"Questo disco è una nuova sfida per il mio percorso: ho voluto rimescolare le carte facendo musica che mi piace, senza ingabbiarla in definizioni. Nella mia ottica non esistono più i generi musicali, esiste musica bella e musica di merda. Come miei complici in questo progetto ho chiamato artisti provenienti da mondi musicali diversi ma che hanno in comune la voglia di comunicare qualcosa e di mettersi in gioco. Quello che mi auguro è che gli ascoltatori valutino, al di là dei gusti personali, la qualità dei brani. Poi, comunque vada, sarà un successo. Del resto, lo è già per me: sono felice di aver portato a termine questo disco collaborando con degli artisti che apprezzo e che hanno apprezzato il mio tentativo di far incontrare musica elettronica e canzone d’autore e di sperimentare così nuove traiettorie evolutive della musica pop italiana."
La macchina del tempo (feat. Rancore) Lasciami leccare l'adrenalina (feat. Manuel Agnelli) Una storia semplice (feat. Negramaro) Io faccio (feat. Morgan) Cosa hai da perdere ormai (feat. Sick Tamburo) Luce sarà (feat. Arisa) Tensione evolutiva Solo col mic (feat. Caparezza) Insostituibile (feat. Andrea Nardinocchi) Mayday (feat. J-Ax) Non si torna indietro (feat. Serpenti Ballare (feat. Nesli) Levante (Alfonso, Big Fish remix) Nuovomondo (feat. Caneda)
Davide Ciao Massimiliano. Volevo cominciare da tutte quelle cose che si vedono fuori e precedono l'acquisto di un cd e il suo ascolto.
Prima di tutto la copertina, un ritratto di Cristo morto e deposto, una donna addolorata, certo Maria – o questo rievocano – il tutto su fondo e tonalità dorate che fanno venire in mente il fondo oro luminoso (e numinoso) della pittura di epoca iconica paleocristiana e bizantina e medioevale, Giotto, Duccio di Buoninsegna ecc. fino all'avvento del Rinascimento, quando avvenne la riscoperta del valore degli sfondi realistici.
Cosa volevi comunicare a questo primo contatto “esteriore” con il tuo lavoro?
Big Fish
Ciao Davide! L'idea di utilizzare il Cristo morto del Mantegna per la copertina del disco traduce a livello visivo il concept dell'album: partire dalla tradizione artistica italiana e darle una nuova veste.
In “Niente di personale” ho provato a unire i mondi della canzone italiana e della musica elettronica, in particolare la bass music di stampo anglosassone, cercando di creare qualcosa di nuovo per il panorama musicale italiano.
La scelta di una delle più belle e importanti opere dell'arte rinascimentale italiana per un disco di musica elettronica italiana del 2013 è l'iperbolizzazione dell'idea di fondere radici artistiche e culturali tradizionali con la ricerca stilistica e la sperimentazione.
Ne approfitto per ringraziare Umberto Nicoletti, che ha curato tutta la parte “visiva” del progetto.
Davide
Niente di personale, il titolo… L'individualità dell'artista che diviene l'universalità dell'arte?
Big Fish
In un certo senso sì: nell'album sono una sorta di regista che ha diretto un lavoro che non avrebbe mai potuto veder luce senza gli altri artisti che hanno collaborato nei lavori, sia a livello vocale che di produzione sonora. In ogni canzone ci sono dei co-protagonisti che si sono messi in gioco insieme a me: il disco è di Big Fish, ma in fondo non è “Niente di personale”.
Davide
E infine i crediti. Colpisce sicuramente lo schieramento di pregiate collaborazioni musicali nel cosiddetto featuring. Le stesse canzoni sono scritte e/o arrangiate a più mani (ricorre tra l'altro il nome di Zangirolami). Perché? In quest'epoca spesso impoverita da individualismo e solipsismo (una delle conseguenze per altro dei mezzi elettronici, che per altro tu usi ampiamente) sembra che tu voglia anche suggerire un qualcosa sull'importanza di confrontarsi, condividere e cooperare o co-costruire con altri?
Big Fish
Il confronto e la collaborazione sono un motore indispensabile per l'arte e per sapersi rinnovare nel corso della carriera di un artista. L'individualismo e l'autoreferenzialismo sono un blocco per la creatività e ritengo che finiscano inevitabilmente per bloccare la crescita e l'evoluzione artistica.
Davide
Hai detto: Nella mia ottica non esistono più i generi musicali, esiste musica bella e musica di merda. Senza ovviamente fare nomi, qual è una e qual è l'altra dal tuo punto di vista per una o più ragioni su tutte?
Big Fish
Dove ci sono ricerca stilistica, talento, passione, competenze tecniche e apertura mentale è probabile che ci sia bella musica.
Davide
Tra i nuovi brani anche una rivisitazione di “Tensione evolutiva” di Jovanotti. Perché questo suo brano in particolare?
Big Fish
Nel suo ultimo album è uno dei suoi brani più belli, nel disco ho voluto dare una nuova veste ad alcune canzoni che mi piacciono molto come “Una Storia Semplice” dei Negramaro e “Alfonso” di Levante. “Tensione Evolutiva” poi si prestava benissimo a una veste trap, genere che nasce dalla fusione tra il rap e l'elettronica e che nell'ultimo periodo sto apprezzando e suonando particolarmente.
Davide
Dopo vent'anni di esperienza di autore, beatmaker e produttore, oltre ad aver prodotto questo pregevole incontro tra elettronica e canzone d'autore, ci esprimi un tuo pensiero sullo stato attuale della musica (e della cultura musicale) più in generale in Italia?
Big Fish
Nell'ultimo periodo sto notando parecchia voglia di sperimentare anche da parte del mondo pop, come ho potuto constatare direttamente nelle collaborazioni dell'album.
Mi auguro che la cultura musicale italiana, sia lato artisti sia lato pubblico, assorba sempre di più uno spirito di curiosità e ricerca nei confronti del nuovo. Le opportunità di conoscere ed informarsi per il pubblico e di produrre per gli artisti si sono moltiplicate negli ultimi vent'anni…
Davide
Qual è il disco, o più d'uno, che hai ascoltato di più nella vita? E quale nell'ultimo anno?
Big Fish
Ogni fase della vita ha diversi album che l'hanno segnata, l'elenco sarebbe lunghissimo… nel 2013 tra gli album che mi sono piaciuti di più ci sono “Torus” di Sub Focus, “Home” dei Rudimental e “Zeitgeist” di Camo & Krooked. Perfetti esempi di fusione tra bass music (drum'n'bass in primis) e pop.
Davide
La musica (come certo anche la parola in musica) è un importantissimo strumento di formazione e instaura un rapporto di continuo e biunivoco scambio con la società, contribuisce alla diffusione di atteggiamenti e visioni del mondo, è una risorsa di crescita personale ed è una risorsa per i processi sociali, culturali (anche di acculturazione) e affettivo-relazionali. Come ti poni rispetto al ruolo educativo della musica-canzone e della sua forza emotiva?
Big Fish
Nel corso degli anni ho capito che la forza emotiva della musica sta proprio nel fare canzoni, più che i pezzi rap o club di turno. Basti guardare la tradizione cantautorale italiana: le canzoni che sanno trasmettere emozioni superano gli anni e i trend, rimangono nel tempo.
Davide
Cosa ti appassiona oltre la musica?
Big Fish
Restando in ambito artistico, la moda: forse è meglio che non ti faccia vedere il mio armadio di scarpe…
Davide
Cosa sta seguendo a “Niente di personale”? Ci dài indicazione di un sito per seguire le novità che seguiranno?
Big Fish
Come riferimento principale, suggerisco la mia pagina Facebook e quella di Doner Music, la mia etichetta, all'interno della quale stiamo sviluppando diversi progetti con gli artisti del roster:
Diciamo che cerco di non stare mai fermo: adesso però è ancora presto per poter anticipare qualcosa…
Davide
Un augurio per il 2014 al nostro paese, o una speranza?
Big Fish
In questa fase storica credo serva ben più che un augurio e che una speranza per il nostro paese: per dirlo col titolo della traccia che chiude l'album, servirebbe un “Nuovomondo” 🙂
Davide
Grazie e à suivre…
Massimiliano Dagani, meglio conosciuto come Big Fish o semplicemente Fish (Galliate, 21 febbraio 1972), è un disc jockey, beatmaker e produttore discografico italiano.
Dopo molti anni di militanza nei Sottotono, a cui deve la maggior parte del suo successo, nel 2001 ha intrapreso una carriera solista staccandosi da Tormento. Dal 2004 ha cominciato a pubblicare una serie di singoli che lo porteranno a completare alla fine di settembre 2005 il suo primo album solista, intitolato Robe grosse. A questo album hanno partecipato diversi artisti appartenenti al panorama hip hop italiano, come Kelly Joyce, Esa, Retnek, Vacca e Mondo Marcio.
In contemporanea Fish ha continuato la sua produzione di dischi hip hop. All'inizio del 2006 ha prodotto le basi per Solo un uomo di Mondo Marcio e per due album di Fabri Fibra, Tradimento (2006) e Bugiardo (2007). Nel mese di maggio 2006 è stato pubblicato il singolo Mi porti su (realizzato con Esa e Kelly Joyce), il quale ha anticipato la riedizione di Robe grosse, pubblicata nel mese di giugno 2006.
Nel 2007 ha prodotto l'album Figli del caos dei Two Fingerz e a partire dal 2010 conduce il programma hip hop Beatbox su m2o. Il 18 gennaio 2010 ha pubblicato il singolo Generazione Tuning, realizzato in collaborazione con Vacca ed Ensi.
Nel 2013 pubblica il secondo album in studio, intitolato Niente di personale. Esso è stato anticipato da quattro singoli: Ballare, insieme a Nesli, Solo col mic, realizzato con Caparezza, Io faccio, realizzato con Morgan, e Lasciami leccare l'adrenalina, realizzato con Manuel Agnelli.
Davide Riccio, di Torino, educatore, musicista polistrumentista, compositore, scrittore e giornalista. Svolge l’attività di educatore. Ha pubblicato poesie e racconti su svariate antologie e riviste dal 1985 ad oggi.
Suoi libri: Povertissement (Genesi editrice, 2006), Sversi (Libellula Edizioni, 2008), Neumi – Cantus Volat Signa Manent (libro illustrato con cd musicale, Genesi editrice, 2011), Bowie.It – Italian Bowie (e-book Kult Underground, 2019), Solo a Torino (Albatros, 2019), Raccolti (Oedipus, 2019), “Poesie fuoriporta” (Campanotto Editore, 2019), La banca dei reincarnati (romanzo, Genesi editrice, 2021), Poi Sia (Genesi editrice, 2021), “Il Musico – Una storia ritrovata”, biografia di David Rizzio, prefazione di Sergio Soave (Genesi, 2022), “A qualsiasi titolo” (Genesi, 2022), “Italian Bowie – Tutto di David Bowie visto in Italia e dall’Italia” (Arcana, 2023).
Dal 1999 ha collaborato con quotidiani e periodici (Torino Sera, La Val Susa, Oblò). Dal 2004 scrive di musica e cura interviste con gruppi musicali e musicisti italiani e internazionali per la e-zine Kult Underground.
Dal 2013 ad oggi ha realizzato programmi radiofonici tematici come autore e speaker per la webradio torinese Radio Banda Larga, RadioArte e Webradio Network.
Dal 2010 ha curato o preso parte ad alcuni cortometraggi e lungometraggi di fiction e documentari come regista, autore o co-autore, attore o voce narrante. Suona e compone musica, ha pubblicato lavori come ospite, a nome proprio o con l’aka DeaR o in diversi gruppi e progetti. Suoi ultimi lavori sono il doppio cd “New Roaring Twenties/Human Decision Required” (New Model Label, 2021) e “Out of Africa” (Music Force, 2021), “Mon Turin” (Music Force, 2022), “DeaR me!” (2023).
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