sono le milioni di band tutte uguali che scimmiottano la band del momento. Sono i talent show che hanno umiliato la musica e l’hanno resa un prodotto, nel senso utilitaristico del termine, come un paio di scarpe o una lavatrice.
La sincerità è una sala prove, una cantina con una batteria scassata, una chitarra, un basso, tanta voglia di fare. E soprattutto qualcosa da dire.
Chi ha provato tutto questo almeno una volta nella vita, sa benissimo che è così.
Davide
Quella che viene chiamata Bologna, dice Lucarelli, è un cosa grande, che va da Parma fino a Cattolica … dove davvero la gente vive a Modena, lavora a Bologna e la sera va a ballare a Rimini … è una strana metropoli … che s'allarga a macchia d'olio tra il mare e gli Appennini. Com'è e cos'è la vostra Bologna?
Party in a forest
Bologna è l’inizio. Il punto sulla mappa dal quale tutto è partito.
Non siamo bolognesi (siamo tutti del sud), ma siamo legati a questa città. È stato importante iniziare da qui. Quando ti svegli sotto quel cielo grigio, nei giorni d’inverno, non puoi fare altro che imbracciare la chitarra e scrivere. E il più delle volte quello che scrivi funziona.
Davide
Quali sono i vostri obiettivi come band e qual è la vostra definizione soggettiva di musica, e del fare musica?
Party in a forest
Stiamo già provando le canzoni del prossimo disco. Vogliamo suonare dal vivo il più possibile, sia in Italia che all’estero.
Abbiamo un’idea molto alta della musica e del fare musica. Purtroppo oggi, soprattutto in Italia, sono davvero in pochi quelli che lo fanno con passione e soprattutto con onestà. Capita ormai raramente di vedere un concerto ed emozionarsi.
Davide
Cos'è per voi, o meglio, cos'è ancora il rock nonostante i suoi sessant'anni?
Party in a forest
È difficile dire qualcosa senza cadere nel banale. Il rock è stato ed è tante cose. Musica, moda, fenomeno sociale, ribellione giovanile. Esiste e continuerà ad esistere in forme ed espressioni sempre diverse, non solo in ambito musicale.
Davide
C'è qualcos'altro da sapere di questo disco e dei Party in a forest?
Party in a forest
Che è un disco autentico. Lo abbiamo fatto interamente da soli, con le nostre idee, le nostre emozioni, le nostre forze.
Davide
A seguire ci saranno dei videoclip, dei concerti di supporto al disco o altri appuntamenti o iniziative promozionali o altro ancora di cui fare qualche anticipazione?
Party in a forest
Ci saranno due videoclip, uno uscirà in contemporanea col disco, l’altro qualche mese dopo.
Presentazioni del disco e concerti in tutta Italia.
Davide Riccio, di Torino, educatore, musicista polistrumentista, compositore, scrittore e giornalista. Svolge l’attività di educatore. Ha pubblicato poesie e racconti su svariate antologie e riviste dal 1985 ad oggi.
Suoi libri: Povertissement (Genesi editrice, 2006), Sversi (Libellula Edizioni, 2008), Neumi – Cantus Volat Signa Manent (libro illustrato con cd musicale, Genesi editrice, 2011), Bowie.It – Italian Bowie (e-book Kult Underground, 2019), Solo a Torino (Albatros, 2019), Raccolti (Oedipus, 2019), “Poesie fuoriporta” (Campanotto Editore, 2019), La banca dei reincarnati (romanzo, Genesi editrice, 2021), Poi Sia (Genesi editrice, 2021), “Il Musico – Una storia ritrovata”, biografia di David Rizzio, prefazione di Sergio Soave (Genesi, 2022), “A qualsiasi titolo” (Genesi, 2022), “Italian Bowie – Tutto di David Bowie visto in Italia e dall’Italia” (Arcana, 2023).
Dal 1999 ha collaborato con quotidiani e periodici (Torino Sera, La Val Susa, Oblò). Dal 2004 scrive di musica e cura interviste con gruppi musicali e musicisti italiani e internazionali per la e-zine Kult Underground.
Dal 2013 ad oggi ha realizzato programmi radiofonici tematici come autore e speaker per la webradio torinese Radio Banda Larga, RadioArte e Webradio Network.
Dal 2010 ha curato o preso parte ad alcuni cortometraggi e lungometraggi di fiction e documentari come regista, autore o co-autore, attore o voce narrante. Suona e compone musica, ha pubblicato lavori come ospite, a nome proprio o con l’aka DeaR o in diversi gruppi e progetti. Suoi ultimi lavori sono il doppio cd “New Roaring Twenties/Human Decision Required” (New Model Label, 2021) e “Out of Africa” (Music Force, 2021), “Mon Turin” (Music Force, 2022), “DeaR me!” (2023).
This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Cookie settingsACCEPT
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.